Regionali Molise Che Vogliamo ecco tutti i candidati della lista di centrodestra del patron Patriciello

Regionali Molise Che Vogliamo ecco tutti i candidati della lista di centrodestra del patron Patriciello

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Regionali Molise Che Vogliamo raduna nomi illustri, professionisti in vista delle elezioni del 25 e 26 giugno. La vicenda della Protezione Civile, Lotito e qualcuno nel mirino alla base della capocciata di Donato Toma

Regionali Molise Che Vogliamo ci mette la faccia con tanto di candidati eccellenti, scelti con cura dal deus ex machina di un’eccellenza molisana della Sanità, qual è la  Neuromed, l’istituto Neurologico Mediterraneo di Pozzilli.

Regionali Molise Che Vogliamo: 3 sindaci, avvocati, architetti

La lista “Il Molise che vogliamo”, civica disegnata a tavolino dall’onorevole Patriciello, si schiererà con il centrodestra. Nel team in corsa troviamo ben tre sindaci, due ex consiglieri regionali, l’ex presidente di Confcooperative, avvocati, architetti, il direttore di un Distretto Sanitario.

Regionali Molise Che Vogliamo: tutti i nomi dei candidati

Tra i principali candidati, ci sono un big come Gianluca Cefaratti, consigliere regionale e vicepresidente del Consiglio Regionale uscente, Stefania Passarelli, sindaco di Pozzilli, Eliseo Castelli, sindaco di Casalciprano, Maria Antenucci, sindaco di Pesche, Nunzia Lattanzio, ex consigliera regionale, Giovanni Giorgetta, direttore del distretto sanitario Termoli-Larino, Raimondo Fabrizio, ex Forza Italia, Oreste Scurti, Pasquale Colarusso, l’avvocato Mariangela Di Biase, l’architetto Giulia Marroni, l’ex presidente di Confcooperative Molise, Domenico Calleo, Giuseppe Bonomolo, Mario Lucenteforte e Mena Farlese.

Torna in campo, dunque,dopo 5 anni sabbatici, l’ex consigliera regionale, Nunzia Lattanzio. Alla fine della passata legislatura scelse di non ricandidarsi e lasciò il Molise per la Puglia. Tornata in regione, pedagogista, criminologa-grafologo, giudice onorario Tribunale Minorile di Bari, e ha deciso di ricandidarsi.

E i ritardatari

Mancano all’appello altri professionisti che dovrebbero sciogliere la riserva nelle prossime ore, nell’imminenza della scadenza per la presentazione delle candidature.

Molise Che Vogliamo presentato da Claudio Pian

In vista delle elezioni regionali del 25 e 26 giugno, Claudio Pian, ex direttore di Sviluppo Italia, poi rimosso dal Presidente Toma, ha presentato la lista che dovrà correre con la concorrente del PD-Cinque Stelle

 Creare un Molise per i giovani

«Dobbiamo creare un Molise per le nuove generazioni – lo slogan di Claudio Pian – e dare certezze ai giovani molisani. ‘Il Molise che vogliamo’ vuole essere una sintesi tra professionalità e politica, tra obiettivi e concretezza. Dobbiamo cercare di trovare le soluzioni ai problemi atavici del Molise». E ha evidenziato quali sarebbero le due difficoltà principali della Regione: disoccupazione e spopolamento unito alla poca natalità”.

Il brecciolino nella scarpa su Toma

E Claudio Pian non l’ha mandata a dire all’attuale esecutivo regionale, accusandolo di mancanza di programmazione.

Regionali Molise Che Vogliamo, PNRR mi ci fiondo!

Pian ha parlato della grossa opportunità dei fondi PNRR, fondamentali per lo sviluppo del territorio: «Mai come questa volta, la Regione ha una disponibilità finanziaria derivata dai vari finanziamenti europei – ha detto Pian – ci saranno circa un miliardo e mezzo di investimenti per riuscire ad invertire la rotta. Dobbiamo incrementare la nostra produzione di prodotti derivanti dalla agricoltura come vino e olio, per farlo dobbiamo aiutare le imprese a sostenere questi investimenti, la domanda sta crescendo notevolmente».

La Protezione Civile e il sassolino nella scarpa del governo regionale

Pian ha anche puntato il dito sull’importanza di una programmazione seria nell’azione politica e amministrativa in particolare. «Le azioni politiche vanno studiate, guidate e verificate, altrimenti si rischia che svanisca il tutto. Ci vuole una giusta programmazione, non vanno fatte azioni spot. E’ evidente che l’amministrazione regionale cercava di risolvere i problemi in ritardo o all’ultimo momento. ci sono state leggi dello stato che permettevano di stabilizzare del personale regionale, ma non sono state colte, come per le figure degli operatori della Protezione Civile».

L’emendamento del sen. Lotito al Milleproroghe

E qui Pian ha lanciato evidentemente una stoccata al governo regionale e al braccio di ferro con i 12 precari della Protezione Civile. Era stato il senatore di Forza Italia, Claudio Lotito a presentare un emendamento al decreto Milleproroghe che aveva incassato la fiducia in entrambe le Camere con l’approvazione definitiva arrivata da Montecitorio con 142 voti a favore, 90 contrari e quattro astenuti, diventando legge dello Stato.

Precari del Molise, Umbria e Marche: le stabilizzazioni ad oltranza in Italia

“I precari della Protezione Civile del Molise dovranno essere stabilizzati con procedura ordinaria come prevede l’emendamento, che dispone la stessa misura per i precari post-sisma in Umbria e Marche”. E’ stata questa, in definitiva, la decisione che Toma ha dovuto mandar giù.

12 precari da stabilizzare

La Protezione Civile molisana ha oggi un fabbisogno organico di 14 unità di personale con 12 precari da stabilizzare. Numeri perfettamente in linea con quanto disposto dalla legge in questione con la possibilità di inserire altre due unità all’occorrenza. “Il TAR Molise ed il Consiglio di Stato (con sentenza n.6044 del 25.08.2021) – spiega l’avv. Iacovino (candidato con la lista concorrente “Costruire Democrazia”) – avevano già censurato l’operato della Regione Molise, che aveva proceduto alla indizione di una procedura concorsuale, avente ad oggetto la medesima posizione lavorativa degli operatori della sala operativa e del Centro funzionale della Protezione Civile in luogo della loro stabilizzazione. Il Consiglio di Stato evidenziava che era stata adottata una procedura concorsuale in spregio alla posizione giuridica soggettiva dei medesimi, che da anni lavoravano (e lavorano tutt’ora) per il Centro Funzionale e per la Sala Operativa con contratti a tempo determinato espletando le medesime mansioni oggetto del concorso”.

La capocciata di Toma e qualcuno nel mirino

Il Collegio d’appello evidenziava che le “argomentazioni sviluppate dalla Regione Molise per negare la stabilizzazione del suindicato personale, dopo che l’Ente stesso aveva proceduto alla ricognizione dei soggetti aventi i requisiti di legge, risultano pretestuose, atteso che i lavoratori costituiscono professionalità utilizzate per attività concernenti mansioni istituzionali e ordinarie dell’Ente Regione, essendo stati da sempre assegnati al Servizio di Protezione Civile della Regione Molise e sempre prorogati”.

Già, ma sotto sotto la capocciata di Toma prendeva di mira qualche personaggio illustre di via Sant’Antonio Abate, reo di aver preso le distanze politiche dal governatore uscente.

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E ancora

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI