Bojano chiuso noto bar ritrovo di spacciatori e pregiudicati. Polizia e Carabinieri appongono sigilli

Bojano chiuso noto bar ritrovo di spacciatori e pregiudicati. Polizia e Carabinieri appongono sigilli

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Bojano chiuso noto bar su provvedimento del questore di Campobasso. Sarebbe stato frequentato, secondo le dichiarazioni delle forze dell’ordine, da pregiudicati, spacciatori, persone con precedenti. Da inizio anno sono stati adottati – solo per il comune di Bojano – ben 3 provvedimenti cautelari di sospensione delle attività

Bojano chiuso noto bar nel centro cittadino. Controlli, appostamenti, intercettazioni per settimane hanno spinto gli inquirenti a procedere: licenza sospesa per sette giorni secondo il provvedimento firmato lo scorso 5 novembre dal questore di Campobasso, Vito Montaruli ed eseguito dal personale della Questura insieme ai Carabinieri della Compagnia di Bojano.

Bojano chiuso noto bar: e sono già tre

E sono tre solo per il 2022. Nell’antica capitale dei Sanniti conosciuta per le sue mozzarelle prelibate erano scattate altre due analoghe misure dall’inizio di quest’anno, sempre in danno di attività commerciali, bar e ritrovi, frequentati da persone nel mirino delle forze dell’ordine per condanne precedenti,per spaccio e reati vari.

Polizia Amministrativa e Arma dei Carabinieri

E’ stata la polizia Amministrativa della Questura di Campobasso unitamente al personale della Compagnia carabinieri di Bojano, a notificare al proprietario del locale il provvedimento amministrativo di chisura temporanea, come previsto dalla legge.

Bojano chiuso noto bar per prevenire la delinquenza

Questa volta si è cercato di prevenire, come si dice, anziché curare. Si tratta infatti di un provvedimento di pubblica sicurezza adottato dal Questore non in funzione della repressione di condotte illecite quanto piuttosto nell’ottica di evitare che si creino le condizioni per delinquere. Un bar al centro della città, ritrovo abituale di delinquenti e spacciatori (come fanno sapere dalla Questura), frequentato da tantissimi ragazzi, spesso minorenni, va giustamente monitorato per il “fascino del proibito” che potrebbe esercitare sui giovani. Ma bisogna fare attenzione. La repressione va sempre tenuta nei limiti della democrazia. Limiti che sono stati ampiamente superati e calpestati nel corso della gestione pandemica non sempre appropriata.

Chiusura per ragioni di pubblica sicurezza

Il provvedimento di sospensione della licenza per 7 giorni è motivato da ragioni di sicurezza pubblica e per prevenire ulteriori criticità. I giovani da noi intervistati,tanti minorenni, hanno tacciato gli adulti di non aver costruito nulla per loro, che a Bojano non c’è un luogo di ritrovo e che il bar è l’unico punto di incontro.

Bojano chiuso noto bar, ma Questura e Carabinieri non si fermano

 “Le attività continueranno senza sosta – fanno sapere dalla Questura di Campobasso – anche in previsione delle imminenti vacanze natalizie”.

Ma ai giovani che cosa lasciamo?

Ma in effetti bisognerebbe ripensare un po’ le politiche giovanili. Se è giusto che le forze dell’ordine vigilino, come stanno facendo, sulla legalità e sulle condotte pericolose, sarebbe il caso di coinvolgere i ragazzi nel disegnare una nuova mappa della città che tenga conto delle loro esigenze.

Da Bojano parte Molise Noblesse

Proprio a Bojano, d’altronde, è nato Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza che punta a far riscoprire il territorio, in primis ai molisani. Il Progetto intende sviluppare una metodologia slow, capace di alimentarsi nel tempo, generando Cultura attraverso la ricerca e gli outcoming eventi/spettacoli al pubblico. Non solo eventi legati al momento (anche quelli, certamente), ma iniziative che sostengono lo studio di autori, personaggi di spicco e meno noti, molisani di tutte le epoche e giovani professionisti, imprenditori, artisti, ricercatori, che portano alto il nome del Molise, spesso in sordina, presentati al pubblico molisano, nazionale e internazionale attraverso una serie di convegni, tavole rotonde, giornate di studio, workshop, ma anche attraverso il Premio Molise Award in The World, nelle sue fasi regionale, nazionale ed estera. E “fare” significa anche tenere insieme i giovani, su filo conduttore del cineforum e delle altre attività (musica-arte), per veicolare l’appartenenza e la consapevolezza, ma anche realizzare un punto fisico di accoglienza per i molisani che rientrano in regione, perché si sentano a casa e tornino sempre con maggiore frequenza.

Educare alla Bellezza

All’interno del Movimento per la promozione culturale e territoriale quello di educazione dei giovani alla bellezza  Perchè si deve partire, appunto, dall’educazione dei giovani a riconoscere la bellezza di un territorio unico, selvaggio e accattivante come quello del Molise, per poter trovare le ragioni per amarlo e “comunicarlo” all’esterno in linea con quello che è l’incipit di Molise Noblesse, ossia la valorizzazione dei giovani talenti! Se questi giovani usano il portone della Chiesa Cattedrale – oltre mille anni di storia – come porta per le partite di calcetto, evidentemente qualcosa non ha funzionato!

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e ancora

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI