A Bojano ti svegli una mattina e trovi la strada chiusa. Quando l'Amministrazione dorme e i cittadini pure

A Bojano ti svegli una mattina e trovi la strada chiusa. Quando l’Amministrazione dorme e i cittadini pure

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A Bojano ti svegli e trovi le barricate. Ma sopra le pesanti barriere di metallo non sventola la bandiera della Libertà, non quella della Rivoluzione Francese, neppure quella dei patrioti, bojanesi, capitanati da Girolamo Pallotta, che posero il tricolore sul castello di Civita. Quelle tristi barricate moderne accolgono decine di auto che si ritrovano la strada chiusa, esempio negletto di quell’indifferenza che vede gli ignavi puniti eternamente nel canto terzo dell’Inferno di Dante Alighieri.

A Bojano ti svegli, trovi la città chiusa e nessuno parla

Nel silenzio più assordante, infatti, si è consumato l’ennesimo scippo alla città di Bojano, senza che nè l’amministrazione comunale, né i cittadini, abbiamo detto o fatto qualcosa. Niente di niente. Tutti a lamentarsi in privato, ma nessuno che abbia il coraggio di uscire allo scoperto per gridare: “Il Re è nudo!”

Gli ignavi nel 3 canto condannati a correre nudi

L’amministrazione comunale tace: non una mail, non una protesta, non un dialogo interlocutorio con l’ANAS. Eppure il ruolo di sindaco e consiglieri sarebbe quello di rappresentare i cittadini e amministrare la città. Possibile che la chiusura improvvisa dell’arteria principale del capoluogo pentro non abbia ispirato almeno un modo di disdegno? Se fosse per Dante applicherebbe immediatamente il contrappasso. Gli ignavi sono condannati per l’eternità a correre nudi, tormentati da vespe e mosconi che rigano di sangue il loro corpo, ed ai loro piedi un tappeto di vermi che si nutrono delle loro lacrime miste al sangue: la pena è più degradante che dolorosa e Dante insiste sulla loro meschinità: loro che mai non fur vivi.

E allora?  Riusciamo a scovare 50 giusti di biblica memoria?

50 forse no, ma uno che finalmente si è indignato, e pubblicamente, lo abbiamo trovato. Giancarlo Marra, già amministratore cittadino, ha scritto una lettera aperta per richiamare le persone alle proprie responsabilità.

A Bojano ti svegli e la città è chiusa

“Alcuni giorni fa – scrive Marra – viaggiando lungo la statale 17 in direzione di Bojano, notavo con gran piacere che erano in corso lavori di elettrificazione della ferrovia. Finalmente, pensavo, a breve ritornerà in uso la stazione ferroviaria e riprenderà il traffico consueto. Al termine della permanenza bojanese,  ho preso   la statale 17 in direzione Campobasso e … stavo per andare a sbattere contro poderosi guard rail che sbarravano la strada!!!

Ohibo’ chi ha chiuso la statale? Quando ? Perché’ ? Nulla sapevo o avevo letto: sono rimasto fortemente sorpreso, turbato ed … arrabbiato!

La via Minucia, 2000 anni di storia cancellati dall’Anas

E’ stato interrotto un percorso che ha segnato, nella storia, lo sviluppo urbanistico della nostra Città, la statale 17 che in qualche modo riprendeva l’antico tratturo e  la  romana via Minucia, insomma un elemento identificativo della Città da sempre.

Interrogazione al sindaco?

Passato il primo momento di sorpresa e rabbia ho chiesto qualche informazione, ma gli amici interpellati ne sapevano anche meno. Ho chiesto ad amministratori se la cosa fosse scaturita da deliberazioni di  Consiglio comunale o almeno fosse stata oggetto di discussione in seno al medesimo; mi è stato riferito che è stata oggetto di una interrogazione al Sindaco (!) che pare abbia detto che la cosa è stata realizzata dall’Anas e “subita” dalla amministrazione.

Insomma si chiude una strada di uscita dalla Città e quasi non se ne sa niente: tutto finisce cosi? Nella totale indolenza, atarassia mentale che pare abbia colto la nostra Città da tempo: cosa volete che sia, ci sono altre strade, altri problemi.

E torna la fila di auto al passaggio a livello

Si comprende che la chiusura della strada significa un cambiamento dell’assetto urbanistico della Città?

Nello specifico: il traffico in uscita dalla statale andrà a riversarsi sulla uscita di Monteverde! Cosi che rivedremo, ed ancora più  lunghe, le file delle auto alla chiusura del passaggio a livello? Ed ora che sta per riprendere il traffico ferroviario si è pensato al gran caos che su quella strada si creerà? In barba peraltro a tutte le considerazioni di inquinamento da traffico!

E il sottopasso?

Dovremmo qui riprendere il discorso del sottopassaggio: che fine ha fatto? Non c’era l’impegno della attuale Amministrazione ed anche della precedente a riprendere il discorso? 

A Bojano ti svegli e le ambulanze son bloccate

Le uscite e le entrate in Città vanno aumentate, se possibile e non chiuse per diluire il traffico, snellirlo e renderlo agevole. Si è pensato che vicino a quella uscita c’è il poliambulatorio con il servizio di pronto soccorso e che quella strada significava l’immissione immediata verso Campobasso delle ambulanze? A me sembra tutto assurdo.

Chi pianifica lo sviluppo urbanistico bojanese? L’Anas o l’Amministrazione locale? Cosa vuol dire che la azione dell’Anas è stata subita? Non posso immaginare che la locale Amministrazione non sia stata avvisata, che non si siano chieste autorizzazioni per procedere ai lavori insomma che non si sia concordato l’intervento. E cosa si è detto e fatto per impedire la chiusura della strada?

Se imbocchi contromano ti chiudo la strada!

Mi si è riferito da  qualcuno che l’Anas avrebbe chiuso perché la manovra di immissione in direzione Campobasso in quel punto era pericolosa e/o che qualche scellerato, nel passato, fosse entrato contromano creando  situazioni ad alto rischio; e quindi? Si chiude la strada? E’ questa la soluzione? O invece si mette mano a lavori di ampliamento della corsia di immissione, magari alla realizzazione di altra rotatoria , alla realizzazione di segnaletica di avviso di pericolo, alla installazione di autovelox, alla imposizione di limiti di velocità? Questo avrebbe dovuto chiedere l’Amministrazione, e l’Anas disporre. Insomma tutto quel che si vuole ma non la chiusura della strada.

Vi sembra forse meno pericolosa la immissione in entrambe le direzioni dallo svincolo di Monteverde? Ed allora cosa si fa? Si chiude anche quello?

ru paese de Mastre Rafele

Bojano “ru paese de Mastre Rafele”, la Città ove tutto è possibile: ti alzi una mattina e trovi una strada chiusa; qui da noi è possibile.

Signor Sindaco mi risponda

Fuor di metafora e dal disordine di quanto esposto, chiedo: la Amministrazione, nella sua interezza, cosa vuol fare? Qual è il pensiero del Sindaco che tutti riassume? Ha intenzione di tenersi la cosa così? Ed  i cittadini, le Associazioni, gli ambientalisti cosa pensano al riguardo?

10 giusti per evitare la distruzione di Gomorra

O la cosa sta bene? Perché poi potrebbe anche essere che sono il solo a ritenere che è necessario ed urgente che ci sia la riapertura della ex statale in direzione Campobasso e che la Amministrazione agisca immediatamente con forza e determinazione  rendendo noto ai cittadini il proprio pensiero ed operato in merito”.

Una raccolta firme per svegliare gli ignavi

Si chiude qui la lettera aperta di Giancarlo Marra. Speriamo trovi orecchie attente. Soprattutto che sia di stimolo ai tanti cittadini che avrebbero voluto ribellarsi e non hanno trovato il coraggio di farlo. Intanto si sta preparando una raccolta firme per chiedere il ripristino del diritto cancellato con un colpo di spugna dall’Anas grazie alla indolenza e al disinteresse di una amministrazione ignava.

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Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI