Sposa bambina a Torino: madre condannata a 1 anno e 4 mesi di carcere

Sposa bambina a Torino: madre condannata a 1 anno e 4 mesi di carcere

Attualità

Sposa bambina a Torino arriva la condanna dopo 3 anni dall’accaduto. La madre in carcere per 1 anno e 4 mesi. Il Telefono Azzurro le ha salvato la vita

Sposa bambina a Torino, Rashida ha avuto finalmente giustizia. La madre è stata condannata a 1 anno e 4 mesi di carcere. La storia di questa ragazzina ha fatto il giro del mondo, perché 3 anni fa ebbe il coraggio di dire: “NO”. Aveva solo 15 anni quando, è stata regalata in sposa ad un uomo 10 anni più grande di lei. Segregata in casa affinché il progetto dei suoi familiari andasse a buon fine. Ora la madre è stata carcerata con l’accusa di maltrattamenti. Il pm Dionigi Tibone aveva chiesto per la donna una pena di due anni per i maltrattamenti subiti dalla ragazza da minorenne.

Sposa bambina a Torino: cosa successe?

L’adolescente, di origine egiziana, frequentava regolarmente la scuola, ma non poteva uscire con le sue compagne ne vestirsi come piaceva a lei. Anche per andare a scuola doveva essere accompagnata da un parente. Affranta e disperata tre giorni prima del suo matrimonio combinato, decide di chiedere aiuto e chiama il Telefono Azzurro. La quindicenne dà sfogo a tutte le sue paure, racconta con calma e nel dettaglio tutti i maltrattamenti che subisce da parte della mamma, e subito vengono allertate le forze dell’ordine. La polizia, avvertita dall’associazione che tutela i minori, interviene e la ragazzina viene allontanata da casa sua.

Rashida durante il processo di condanna della madre

Isabella Nacci, l’avvocato che assiste Rashida dice: “È una storia dolorosa per tutti”. Nel corso del processo la giovane è apparsa preoccupata per le possibili conseguenze di una condanna della madre. Aveva anche raccontato di un tentativo di riavvicinamento avvenuto la primavera scorsa durante il lockdown dettato dall’emergenza Covid, ma poi aveva capito che nulla era cambiato. In ogni caso, la ragazza più volte aveva ribadito di voler molto bene alla mamma e di sperare di non vederla mai in carcere.

Telefono Azzurro ecco cos’è

Il Telefono Azzurro è una Onlus nata nel 1987 con lo scopo di difendere i diritti dell’infanzia, riconosciuta con una Convenzione ONU due anni più tardi. L’associazione è stata fondata a Bologna da Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile all’Università di Modena e Reggio Emilia. Telefono Azzurro promuove un rispetto totale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Attraverso le sue attività ogni giorno sostiene le loro potenzialità di crescita, e li tutela da abusi e violenze che possono pregiudicarne il benessere e il percorso di crescita.

Il numero da contattare è il: 1.96.96

Il servizio è gratuito, attivo 7 giorni su 7, e 24 ore su 24!

Possono chiamare tutti i bambini e gli adolescenti che non abbiano compiuto il 18 anno di età. Offrono servizio di supporto, di ascolto e di pronto intervento nei casi più delicati dove i bambini sono vittime di qualsiasi forma di violenza. Sono accolti anche gli adulti, che insieme ai loro figli minori, vogliono compiere un percorso per affrontare le problematiche della tenera età!

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.