covid 19 sparirà da solo Montagnier

Covid-19 sparirà da solo, secondo Luc Montagnier, premio Nobel scopritore dell’Hiv

Scienza

Covid-19 sparirà da solo secondo Luc Montagnier. In un’intervista al canale C-News, il professore ha fatto delle dichiarazioni sulla sua tesi sul nuovo virus

Covid-19 sparirà da solo, secondo Luc Montagnier. Questo è quanto ha dichiarato il professore premio Nobel per la medicina e scopritore dell’Hiv, in un’intervista al canale televisivo francese C-News, che ha lavorato e studiato il Covid-19. “Una parte, non dico la totalità del virus, è stata manipolata – sostiene il professor Montagnier -. C’è un modello, che è evidentemente il virus classico che veniva soprattutto dal pipistrello, a cui hanno aggiunto delle sequenze dell’Hiv. Non è un processo naturale ma un lavoro di professionisti, di biologi molecolari. Non si sa chi sia stato, la possibilità è che volevano creare un vaccino per Aids. Hanno preso delle piccole sequenze di virus e le hanno installate nella sequenza più grande del coronavirus. Il materiale genetico del virus è una catena di RNA, e in questa catena a un certo punto hanno fissato delle piccole sequenza di Hiv, piccole ma non così piccole da non avere significato. Perché esse hanno la possibilità di modificare quelli che chiamano siti antigenici, vale a dire che se si vuol fare un vaccino si può tranquillamente modificare la proteina che è esposta per il vaccino da una piccola sequenza derivante da un altro virus”.

Covid ì-19 sparirà da solo?

“Diciamo che la natura non accetta qualsiasi cosa, si può fare tutto alla natura, ma se si fa una costruzione artificiale, questa ha poche possibilità di sopravvivere, ciò vuol dire che la natura ama le cose armoniose, e chi ne è estraneo, per esempio un virus che viene da un altro virus, non è ben tollerato. Come è noto negli Stati Uniti, dove c’è il più gran numero di casi, c’è un evoluzione del Covid, perché le sequenze stanno mutando. Mutare vuol dire che un nucleotide è cambiato in un altro, dunque si modifica il codice genetico, accadono,  cioè delle delezioni. Quello che è straordinario è che il tratto che porta alla sequenza dell’Hiv muta molto più velocemente degli altri e, quindi, quello stesso scompare per delezioni. In altre parole, ci sono dei pazienti che abbiamo isolato e fatto la sequenza del virus, nella parte Ovest degli Stati Uniti, a Seattle, questa sequenza è quasi demolita, non procede più. Quindi si può pensare che il potere patogeno nuovo del coronavirus e legato all’introduzione di queste sequenza, sta scomparendo, questo è un barlume di speranza”.

Covid-19 sparirà da solo: Il Covid è stato creato in laboratorio? Ma perché gli scienziati affermano il contrario?

All’inizio del virus, molti ipotizzavano che fosse stato creato dall’uomo, ma successivamente la maggior parte degli scienziati hanno affermato il contrario. Per questo Montagnier sostiene che in tanti hanno la volontà di nascondere questi lavori. “Non siamo stati i primi ad aver lavorato sul virus, – dichiara il professore – un gruppo di ricercatori indiani molto rinomati aveva già pubblicato la stessa cosa ma li hanno obbligati a ritrattare annullando la loro pubblicazione. Ci sono molti gruppi che hanno fatto la stessa cosa nostra ma l’hanno fatta di nascosto senza far troppo rumore. Sempre meno studiosi affermano la tesi che il virus sia stato una creazione dell’uomo ma nessuno lo ammette. Io sono un premio Nobel e posso lavorare liberamente non ho nessuna pressione su di me”. Quindi da quanto sostenuto dal professore la traccia di Hiv non può risultare da un incrocio naturale tra uomo e animale ma dall’intervento della mano dell’uomo.

Covid-19 sparirà da solo: c’è dell’Hiv nel virus, può essere trasmesso sessualmente?

“C’è una catena ribonucleica in cui vi sono 30mila basi, – continua lo scienziato –  30mila segni che portano il materiale genetico. In questo virus, però, tutto è concentrato in meno di mille basi, dunque in questo genoma sono attaccati dei pezzi di Hiv. E’ un sistema informatico che ci permette di individuare la sequenza che cerchiamo. Ciò non vuol dire che la presenza di Hiv sia abbastanza per farne una grande proteina, ma c’è materiale a sufficienza per modificare quello che si chiama un sito antigenico, cioè modificare leggermente la proteina del coronavirus per farla riconoscere dal sistema immunitario come Hiv. Non può essere trasmesso sessualmente, penso che questo virus è essenzialmente un coronavirus e quindi si trasmette in via respiratoria perché le sequenze dell’Hiv sono molto piccole, sono minoritarie nelle sequenze del coronavirus”.

Il Covid è stato creato in laboratorio? Perché e da chi, come è potuto uscire da un laboratorio?

Secondo le ipotesi di Luc Montagnier, il virus è stato creato per cercare di trovare un vaccino contro l’Aids.  Molti si domanderanno come è stato possibile che un virus sia potuto uscire da un laboratorio, a tal proposito Montagnier afferma: “Io non lo so, sono quelli che lo hanno fatto che potranno dire, un giorno, tutta la verità. E’ stato prodotto da un laboratorio  cinese o forse da altri laboratori. Bisogna capire bene che i virus sono degli agenti che cambiano in continuazione, soprattutto lo sono tutti i virus con l’RNA che hanno sempre mutazioni. La versione ufficiale della Cina -continua il professore – è che il virus proviene dal mercato del pesce di Wuhan, cosa che non è vera. Le dirò che queste sequenze sono corte, ed alcuni dicono che sono troppo corte e che si tratta di una casualità, dunque c’è una polemica, ma rispondiamo subito, queste lunghezze tuttavia sono dei segmenti che portano informazioni genetiche, contrariamente a coloro che dicono che è il caso, no, non è così. C’è una pressione enorme affinché tutto quello che è all’origine del virus sia nascosto .Gli Stati Uniti ne sono al corrente perché hanno finanziato una parte delle ricerche fatte nei laboratori di Wuhan, dunque è un affare non solo cinese “.

Covid-19 sparirà da solo, ma cosa bisogna fare?

Secondo la tesi di Montagnier bisogna “Fare le analisi delle sequenze, bisogna seguire l’evoluzione genetica attraverso prelevamenti e isolamento del virus nei pazienti e quindi farne il sequenziamento”. Il professore continua affermando: “Se la mia previsione è esatta, si troveranno sempre più virus mutanti inattivi, e certamente questo deve essere legato alla perdita del potere patogeno di questo virus. Dunque le conseguenze gravi dell’infezione scompariranno. Mano a mano che si trasmette, il virus scomparirà“. La soluzione che propone il premio Nobel per la medicina, per lottare contro la contagiosità è quella di sfruttare le onde elettromagnetiche che possono modificare le frequenze e la presenza di queste sequenze che, siccome sono estranee, forse si possono distinguere dal resto del coronavirus. Quindi la sua proposta è quella di utilizzare una parte di queste onde per distruggere delle sequenze di RNA selettivamente.

Ecco che ruolo ha avuto il 5g per il Covid-19 secondo Montagnier

Sulla possibilità che il virus si sia diffuso anche a causa del 5g, Montagnier afferma: “Penso che oggi viviamo, senza rendercene conto, in un ambiente molto diverso da quello dei nostri progenitori. Gli uomini comunicano tra loro continuamente, ci sono dei progetti sempre più imponenti per aumentare le onde intorno a noi, il loro ruolo deve essere quindi oggetto di studio. Si è detto che la città di Wuhan è molto avanti nell’istallazione delle antenne 5g. In questa regione ci sono 10mila antenne e dunque queste hanno potuto contribuire al potere patogeno del virus. La cosa che più ci interessa è quello che succederà a noi tutti e vi rispondo che c’è una possibilità e una luce di speranza, che questa epidemia scompaia, perché il virus si distruggerà da solo”.

Potranno tornare nuove pandemie?

Bisogna evitare assolutamente che si ripresentino nuove pandemie, – conclude Montagnier – bisogna che tutti rispettino le regole etiche previste per i ricercatori, le regole etiche valgono anche per i medici. Non uccidere con il trattamento, in latino ‘primum non nocere’, dunque questo è veramente fondamentale”.

Fabiana Carbone

20 anni, diplomata al Liceo delle Scienze Umane- economico sociale. Impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, progetto Molise Noblesse. Ho seguito un corso da giornalista presso la Scuola di Giornalismo UMDI. Amo gli animali. Ho un cane e un gatto. Sono molto paziente, sempre allegra e positiva. E mi cimento con curiosità nella scrittura!

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