Covid e verità scomode. L’impatto ambientale e l‘eccessivo consumo di carne favoriscono la diffusione del virus. OMS, mette in guardia su quanto deforestazione e allevamento intensivo abbiano reso negli anni piu facile il passaggio di specie delle malattie, creando molte pericolose epidemie
Covid e verità scomode. Animal Equality Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, Greenpeace Italia, Humane Society International Italia, LAV, Legambiente, Terra hanno inviato una lettera aperta al Presidente e al Consiglio d’Amministrazione della Rai in sostegno ai giornalisti che, a causa delle loro inchieste, sono stati attaccati dagli industriali della carne e della zootecnica. L’appoggio è rivolto a tutti colori che si occupano e si occuperanno di portare alla luce scomode verita, come l’impatto ambientale e il problema sanitario collegato agli attuali livelli di produzione e consumo di carne e al metodo di allevamento intensivo. In merito alla questione è stato rivolto alla Rai un ringraziamento speciale per aver dato spazio ai programmi che hanno supportato e approfondito le inchieste di associazioni non profit. Durante la trasmissione Sapiens condotta su Rai 3 da Mario Tozzi è andato in onda il servizio intitolato I DIVORATORI DEL PIANETA, in cui si è parlato di come la produzione di carne su scala globale contribuisca a deforestazione, inquinamento, danni alle riserve idrogeologiche e ai terreni, perdita di interi habitat naturali che da sempre sono elemento fondamentale del nostro ecosistema. Anche la trasmissione Indovina chi viene a cena condotta da Sabrina Giannini, trasmessa sempre su Rai 3, ha diffuso un’inchiesta in cui sono state approfondite diverse tematiche oggi piu che mai attuali. Si è parlato infatti di come le conseguenze dell’ impatto ambientale delle produzioni animali favoriscano la diffusione dei virus e di come l’enorme utilizzo di antibiotici somministrati agli animali negli allevamenti sia collegato all’antibiotico resistenza, ovvero la resistenza dei batteri agli antimicrobici conosciuti e utilizzati per combattere le infezioni anche negli esseri umani. Un fenomeno che ha gravi ripercussioni sulla salute pubblica. I dati per sviluppare questi servizi sono dati ufficiali ricavati da studi di esperti e professionisti. Virginijus Sinkevičius, commissario per l’ambiente e gli oceani per la commissione europea, affiancato dall’OMS, mette in guardia su quanto deforestazione e allevamento intensivo abbiano reso negli anni piu facile il passaggio di specie delle malattie, creando molte pericolose epidemie. Eppure, a pochi giorni dalla diffusione di questi servizi, Mario Tozzi e Sabrina Giannini sono stati accusati dalle organizzazioni di categoria che proteggono gli interessi dei produttori di carne, tra cui Assica, Assalzoo, Assocarni, Una Italia, Unica, Carni Sostenibili, di condurre trasmissioni, spesso animate da personalistica volontà di propagandare un modello di vita alternativo a quello comunemente diffuso’ e di ‘saturare i telespettatori con informazioni imprecise. Parole gravissime, anche perché rivolte ai vertici Rai e al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova con il chiaro intento di creare pressioni per influenzare i palinsesti televisivi ezittire giornalisti scomodi. Anche Sigfrido Ranucci, conduttore di Report e il giornalista Luca Chianca sono stati attaccati da Coldiretti e Cia per il servizio andato in onda lo scorso lunedì 13 aprile, Agricoltori Italiani, per in cui è stata approfondita la relazione tra lo smaltimento dei liquami animali, che producono grandi quantità di ammoniaca e nitrati e l’inquinamento atmosferico, un fattore che favorisce la diffusione dei virus.
Covid e verità scomode: diffusione di epidemie?
Sia durante il servizio di Report, sia nell’inchiesta diffusa da Indovina chi viene a cena, sono state trasmesse immagini realizzate in collaborazione con il team investigativo di Essere Animali all’interno di alcuni allevamenti italiani. Si tratta di sistemi intensivi, in cui gli animali vivono ammassati fra loro, senza la possibilita di accedere all’aperto, privati della possibilita di soddisfare molte esigenze etologiche. Questo metodo di allevamento, oltre a causare gravi sofferenze, favorisce l’i nsorgere e la propagazione di epidemie tra gli animali, premesse ideali per la proliferazione di virus pericolosi anche per gli esseri umani.
La lettera aperta delle associazioni
Animal Equality Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, Greenpeace Italia, Humane Society International Italia, LAV, Legambiente, Terra considerano inaccettabili queste accuse ed esprimono la loro solidarietà ai giornalisti attaccati dall’industria della carne. Chiedere alla Rai di farli tacere o impedire che trattino specifici argomenti è contrario al concetto di libertà d’informazione, su cui è basata ogni vera democrazia. Pretendere che informazioni di interesse per la salute di tutti siano tenute nascoste al pubblico è un fatto di una gravita inaudita. Equivale a difendere i propri interessi, a scapito di quelli della collettività e dell’umanità intera. È invece necessario analizzare a fondo le problematiche che possono favorire l’insorgere di zoonosi o che ne rendono piu rapida la diffusione. Così come lo è porsi domande sull’impatto ambientale e sulle conseguenze sanitarie collegate agli attuali livelli di produzione e consumo di carne. E nel momento così difficile che stiamo vivendo, una vera e sana informazione è cruciale per tutta la nostra comunità.
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