Sant’Egidio: Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar all’eremo di Bojano

Ambiente

Tradizione, religione, musica… Bojano alla fine di agosto è questo. La cittadina si prepara all’ultima festa, alla più sentita, alla più cara, forse più del patrono. Per il ciclo I Suoni del Matese, all’eremo Sant’Egidio suonerà Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar.

(UNMONDODITALIANI) La fine dell’estate porta sempre con sé una sorta di patina malinconica, un leggero velo di ricordi al tramonto, e pensieri volti alle avventure vissute. Per celebrare gli ultimi raggi di sole, uniti ad una delle tradizioni più sentite dagli animi bojanesi, tornano i suggestivi concerti legati al ciclo “I Suoni del Matese”, appuntamenti di promozione territoriale, paesaggistica e culturale, organizzati dalla Associazione musicale Il Pentagramma, e  inseriti in scenari naturali incantevoli e una portentosa proposta musicale che spazia in generi musicali differenti, dal jazz alla classic alla world music, etnica, gitana e balcanica. Ogni appuntamento è al contempo occasione per godere della bellezza della natura selvaggia del massiccio montuoso molisano.La musica suonata ad alta quota, secondo una formula sperimentata con successo da qualche anno, è la quarta tappa del Matese Friend Festival… Ma in cammino! In occasione della ricorrenza di Sant’Egidio, ci sarà un concerto in cui musicisti e spettatori saranno tutti uniti in un’unica grande festa, con gente che balla, suona, o canta liberamente, come di solito accade nella tradizione della musica balcanica e gitana. Sant’Egidio è la festa più importante per i bojanesi, addirittura quasi o forse più di quella dedicata al Santo patrono, San Bartolomeo. Da quando si ha memoria, la comunità si reca sull’eremo due o tre giorni prima della ricorrenza del 1 settembre, per condividere un momento conviviale speciale, con una ritualità antropo-sociale legata ai ritmi di una terra antica, che ha accolto la migrazione sabina, dando vita alla potente Civiltà Sannita. Situato sul Matese, l’eremo consiste in una chiesa annessa a quella che oggi viene definito rifugio, ma in realtà altro non è che l’antico piccolo cenobio costruito con funzioni di eremo e di ricovero per viandanti che, specialmente nel medioevo, seguivano le strade montane colleganti i due versanti del massiccio del Matese. Anche nel passato, da testimonianze certe, si sa che vi hanno vissuto uno o più  eremiti. Magari sarà meno silenzioso l’eremo quel giorno, ma sabato 31 agosto protagonista sarà la musica senza confini, l’allegria e la gioia di vivere dell’appuntamento con Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar, al piazzale Rifugio, ore 21:00, per un concerto con ingresso libero.  Assolutamente da non perdere per provare emozioni che avremmo difficoltà a descrivere.

 

EUSEBIO MARTINELLI GIPSY ORKESTAR

Eusebio Martinelli è un virtuoso trombettista, noto soprattutto per la sua decennale collaborazione con Vinicio Capossela; negli anni ha collaborato anche con Negramaro, Modena City Ramblers, Mau Mau e tantissimi altri musicisti nazionali e internazionali. La Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar nasce nel 2010.

 

UN EREMO… UN’EREMITA

Da un paio di anni il rifugio ospita una nuova inquilina, Suor Margherita, che fa parte della Congregazione suore delle poverelle di Bergamo, e che ha deciso di vivere il resto della sua vita nella solitudine, nel silenzio e nella preghiera, ma anche nell’accoglienza, proprio nell’eremo bojanese. “Da tempo avevo chiesto di vivere l’esperienza di entrare nella vocazione della vita eremitica – ha raccontato suor Margherita – dopo il mio rientro a Bergamo dall’Africa, mi sono recata in Abruzzo dove è presente la mia congregazione,  sapevano del mio desiderio e mi hanno riferito che in Molise c’era un eremo particolare adatto alle mie esigenze, quando ho visto le foto su internet mi sono subito innamorata dell’eremo di Sant’Egidio. Sono andata da monsignor Bregantini esprimendogli il mio grande desiderio di questa vocazione che da anni porto nel cuore, pur avendo fatta la suora missionaria – ha continuato la monaca – Alla mia richiesta monsignor Bregantini mi ha accolto felicemente, presentandomi il parroco don Giovanni e il comitato dell’eremo che sono stati così splendidi nel preparare il posto”.

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

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