Costituzione studiata non rispettata, in questi giorni, centinaia di manifestanti, tra docenti e personale ATA, hanno raggiunto il MIUR per manifestare contro il green pass in ambito scolastico. Denunciano la misura introdotta dal Governo Draghi, chiedendo di investire su nuovi spazi, nuove assunzioni e un’idea di scuola inclusiva e non discriminatoria, rispettando dei principi costituzionali che vengono fatti studiare agli alunni
Costituzione studiata non rispettata, la scuola intende denunciare la strumentalità dell’accanimento contro la minima percentuale di personale scolastico che ha legittimamente scelto di non vaccinarsi. Il governo sta pericolosamente aggirando i propri doveri e le risoluzioni dell’UE. La Scuola, inoltre, ha ripetutamente chiesto, dall’inizio della pandemia, investimenti sull’edilizia, assunzione dei precari e suddivisione delle classi-pollaio.
Costituzione studiata non rispettata
Da settembre entrerà in vigore un estrema misura. Si tratterebbe di un nutrito gruppo di insegnanti, di personale amministrativo e di studenti che dicono no all’imposizione. Chi protesta non è un “No Vax” ma solo qualcuno che la pensa diversamente dalla maggior parte della gente.
Le parole di chi protesta
“Vogliamo chiarezza sui vaccini sui quali è lecito avere dubbi – dicono insegnanti e collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici – siamo contrari al green pass e alle normative anticostituzionali contenute nel decreto legge 111/2021, il quale prevede che i docenti, il personale della scuola e delle università sprovvisti di certificazione verde Covid-19 subiranno la sospensione del lavoro e non riceveranno alcuna retribuzione a decorrere dal quinto giorno di assenza”.
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