Pedalando tra le culture. Da Bojano a Santa Maria del Molise Lungo le Vie dell’Acqua

Ambiente

Luoghi d’acqua, partendo da Bojano, dove nasce il Biferno, risalendo lungo il fiume Rio, che nel Biferno si immette (attraverso il Callora), raggiungeremo i pendii collinari di Santa Maria del Molise da cui sgorgano, a vista d’occhio, le copiose sorgenti da cui origina. Luoghi di intenso passaggio della civiltà umana. A valle: sepolcreti e stazioni di posta lungo le strade, gualchiere e corti di campagna in prossimità dei corsi d’acqua. In altura o a mezzacosta: antiche fortificazioni, tempietti … poi chiese! La necropoli tardoimperiale di Fontanelle a Tavone (IV-VI sec.), con oltre 40 tombe, località Pitti collegata alla famiglia Pitti di Firenze, la Stazione di Posta di Centomani; Santa Maria del Molise e Sant’Angelo in Grotte, con il Santuario e la Grotta di San Michele, tra le più belle chiese rupestri del Molise e uno dei più interessanti santuari d’Europa legati al culto micaelico; la taberna di Cantalupo nel Sannio, Bojano e il Tratturo Pescasseroli-Candela. Sabato 20 ottobre alle 9.30 tutti in bicicletta per l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso con Matese Mountain Bike e le altre associazioni di Molise Noblesse. Evento gratuito e aperto a tutti!

(UMDI – UNMONDODITALIANI) Pedalare da Bojano a Santa Maria del Molise? La scoperta del territorio si fa in bicicletta, senza fretta, godendo pienamente dei colori, della luce e delle tonalità dell’autunno, con un evento che mette insieme i volontari del Servizio Civile Nazionale, progetto Turchese e Argento, giovani migranti dei progetti Sprar Karibu e Integramondo e degli altri Cas della zona, ragazzi, ragazze, adulti, e chiunque abbia voglia di immergersi in una giornata nella natura, facendo sana attività fisica in allegria. Organizzato da Assel coop sociale con all’attivo numerose attività ed eventi, gruppo Awa, Wac, Sprar Karibu di Campobasso, Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, Matese Mountain Bike, Promidea, Servizio Civile Nazionale, Agenzia Agorà, Ippocrates, Centro Studi Agorà, Via Micaelica Molisana Antiqua Itinera, Un Mondo d’Italiani, Molise Noblesse, Via e Ciclovia Molisana, IntegraMondo con l’amministrazione comunale di S.Maria del Molise, l’aggiunta dell’Associazione Malatesta di Campobasso, l’evento si terrà sabato 20 ottobre 2018, con Raduno alle 9,00 in Piazza Giovanni Paolo II, a Bojano, davanti alla  sede UMDI del quotidiano  internazionale Un Mondo d’Italiani, e partenza alle 9.30. Per chi arriva da Campobasso, raduno alle 8.00 alla Stazione Ferroviaria per prendere il treno delle 8.35 fino a Bojano. Si tratta di una Randonnée lungo le Vie dell’Acqua sul Tratturo Pescasseroli-Candela, nei luoghi storici della Transumanza, simbolo del Movimento dei Popoli, con un percorso dalla difficoltà medio-bassa e quindi accessibile a tutti, che prevede di costeggiare il torrente Rio dietro la linea ferroviaria, stazione San Massimo, bivio Cantalupo, laghetto di Santa Maria del Molise dove ci sarà l’accoglienza e il saluto del Sindaco, Costantino Kniahynicki. Il ritorno, dopo il pranzo al sacco, si snoderà ancora attraverso il Tratturo fino  a Bojano. Per chi non se la sentisse di pedalare per tutto il tragitto, è prevista un’auto di supporto logistico e di ritrovo a S. Maria. La novità interessante riguarda la presenza di una guida culturale che, nei punti di sosta, illustrerà i caratteri salienti delle località attraversate, da un punto di vista ambientale, storico, socio-culturale. Le “soste culturali” sono curate da Mariantonietta Romano e dall’associazione MATESE MOUNTAIN BIKE di Bojano, che opera nel settore dell’ambiente, mobilità su due ruote, tracciatura e segnalazione di sentieri, riscoperta e mappatura antichi percorsi, cammini interregionali, gare ciclistiche, passeggiate in bicicletta. L’idea di “Pedalando tra le Culture” nasce con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento dei ragazzi migranti dello Karibu e IntegraMondo, e delle strutture presenti sul territorio, nella consapevolezza che il confronto, l’esercizio fisico di gruppo, ma anche i momenti di riflessione in solitaria mentre si affronta il tracciato, costituiscono il terreno  privilegiato per quella integrazione concreta che è l’obiettivo prioritario di qualsiasi azione di accoglienza. Una giornata, dunque, che favorisce la conoscenza del territorio, mette insieme giovani e meno giovani del posto, soci dell’associazione, ospiti stranieri, calati in una situazione di forte  condivisione, per favorire lo scambio culturale, l’amicizia, soprattutto la conoscenza di un territorio incredibile, dal punto di vista naturalistico, della fascia matesina e del Molise in generale, una vera e propria Giornata Ecologica per conoscere la flora e la fauna dei territori attraversati dal tratturo. Basta munirsi di una bicicletta (meglio una mountain bike) e “pedalare” semplicemente lungo il corso del fiume, tra rovi di more, trigni (Prunus spinosa), rosa canina, piante palustri, attraversando incantevoli aree verdi dove il carpino nero, il cerro,  l’orniello, l’acero, il maggiociondolo e il corniolo la fanno da padroni, nella speranza di veder sbucare una volpe, un gatto selvatico, un tasso, uno scoiattolo. La conoscenza del territorio stimola l’amore per la terra che ci ospita, ed è questo il senso di un evento che è molto più di una “passeggiata”, rivolto a chi nel Molise ci è arrivato da lontano, affinché impari a tutelarlo, ma anche ai tanti molisani che non hanno consapevolezza del valore del territorio degli antichi sanniti, nel segno del Movimento per la Grande Bellezza di una piccola regione. Il valore aggiunto è il tracciato lungo l’antico tratturo Pescasseroli-Candela, scelto come simbolo per eccellenza del Movimento dei Popoli. Un ringraziamento va a Trenitalia che offrirà l’assistenza logistica per il trasporto delle biciclette da Campobasso a Bojano, all’Amministrazione comunale guidata da Costantino Kniahynicki, all’associazione Malatesta di Campobasso, alla Ciclofficina migrante, a Fabrizio Russo Cas coop Hayet di Bojano.

 

ALLA SCOPERTA DI LUOGHI MAGICI: LA GUIDA CULTURALE ALLA RANDONNÉE

“Innanzitutto, luoghi d’ACQUA! Il territorio matesino – spiega Mariantonietta Romano di Via Micaelica Molisana – è caratterizzato da una sovrabbondante presenza di acque. E così, non vi è percorso nella zona che non si snodi da sorgenti d’acqua o non segua in tutto o in parte fiumi e corsi d’acqua. Tanto più che partiamo da Bojano – dove nasce il Biferno, con il suo ricco bacino idrografico – e risalendo lungo il fiume Rio, che nel Biferno si immette (attraverso il Callora), raggiungeremo i pendii collinari di Santa Maria del Molise da cui sgorgano, a vista d’occhio, le copiose sorgenti da cui origina. Non tutti sanno, però, che l’area delimitata dal massiccio del Matese, e in modo specifico la sua  depressione di fondovalle rappresentata dalla Piana di Bojano, è stata storicamente attraversata da una grande viabilità che senza interruzioni si è mantenuta in ogni epoca: preromana, romana, medievale, moderna. Una viabilità significativa per la storia delle civiltà, ma praticamente sconosciuta ai più e che le associazioni locali che collaborano all’evento, Via Micaelica Molisana Antiqua Itinera e Matese Mountain Bike, che di viabilità storica si occupano, stanno cercando di riportare alla luce. Camminando e pedalando (lentamente e senza fretta!) si riesce a godere pienamente delle bellezze della natura e guardandosi intorno, con l’aiuto di qualche informazione, si riescono a scorgere i segni che la storia e la vita quotidiana dei nostri antenati hanno impresso direttamente sui territori. I segni anche di tutte le genti che quei territori hanno attraversato, nei secoli, in andata o in ritorno: migranti, soldati, frati, mercanti, pellegrini … che con i loro passaggi hanno movimentato la storia trasferendo  linfa vitale alla civiltà umana. A valle: sepolcreti e stazioni di posta lungo le strade, gualchiere e corti di campagna in prossimità dei corsi d’acqua. In altura o a mezzacosta: antiche fortificazioni, tempietti … poi chiese!” E la Guida Culturale che accompagnerà la randonnée sabato 20 ottobre ci parlerà della storia dei luoghi attraversati, della necropoli tardoimperiale di Fontanelle a Tavone (IV-VI sec.), con oltre 40 tombe, della località Pitti collegata alla famiglia Pitti di Firenze, della Stazione di Posta di Centomani; Santa Maria del Molise e Sant’Angelo in Grotte, con il Santuario di San Michele Arcangelo e la Grotta di San Michele, tra le più belle chiese rupestri del Molise e uno dei più interessanti santuari d’Europa legati al culto micaelico; la taberna di Cantalupo nel Sannio, Bojano e il Tratturo Pescasseroli-Candela.

 

 

I TRATTURI

Il Molise, fra Abruzzo, Puglia, Lazio, Campania e un affaccio strategico sul Mare Adriatico, è caratterizzato da scenari naturali mozzafiato, tradizioni antichissime, tesori d’arte e una storia millenaria sottolineata dai tratturi, le vie d’erba battuta già segnate in epoca preistoricalungo le quali le genti, dall’epoca pre-romana si spostavano e conducevano stagionalmente le greggi. Praticata già dai Sanniti nel VI secolo a.C., la transumanza visse un periodo di particolare splendore sotto i Romani che rinfoltirono il reticolo di tratturi per collegare meglio i centri urbani dell’impero. Lo stesso Ver Sacrum, la Primavera Sacra che ha originato il valoroso popolo sannita, si snodò lungo il Tratturo per arrivare alla capitale, Bovaianom. I tratturi dell’Italia Centro – Meridionale nacquero infatti con le civiltà preistoriche e furono particolarmente sviluppati nel periodo sannita, con importanti centri e fortificazioni sorte lungo il loro percorso. Nella tradizione del popolo dei Sabelli erano le direttrici della transumanza il cui utilizzo era gratuito. L’arrivo dei Romani e l’imposizione del dazio sui capi in transito, avrebbe concorso a determinare la ribellione di queste genti abituate alla libera circolazione. Ad Altilia una iscrizione datata tra il 169 ed il 172 d.C., apposta sul concio del lato sinistro di porta Bojano, tramanda la sentenza che condannava i magistrati di Bojano e di Sepino per aver avallato i soprusi ai danni di pastori e greggi transumanti, soggetti alle angherie degli ufficiali di dogana. Nell’anno 111 a.C. la lex agraria regolamentava l’utilizzo delle strade pubbliche (publicae calles), che, tuttavia, non disciplinava e non imponeva alcun dazio sull’attraversamento di percorsi  che conducevano a prati liberi. In seguito, nei Codici teodosiano e giustinianeo trovò ufficialità il privilegio della tractoria, ossia della fruizione delle vie pubbliche da parte dei pastori. Varrone, nel I secolo a.C., nel suo De Re Rustica, riferisce che i pastori sabelli erano tenuti a pagare un tributo a Roma per le greggi che conducevano nei territori della Puglia. Anche Publio Virgilio Marone e Plinio il Giovane descrissero i pastori che conducevano greggi di pecore in pascoli molto distanti fra loro.

SAN MICHELE E IL LEGAME TRA MOLISE E PUGLIA

Si conta che circa 70 comuni del Molise, fra cui Boiano e Isernia, siano sorti lungo questi percorsi interessati da limiti stradali e dogane. Molti tratturi sorgono oggi accanto ad antiche strade romane lastricate in pietra. Furono Aragonesi che, nel XV secolo, diedero nuovo slancio al commercio costruendo il “Tratturo Moderno”, con i suoi Tratturelli e bracci. Questi percorsi erano utilizzati dai pastori per compiere la transumanza, ossia per trasferire stagionalmente mandrie e greggi da un pascolo all’altro, tradizionalmente tra il 29 settembre (festa di San Michele) e l’8 maggio (apparizione dell’arcangelo Michele presso la grotta di Monte Sant’Angelo sul Gargano). Non a caso l’evento Pedalando tra le Culture è patrocinato da Via Micaelica Molisana Antiqua Itinera.

I TRATTURI PIÙ IMPORTANTI

I tratturi coprono l’intero territorio del Molise, offrendo itinerari unici. Attualmente i Tratturi più importanti sono: il Tratturo Celano – Foggia, che passa attraverso il Parco Nazionale della Majella e le zone archeologiche di Vastogirardi e Pietrabbondante; il Tratturo Castel di Sangro – Lucera, con il bellissimo Castello e il possente Tratturo Pescasseroli – Candela con i suoi oltre 200 km, lungo i quali si trova il Santuario di Castelpetroso, Cantalupo nel Sannio, dominato dal suggestivo massiccio del Matese, l’antica capitale dei Sanniti, Bojano, Guardiaregia con i suoi boschi, Sepino, con la famosa area  archeologica di epoca romana. Uno dei tratturi d’epoca aragonese più famosi è quello che collegava L’Aquila con Foggia, detto anche “Tratturo del Re” o “Tratturo Magno”,

Pedalando tra le Culture è una iniziativa del progetto Karibù

Sabato 20 ottobre 2018, ore 9.30

-Difficoltà medio-bassa.

-Consigliato abbigliamento sportivo, scarpe comode

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.

Gradita l’iscrizione per motivi organizzativi

Grafica:Giacomo Gattozzi

Per Info e Iscrizioni: Giulio De Camillis, 338 5240 819 – 338 8918 290

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