Orto sociodidattico a Sepino: melanzane, zucchine, pomodori per la cena multiculturale

Orto sociodidattico a Sepino: melanzane, zucchine, pomodori per la cena multiculturale

Ambiente Attualità Cucina

Orto sociodidattico a Sepino: una esperienza entusiasmante, una iniziativa vincente di integrazione socio-culturale che parla tante lingue, ma alla fine trova la sintesi nella passata di pomodoro delle nostre nonne, da servire in tavola in occasione della cena di fine stagione, che unisce le tradizioni gastronomiche delle diverse culture, esaltando esperienze, storie, folklore, memorie dei Paesi d’origine.

Orto sociodidattico a Sepino:  Sai e Arci

Orto sociodidattico a Sepino, ovvero come coniugare la lingua, la manualità, il lavoro agricolo e la cucina. E’ la sintesi del Progetto SAI di Sepino, promosso su iniziativa del Ministero dell’Interno e realizzato dal Comune di Sepino con l’impresa sociale Arci Mediterraneo e l’APS Eventi Sociali, impegnato nella gestione dell’accoglienza delle persone migranti e nell’integrazione socio-culturale.

Bangladesh, Pakistan, Guinea, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio, Burkina Faso

Da diversi anni, il progetto del piccolo comune molisano che ha dato i natali al mancato premio Nobel, Vincenzo Tiberio, accoglie 25 uomini singoli, richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, provenienti da diverse nazioni tra cui Bangladesh, Pakistan, Guinea, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio e Burkina Faso. La struttura collettiva, immersa nel verde del territorio molisano, è guidata da un’équipe multidisciplinare di professionisti.  I beneficiari possono partecipare a corsi di formazione professionale, tirocini e attività educative: imparano la lingua italiana e ricevono supporto all’inserimento socio-abitativo.

Nel verde del Molise lezioni di agricoltura

E su tutto primeggia il laboratorio di orto socio-didattico, che sfrutta la posizione privilegiata della struttura per offrire un ambiente stimolante e ricco di opportunità socio-educative. L’orto didattico non è soltanto un luogo dove gli ospiti possono apprendere le basi dell’agricoltura in maniera pratica, ma rappresenta anche un contesto di socializzazione e sviluppo delle abilità relazionali.

Orto sociodidattico a Sepino, melanzane, zucchine, peperoni

Melanzane, zucchine, peperoni, pomodori, cavolfiori, lattuga, cipolle. Tripudio di sapori verdi al cento della Dieta Mediterranea,buoni  sapori, ingredienti d’eccezione, ma anche vera e propria cura contro gli squilibri della vita moderna.

Semina, cura delle piante, raccolta dei prodotti

A Sepino gli ospiti africani lavorano insieme, condividendo responsabilità e obiettivi comuni, favorendo lo sviluppo delle abilità sociali come la capacità di lavorare in gruppo, la comunicazione efficace e il rispetto reciproco. Le attività di semina, cura delle piante e raccolta dei prodotti offrono agli ospiti l’opportunità di scambiarsi conoscenze ed esperienze, promuovendo la condivisione di idee e un dialogo costruttivo.

Parole, cultura, ortaggi, verdure

Questo ambiente informale e rilassante è ideale per creare legami più solidi e un senso di comunità tra i partecipanti. Il laboratorio di orto didattico è strettamente integrato con il corso interno di Italiano L2, tenuto dalla docente dell’equipe, fornendo un’occasione unica per potenziare la conoscenza della lingua italiana -in un contesto pratico e significativo. Durante le attività nell’orto, gli ospiti praticano l’italiano, apprendendo nuovi vocaboli e concetti legati all’agricoltura e alla cura delle piante.

La pummarola in vetro

Forse non c’è conserva più tipica e conosciuta della passata di pomodoro, prodotto di punta della credenza delle nostre nonne, insostituibile su cavatelli, rigatoni, polenta, immancabile sulla pizza. La “pummarola” come è appellata nel napoletano, trova nel Molise il suo compimento più prelibato e sincero.

La passata molisana

L‘orto didattico non solo fornisce un’importante risorsa di prodotti freschi per il laboratorio di cucina, ma si integra perfettamente con esso attraverso attività come la produzione e la conservazione della passata di pomodoro, una tradizione culinaria radicata nel territorio. Gli ospiti non solo imparano le tecniche di coltivazione e raccolta degli ingredienti, ma sono coinvolti attivamente nella trasformazione dei prodotti dell’orto in deliziose preparazioni culinarie.

Fusioni di sapori

Durante il laboratorio di cucina, condotto in sinergia con il corso di Italiano L2, gli ospiti applicano le competenze linguistiche acquisite mentre preparano piatti che rappresentano una fusione tra le tradizioni culinarie delle terre di origine e la cucina italiana. Questo approccio integrato non solo consolida la padronanza della lingua italiana attraverso esperienze pratiche, ma crea anche un ponte tra le diverse culture presenti nel contesto del progetto SAI di Sepino.

Orto sociodidattico a Sepino: la cena multietnica

Le attività culmineranno a fine stagione in una grande festa aperta a tutti, dove gli ospiti saranno protagonisti nella preparazione di una cena multietnica. I partecipanti avranno l’opportunità di condividere con la comunità locale ortaggi e verdure prodotte con amore, offrendo un’esperienza culinaria unica che unisce le tradizioni gastronomiche delle diverse culture. Occasione da non perdere per celebrare la diversità culturale in un’atmosfera di festa e convivialità.

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E ancora

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI