Musica a palla o in cuffia? Compagna quotidiana, aiuta ad affrontare problemi di salute

Musica a palla o in cuffia? Compagna quotidiana, aiuta ad affrontare problemi di salute

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I-Pod, Mp3, Mp4 e ti isoli dal mondo, quasi un universo parallelo. Discoteche e concerti che sparano decibel nelle orecchie di milioni di giovani. Più di sei milioni di adolescenti soffrono di problemi all’udito. L’ascolto di musica ad alto volume finisce sotto accusa.Musica e musicoterapia per migliorare la qualità della vita.

Musica a palla o in cuffia? Nel primo caso disturba gli altri, nel secondo caso è messo a dura prova l’apparato acustico e si rischiano problemi seri per la salute. Più di sei milioni di adolescenti, infatti, soffrono di problemi all’udito. L’ascolto di musica ad alto volume finisce sotto accusa e il Journal of the American Medical Association metteo in guardia circa la pericolosità per l’udito delle cuffie. Che fare? Come sempre “in medio stat virtus” e la massima latina è sempre attuale, anche e soprattutto in una società che “corre” senza sosta, società degli eccessi e di superficie in cui immagini e suoni usa-e-getta hanno sostituito, o tentato di sostituire, arte e musica. « La musica  scrive Torquato Tasso – è una delle vie per le quali l’anima ritorna al cielo». La musica, arte e scienza più antica al mondo, non è altro che l’organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio. Il suono è generato dal canto o dagli strumenti che rielaborano e trasmettono a chi ascolta lo stato d’animo del compositore. Da sempre ci sono stati dibattiti interessanti e punti di vista differenti su quest’arte che arriva, appunto, fino all’anima dell’essere umano. Affermò Platone “cosi come la ginnastica serve ad irrobustire il corpo, la musica devearricchire l’animo” attribuendole quindi una funzione educativa. E la musica dei nostri giorni? Non c’è messaggio pubblicitario senza un sottofondo musicale, non esiste programma televisivo senza colonna sonora, né una festa senza orchestra, insomma la musica è entrata a far parte della quotidianità delle persone (o forse ne ha sempre fatto parte, sia pure in modi differenti: si raccoglieva il grano a suon di musica, si vendemmiava con la fisarmonica, si sceglieva l’anima gemella ballando la mazurka sull’aia) aiutando non solo a rilassare e a divertire, ma anche per questioni ben più serie.

Quali sono? La musicoterapia. Quest’ultima è l’uso della musica o di suono, ritmo, melodia e armonia da parte di un musicoterapeuta per facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive di un dato soggetto. “La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali del soggetto interessato in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione interpersonale e di conseguenza possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.” Le dichiarazioni di Rolando Omar Benenzon, autore e docente argentino di musicoterapia chiariscono perfettamente l’utilità di questa disciplina.

Inoltre la musica ha la capacità di unire molte fasce di età differenti, può essere etichettata come espressione culturale, che può riguardare una nazione o un qualsiasi altro luogo. Unica pecca, forse, (e torniamo alla tesi iniziale) è che gli adolescenti dovrebbero evitare è il volume troppo elevato, tale da non disturbare la quiete altrui!

di Pam

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.