First lady USA Jill Biden è la prima moglie del presidente ad avere un lavoro retrubuito oltre ai suoi doveri ufficiali, è inoltre la prima inquilina della Casa Bianca ad avere origini Italiane. La Biden vanta due lauree ottenute mentre lavorava e cresceva una famiglia e un dottorato in Education, specializzandosi quindi nella formazione e nell’insegnamento
First lady USA Jill Biden,italoamericana, insegnante, plurilaureata, nonna affettuosa, moglie sorridente è la descrizione perfetta della nuova first lady che potrebbe essere la prima moglie del presidente ad avere un lavoro retribuito oltre ai suoi doveri ufficiali. Sessantanove anni, di cui oltre quaranta passati con Joe Biden. Jill porta a Washington la sua espressione decisa, l’eleganza concreta e un po’ borghese di chi è abituata a lavorare.
Una nuova first lady: possibili similarità con Melania Trump?
Jill e Melania in comune hanno solo un’esperienza da modella. Per Melania è stato il biglietto d’ingresso verso gli Stati Uniti. Per Jill è stato il modo per pagarsi gli studi alla facoltà di letteratura inglese, in attesa di coronare il suo vero sogno, quello di insegnare. Una passione a cui la Biden non intende rinunciare nemmeno durante i quattro anni alla Casa Bianca. La stampa l’ha già rinominata “Professor Flotus o Flotus”, dall’acronimo di First Lady of United States. L’ultimo gossip su Melania Trump insinua che la ormai ex first lady, alla notizia della vittoria di Joe Biden alle presidenziali, avesse già le valigie pronte, determinata a fuggire dalla Casa Bianca il prima possibile. Quel che è certo è che la nuova inquilina non potrebbe essere più diversa.
Jill Biden e il primo incontro con Joe
Jill Biden, nata Jacobs, vanta due lauree – informa il sito della Casa Bianca – ottenute mentre lavorava e cresceva una famiglia e un dottorato in Education, specializzandosi quindi nella formazione e nell’insegnamento. All’inizio aveva scelto di studiare marketing e moda, ma la prospettiva non la entusiasmava affatto. Decise quindi di riprovare con la materia che da sempre la affascinava di più, letteratura inglese, posando come modella per mettere da parte qualche risparmio. Fu proprio uno di questi scatti a renderla visibile agli occhi di Joe Biden, che rimase colpito dagli occhi azzurri e dal sorriso. Grazie al fratello, Frank Biden, venne organizzato un appuntamento al buio tra Jill, allora studentessa ventiquattrenne, e Joe, l’uomo che sarebbe diventato il 46esimo presidente degli Stati Uniti.
First lady USA: la storia
Joe in quel momento, era un giovane vedovo all’inizio della sua ascesa politica. Tre anni prima, quando era stato appena eletto senatore del Delaware, una telefonata aveva cambiato per sempre la sua vita: la sua prima moglie, Neilia, stava andando a fare compere per Natale con i bambini, quando un trattore colpì in pieno la sua Station Wagon, uccidendo lei e la figlia Naomi, che aveva appena un anno. Gli altri due figli, Beau e Hunter, rimasero gravemente feriti: Biden prestò giuramento dall’ospedale, e per parecchi mesi fece il pendolare tra il Washington e il Delaware per non lasciarli soli. L’incontro con Jill, nel 1975, fece tornare la serenità e la fiducia nella vita di Biden dopo anni di dolore.
“Lei – ha ripetuto più volte il nuovo presidente – è la vera roccia di questa famiglia”. Ma non fu amore a prima vista. “All’epoca frequentavo ragazzi con i jeans, le t-shirts e gli zoccoli – ha detto Jill Biden a Vogue raccontando il loro primo appuntamento – poi alla porta si presenta lui, con il cappotto e i mocassini”.
“Ho pensato: oddio, non funzionerà mai – continua la Biden – nemmeno tra un milione di anni”. E invece tra loro scattò qualcosa: lui, nove anni più grande e due figli, la portò al cinema a Filadelfia. Lei, reduce da un primo matrimonio infelice, tornata a casa telefonò alla madre: “Ho incontrato il perfetto gentiluomo”. Due anni dopo, Joe Biden le chiese di sposarlo. Non una, ma cinque volte. “Dovevo esserne assolutamente sicura – ha ricordato Jill durante l’intervista a Vogue – quei bambini non potevano perdere un’altra madre”. Beau e Hunter erano ai lati dell’altare quando Jill e Joe si scambiano le fedi, in una chiesa cattolica di New York, ed erano insieme a loro durante la luna di miele.
Lo scandalo del 2008
Quando nel 2008 Biden diventò vicepresidente di Barack Obama, Jill Biden fece molto parlare di sé per la sua decisione di lavorare al Virginia Community College: era la prima second lady a farlo in oltre duecento anni, e promise che lo avrebbe fatto anche nel caso fosse diventata first lady. Adesso, dodici anni dopo, saranno le due donne di Joe Biden a fare la storia: Kamala Harris, la prima vicepresidente donna, e Jill Biden, unica Flotus fino ad oggi con uno stipendio retribuito al di fuori dalla Casa Bianca.
Jill Biden e la vittoria
Durante la campagna elettorale l’abbiamo vista tirare il marito per la giacca – letteralmente – quando si avvicinava troppo ai giornalisti, per fargli rispettare il distanziamento; l’abbiamo vista poi tenere discorsi dalle aule scolastiche vuote per la pandemia, l’abbiamo vista sempre attenta al suo fianco, rigorosamente con la mascherina coordinata agli abiti. Come il vestito nero ricamato a fiori che ha scelto per la sera della vittoria: un modello di Oscar De La Renta, lo stesso che vestì Jackie Kennedy, Hillary Clinton e Nancy Regan. Quando sei la moglie del presidente, anche i tuoi vestiti parlano: la sera del primo dibattito, mentre il marito duellava in tv con un presidente che negava i cambiamenti climatici, Jill indossava un cocktail dress verde petrolio di Gabriela Hearst, stilista attenta all’ambiente, già usato in altre occasioni: un messaggio politico nemmeno troppo sottile. Ma a volte il messaggi era ben più esplicito: a settembre è stata fotografata con un abito viola e un paio di stivali neri con la scritta “Vote!” a caratteri cubitali sul polpaccio.
Un’edizione limitata di Stuart Weitzman che, neanche a dirlo, è diventata subito di culto. Jill ha conquistato gli elettori con il suo stile pratico e disinvolto, con i blazer da donna in carriera, con gli stivali di camoscio al posto dei tacchi vertiginosi con i colori decisi che non ha paura di portare: fucsia, giallo acido, lilla, rosso fuoco.
First lady USA: una vittoria Italiana
E mentre il mondo attendeva spasmodicamente che si finissero di contare i voti, un piccolo comune siciliano incrociava le dita più forte degli altri. Si tratta Gesso, una frazione di Messina, da cui partì il secolo scorso Gaetano Giacoppa, il nonno di Jill Biden, partì per tentare fortuna oltreoceano. E una volta arrivato, come prima cosa cambiò il cognome nel più anglofono Jacobs. Voleva sembrare più americano: chissà cosa avrebbe detto sapendo che la nipote, un giorno, avrebbe abitato alla Casa Bianca.
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