Stop bottiglie di plastica. Il devastante impatto sull’ambiente

Stop bottiglie di plastica. Il devastante impatto sull’ambiente

Ambiente Scuola/Università/Sanità

Stop bottiglie di plastica per salvare il nostro mondo dall’inquinamento. L’Italia è tra i primi Paesi in Europa per il consumo e per il non riciclaggio del materiale. Uno spreco insostenibile che può essere controllato anche con dei piccoli gesti nel quotidiano

Stop bottiglie di plastica poiché ogni anno il loro utilizzo cresce sempre di più causando un esito disastroso per il nostro pianeta. Per produrre 25 bottiglie da mezzo litro si utilizza 1 kg di Pet. Per fabbricare il Pet sono necessari oltre 17 litri di acqua. Inoltre si aggiunge il trasporto, un bottiglia emette una quantità assurda di anidride carbonica, pari a percorrere un chilometro con un’auto. Gli italiani, nella scala mondiale, si trovano tra i più grandi consumatori, l’emissione per tutta l’acqua è pari a 265 mila tonnellate.

Stop bottiglie di plastica

I ricercatori della Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, ha deciso di fare uno studio sulla loro città catalana; provando a calcolare l’impatto se il 100% degli abitanti utilizzasse bottiglie d’acqua. Si è notato che l’impatto ambientale sarebbe del tutto drammatico, ovvero 3.500 volte superiore, le risorse necessarie per l’aumento di produzione ogni anno costerebbero 83,9 milioni di dollari e porterebbero alla perdita di 1,43 specie animali. Inoltre, la perdita degli ecosistemi sarebbe 1400 volte superiore e non risulta nessun tipo di effetto positivo sulla salute.

Life Cycle Assesment

I ricercatori hanno effettuato la valutazione su diversi modelli: Life Cycle Assesment e Health Impact Assessment. Il primo si concentra sull’impatto ambientale del prodotto, partendo dall’estrazione di materie prime, la lavorazione, la distribuzione, il trasporto, l’uso del prodotto e il suo smaltimento.

Healt Impact Assessment

Dall’altro lato, lo Health Impact Assessment, valuta gli effetti di un prodotto sulla salute umana. L’acqua in bottiglia infatti va incontro a dei rischi elevanti a partire dalla scelta degli odori e dei sapori, a una scarsa fiducia nelle reti pubbliche. Inoltre, la produzione dell’acqua da parte delle multinazionali ha fatto in modo che molti abbandonassero l’acquedotto.

L’acqua del rubinetto è potabile?

Gli scienziati hanno voluto esaminare anche l’acqua del rubinetto, notando che negli ultimi anni è migliorata molto, poiché sono stati introdotti nuovi trattamenti di filtraggio e ulteriori controlli. Molte persone però hanno ancora paura per la presenza di alcune sostanze chimiche, come il trialo metano e l’acrilamide, che si formano dalla reazione delle sostanze organiche disciolte con il cloro, e possono provocare gravi malattie come il cancro alla vescica, al fegato e ai reni.

Stop bottiglie di plastica

Per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita potrebbero bastare dei piccoli gesti che con il tempo farebbero la differenza. Partendo da azioni del nostro quotidiano possiamo contribuire per rendere il mondo un posto migliore. Differenziare nel modo corretto, ridurre il consumo e l’acquisto di plastica, sostituire le bottiglie d’acqua con borracce e sensibilizzare chi ci sta vicino sulle tematiche ambientali.

Redazione Un Mondo D’Italiani

Anche noi della Redazione Un Mondo D’Italiani partecipiamo per migliorare il nostro ambiente. Nella nostra sede non portiamo le bottiglie di plastica, ma portiamo la nostra borraccia. Proviamo a riciclare e a non consumare eccessivamente. Si può salvare il mondo dall’inquinamento, l’importante è cominciare anche con piccoli passi.

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Lisa Iacovantuono

Lisa Iacovantuono, studentessa di Lingue e Culture Comparate all’università Orientale di Napoli, 21 anni, studio cinese e inglese (lingua che parlo da quando ero piccola). Amo gli animali, soprattutto cani e gatti. Adoro andare a sciare sulle montagne del Molise e nuotare nel mare. La mia passione è la danza,in particolare la danza classica. Sono innamorata dell’arte e della creatività. Trascorrere del tempo con i bambini mi rende felice e spensierata. Un Mondo d'Italiani è la mia prima esperienza di scrittura giornalistica