Poliziotto bojanese salva bimbo di due anni, in attesa dei soccorsi, con la manovra di Heimlich. Il 28enne, originario dell’Ukraina, ma bojanese di adozione, si è formato alla Scuola Allievi Agenti Polizia di Stato Giulio Rivera di Campobasso e prima ha frequentato l’IISS Lombardo Radice di Bojano. La madre che urlava dal balcone, la Volante corsa ad aiutarla e l’intervento tempestivo di Vlad. E’ il secondo eroe, in tempi recenti, di quella che era la capitale dei Sanniti Pentri, dopo Luigi Spina che salvò una ragazza in Australia. Grande gioia nella famiglia Filitalia!
Poliziotto bojanese salva bimbo a Cremona con un intervento provvidenziale, quando pochi minuti fanno la differenza tra la vita e la morte. Vlad Pedanov, 28 anni, è divenuto un eroe senza volerlo, ha fatto semplicemente quello che ha ritenuto di dover fare, prendendo in mano la situazione mentre attendeva i soccorsi, salvando di fatto una giovanissima vita.
Poliziotto bojanese salva bimbo in fin di vita
Coraggio, tempestività, competenza, sangue freddo, generosità: sono questi gli attributi di Vlad, che già quando frequentava le scuole Medie, a Bojano, sognava di fare il poliziotto sul campo. Doti preziose, che gli sono valse attestati di riconoscenza da ogni dove, nonché il plauso della città di origine, Lugansk, oggi in Donbass, degli amici e dei parenti di Bojano.
Una donna urla sul balcone col piccolo in braccio
Che è successo? Nel corso di un servizio di controllo della città, i poliziotti di pattuglia hanno sentito una donna urlare disperata. Difficile riuscire a capire da dove arrivassero quelle grida. Finalmente i due hanno visto una donna sul balcone, al secondo piano di un palazzo. Una madre con in braccio un piccoletto, apparentemente senza vita. In preda al terrore, la madre continuava a scuotere il piccolo che non dava segni di vita e ad urlare frasi in lingua la straniera. Una scena da incubo, come si vedono nei film d’azione, ma purtroppo non si trattava di un film.
Il bimbo era esanime e cianotico
I poliziotti si sono diretti immediatamente nel luogo della tragedia, sono entrati nel palazzo, sono corsi su per le scale al secondo piano. Sul pianerottolo, la madre con in braccio il bimbo esanime, già cianotico per la mancanza di ossigeno a seguito di soffocamento. Non c’era tempo da perdere. Gli agenti hanno allertato il 118, e i sanitari hanno compreso la gravità della situazione. I minuti, a quel punto, diventavano preziosi.
Henry Heimlich, chi era
E così, uno dei poliziotti, 28 anni, ha preso in mano la situazione. Sa perfettamente come muoversi. Pratica al piccolo la manovra di Heimlich, una tecnica di primo soccorso atta a rimuovere l’ostruzione delle vie aeree in caso di soffocamento. La manovra prende il nome dal medico statunitense Henry Heimlich, che per primo la descrisse nel 1974.
Vlad: coraggio, competenza, generosità
Vlad ha messo il piccolo, in posizione prona, sul proprio avambraccio sinistro, gli ha dato ripetuti, piccoli colpi. Dopo vari tentativi di disostruzione, il bambino ha ripreso colore, fino a riprendere conoscenza. Infine si è messo a tossire e a piangere. E’ stata una liberazione, tutti a ridere e a piangere contemporaneamente, consapevoli che una vita era stata salvata. Sempre in attesa dell’arrivo del 118, i poliziotti hanno portato il bimbo all’interno dell’abitazione.
Il piccolo aveva ripreso conoscenza, era vigile e reattivo agli stimoli. In poche parole: era salvo!
Un angelo arrivato dal Molise
A salvarlo ci aveva pensato un angelo proveniente dal Molise, Vlad Peanov, un eroe! In casa c’era la sorellina di 4 anni, anche lei molto spaventata. Gli agenti si sono premuniti di tranquillizzare sia la bambina che la mamma.
12 minuti di troppo
Solo in quel momento è arrivato il personale del 118. L’autoambulanza ha impiegato 12 minuti pur correndo all’impazzata nel traffico. I soccorritori hanno verificato le condizioni cliniche e hanno poi trasportato la mamma e i suoi figli al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per ulteriori accertamenti.
I due eroi di Bojano
La notizia ha fatto il giro del web dopo che il giornale locale, La Provincia di Cremona, aveva dato per prima la notizia. E a Bojano hanno esultato tutti. Vlad, infatti, è il secondo eroe dell’antica Capitale dei Sanniti, dopo Luigi Spina anche lui 28enne che, in Australia, nel 2021, aveva salvato una ragazza da malintenzionati, rimediando una coltellata all’addome.
Vlad: dal comprensivo Amatuzio-Pallotta al Lombardo Radice
Vlad proviene da Lugansk, in Ukraina. In Italia è arrivato quando aveva 13 anni, accolto dal fratellino, Antonio Riccio, dalla mamma, Lilya Pedanova e dal marito, l’avv. Massimo Riccio. Ha frequentato le Scuole Medie del comprensivo Amatuzio-Pallotta, il Ragioneria presso l’IISS Lombardo Radice, la Scuola Calcio.
Università Unimol, Servizio Civile, impegno
All’inizio non è stato semplice cambiare abitudini, ambienti, relazioni: ma nel giro di pochi mesi dall’arrivo in Italia, Vlad si è sentito, a tutti gli effetti, un bojanese DOC! Un ragazzo con la testa a posto, sempre pronto ad aiutare, gran lavoratore. Mentre frequentava l’Università a Campobasso ha svolto il Servizio Civile e lavorato prima presso un fioraio, poi presso una ditta di segnaletica stradale.
Il sogno della divisa
Ma il suo sogno era quello di indossare la divisa. Così quando è uscito il bando di reclutamento della Polizia non ci ha pensato due volte e ha presentato domanda. Si è preparato, si è allenato con forza, ha superato le selezioni e dopo il corso presso la Scuola Allievi Agenti Polizia di Stato Giulio Rivera di Campobasso è stato destinato a Cremona. Conoscendo ben 4 lingue (Ucraino, Russo, Inglese e Italiano) ha lavorato dapprima in Questura, per poi raggiungere quello per cui era tagliato: la squadra della Volante, sempre in mezzo alla gente, sfidando il pericolo, difendendo e soccorrendo chi avesse bisogno.
I nonni che non ci sono più, le zie, gli amici, il fratello Antonio
A Bojano pensano di festeggiare Vlad. L’orgoglio è alle stelle, quello di zia Filomena Daddio, dei cugini in Canada, Giuseppe e Gino Fagnano, in Venezuela, Johnny Fagnano, di Enzo e degli altri coetanei, del fratellino Antonio, membro di Filitalia International, Youth Commission, della mamma Lilya, del papà Massimo, della fidanzata Daria. E sarebbero stati orgogliosi di Vlad anche i nonni Nina e Viktor Pedanov, nonna Libera Fagnano, zia Dolores, che da lassù vegliano su questo talentuoso nipote.
Orgoglio Filitalia International Molise Noblesse
Noi di UMDI, assieme al Chapter di Bojano della Filitalia International, con Aitef e Molise Noblesse non possiamo che unirci all’immenso abbraccio che il Molise riserva ai suoi figli migliori. Non importa da dove provengano: le eccellenze d’Italia sono motivo di orgoglio per tutti quanti noi. Sono eccellenze Molise Noblesse!
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