X=Freedom Istituto Svizzero propone la mostra dell’artista svizzera Meret Oppenheim (1913-1985) e la lettura in inglese e italiano della scrittrice britannica Devorah Levy, il 3 febbraio alle 18:30 in via Ludovisi 48, Roma. Ingresso gratuito, registrazione consigliata
X=Freedom Istituto Svizzero è ancora un evento di notevole spessore culturale proposto dall’attivo istituto di via Ludovisi a Roma, mostra artistica e lettura di una poesia di Deborah Levy per l’artista Meret Oppenheim. La scrittrice britannica Deborah Levy combina momenti saggistici e lirici, autobiografici e narrativi nella sua pratica di scrittura a più livelli. La personalità e i lavori dell’artista svizzera Meret Oppenheim (1913-85) l’hanno a lungo affascinata. In occasione della mostra “L’arcobaleno riposa sulla strada“, Deborah Levy le ha dedicato una poesia.
Una versione italiana della poesia sarà letta da Giulia Crispiani. Nell’ambito della lettura il pubblico avrà la possibilità di visitare la mostra in compagnia della curatrice Gioia Dal Molin.
X=Freedom Istituto Svizzero: Deborah Levy
Scrittrice che vive tra Londra e Parigi. La sua narrativa comprende: Swimming Home, Hot Milk, The Man Who Saw Everything, tutti e tre candidati al Booker Prize. La premiata saggistica di Levy comprende la trilogia delle ‘autobiografie viventi’: Things I Don’t Want to Know, The Cost of Living, e Real Estate (che saranno pubblicati in Italia da NN Editore). Ha insegnato scrittura al Royal College of Art e alla Royal Academy School di Londra. Il suo nuovo romanzo, August Blue, sarà pubblicato nel maggio 2023 da Hamish Hamilton e FSG nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
X=Freedom Istituto Svizzero: Giulia Crispiani
Scrittrice e artista visuale basata a Roma, dove è editor per NERO Editions. La sua pratica si sviluppa a partire dalla parola scritta, privilegiando interviste, lettere d’amore e manifesti come esiti formali della sua ricerca. Il suo lavoro è stato presentato presso numerose istituzioni e spazi no-profit a livello internazionale. È autrice dei libri Incontri in luoghi straordinari / Meetings at remarkable places (Nero Editions 2020), What if Every Farewell Would Be Followed by a Love Letter (Union Editions 2020), What if I can’t say goodbye (Union Editions 2021), Petra (Rerun books 2018), e coautrice di /Tristezza/Sorrow (Oreri 2021) e Albe e Tramonti di Praiano (Oreri 2022).
Istituto Svizzero
L’Istituto Svizzero contribuisce a estendere l’influenza culturale e accademica della Svizzera oltre i suoi confini, in particolare in Italia, dal 1947. La struttura offre un ricco programma di esposizioni, conferenze, concerti, incontri, congressi e presentazioni di libri a Roma, Milano e Palermo. Ogni anno l’Istituto Svizzero ospita in residenza più di una dozzina di giovani ricercatori e artisti, dando loro l’opportunità di vivere e lavorare insieme, di ampliare la loro rete di contatti e di gettare un ponte tra il mondo dell’arte e quello della scienza. Il soggiorno nella Città Eterna rappresenta un’esperienza unica, un tuffo nello stile di vita del Bel Paese e un’immersione nell’italiano, una delle quattro lingue nazionali svizzere.
Roma
A Roma l’Istituto Svizzero gode di una posizione straordinaria nel cuore della capitale. La struttura è collocata all’interno di una villa in stile eclettico costruita nel 1905 da Emilio Maraini, produttore di zucchero del Ticino. La casa e i suoi giardini sorgono su una collina artificiale – in origine una discarica – che offre una vista panoramica sulla città da uno dei quartieri del centro storico di Roma, nelle immediate vicinanze di Piazza di Spagna e Villa Borghese.
Storia
Nel 1947 Carolina Maraini-Sommaruga, vedova di Emilio Maraini (1853-1916), lascia in eredità la sua proprietà alla Confederazione. La nobile benefattrice intende promuovere e incrementare ulteriormente l’ospitalità che, insieme al marito, aveva già offerto a giovani artisti e ricercatori. Villa Maraini diventa così la sede di una fondazione al servizio delle arti, della scienza e dello sviluppo delle relazioni tra Svizzera e Italia. Dal 1948 Villa Maraini consente alla Svizzera di far parte della rete internazionale formata dalle numerose accademie, dagli istituti d’arte e di ricerca situati a Roma.
Milano
Dal 1997 la sede milanese dell’Istituto Svizzero rappresenta un punto di riferimento per l’arte e la cultura elvetiche nella capitale lombarda, centro nevralgico dell’economia italiana, particolarmente attiva nell’ambito della creazione e dell’innovazione. Situato vicino Piazza Cavour, l’istituto è ospitato in un edificio storico risalente agli anni Cinquanta, che comprende il Consolato generale di Svizzera, la Camera di commercio svizzera in Italia e varie associazioni: una vera e propria enclave elvetica nel centro di Milano. La programmazione milanese comprende mostre, conferenze, concerti e incontri, sempre con lo scopo di promuovere scambi artistici e scientifici tra Italia e Svizzera.
Mission dell’Istituto Svizzero
L’Istituto Svizzero sostiene e diffonde la ricerca, l’arte e la creazione elvetiche in Italia tramite progetti dinamici e innovativi, con un programma di residenza in Italia. In questo modo contribuisce attivamente agli scambi scientifici e artistici tra i due paesi.
Gli obiettivi della struttura sono:
Offrire ai giovani attivi nel campo delle arti e delle scienze l’opportunità di portare avanti e sviluppare ricerche e attività relative all’Italia
Sviluppare contatti e collaborazioni artistiche e scientifiche tra la Svizzera e l’Italia
Promuovere la formazione, la ricerca, l’innovazione e la creazione artistica svizzera in Italia
In ambito scientifico l’Istituto Svizzero offre l’opportunità ai giovani ricercatori delle università e delle scuole superiori di specializzazione di sviluppare i loro progetti di ricerca e di creare contatti e reti con il mondo accademico in Italia. Promuove gli scambi tra istituzioni svizzere e italiane, organizza e ospita convegni e congressi scientifici e si propone come laboratorio di ricerca indipendente di eccellenza nel contesto romano e italiano.
In ambito artistico l’istituto costituisce un punto di riferimento per giovani artisti svizzeri, propone una programmazione multidisciplinare, innovativa e decisamente contemporanea. Promuove inoltre collaborazioni tra istituzioni culturali svizzere e italiane e sostiene gli artisti e i ricercatori residenti nella diffusione del loro lavoro e nello sviluppo della loro rete di contatti.
L’Istituto Svizzero fa parte della rete internazionale Pro Helvetia insieme ai centri culturali svizzeri di Parigi e New York e alle filiali di Johannesburg, Il Cairo, Nuova Delhi e Mosca. Partecipa inoltre alla rete di Swissnex, attiva nell’ambito dell’innovazione, della formazione e della cultura in particolare tramite le sedi di Shanghai e di San Francisco.
Team
Direttrice: Joëlle Comé
Responsabile artistica: Gioia Dal Molin
Responsabile scientifica: Maria Böhmer
Amministrazione: Stephan Berger
Segreteria di direzione: Elena Catuogno
Responsabile della produzione: Paolo Caravello
Front office, assistente alla produzione e alla responsabile artistica:Cecilia Lanzarini
Front office, assistente alla responsabile scientifica: Silvia Santini
Responsabile comunicazione: Teodora Pasquinelli
Comunicazione: Manuele Moghini
Responsabile produzione e gestione Milano: Claudia Buraschi
Responsabile tecnico: Orazio Battaglia
Bibliotecaria: Romina Pallotto
Consiglio di Fondazione Presidente: Mario Annoni
Ex consigliere di Stato, La Neuveville, Berna
Vicepresidente: Giovanna Masoni
Avvocato e notaio, Lugano, ex vice sindaco di Lugano; ex responsabile del dipartimento della Cultura, dell’istruzione e del territorio, Ticino
Membri:
Giovanni Carmine
Curatore, Zurigo, direttore della Kunsthalle Sankt Gallen
Hedy Graber
Responsabile del dipartimento degli affari culturali e sociali, Federazione delle cooperative Migros, Zurigo
Eva Herzog
Consigliera di Stato, Basilea
Luciana Vaccaro
Ph.D in fisica, rettrice della HES-SO (Università di scienze applicate della Svizzera occidentale), Delémont
Carlo Sommaruga
Avvocato e Consigliere di stato, Ginevra, rappresentante della famiglia della donatrice Carolina Maraini-Sommaruga
Monika Schmutz Kirgöz
Ambasciatrice di Svizzera in Italia, Roma, ospite permanente
Partners
Partner istituzionali:
Pro Helvetia
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione
Ufficio federale delle costruzioni e della logistica
Supporto istituzionale:
Canton Ticino
Canton Vallese
Città di Lugano
Università della Svizzera italiana
Partner:
EFG International
Amici:
Associazione degli amici dell’Istituto Svizzero (AMA ISR)
La Biblioteca
Con oltre 45.000 libri e pubblicazioni, la biblioteca dell’Istituto Svizzero mette a disposizione dei ricercatori un’importante collezione di volumi di archeologia, storia, filologia classica, storia dell’arte e letteratura. Fondata nel 1948, la biblioteca ospita inizialmente i lasciti dell’artista Adolf Holzer e della proprietaria di Villa Maraini, Carolina Maraini-Sommaruga; successivamente i suoi fondi vengono arricchiti da opere provenienti dalle principali case editrici svizzere e incrementati dalle donazioni di professori e accademici, in particolare François Lasserre e Hanno Helbling.
La biblioteca dispone di diverse postazioni di lavoro con connessione internet, una stazione di ascolto della Fonoteca nazionale svizzera, un servizio di prestito interbibliotecario (RERO, NEBIS, SBN) e il catalogo online URBS.
Istituto svizzera: l’identità
Creatività, sperimentazione tipografica ed eccellenza elvetica hanno ispirato la veste grafica dell’Istituto Svizzero. La sua identità è stata ideata e sviluppata originariamente da Dallas ed è ora guidata dal suo co-fondatore Kevin Pedron, art director e designer con base a Milano e una precedente formazione all’ECAL di Losanna.
L’Istituto Svizzero è una piattaforma transdisciplinare che accoglie diverse realtà nel campo della ricerca unendo ambiti apparentemente opposti quali arte e scienza, formazione accademica e curiosità intellettuale, esperienza ed emergenza. Con un approccio radicale e forte dei risultati sperimentali ottenuti, l’Istituto vuole dimostrare come il graphic design sia un campo importante e innovativo dell’identità culturale svizzera. La struttura dei contenuti – leggermente velata da due linee colorate – sottolinea che le nostre attività si dividono tra due luoghi: Roma e Milano. Per controbilanciare i contenuti testuali, una volta l’anno presenteremo una serie di immagini volte a mettere in risalto la singolarità della realtà svizzera. In linea con la sua missione transdisciplinare e l’approccio contemporaneo, l’Istituto vuole sostenere e alimentare la creatività svizzera in ogni campo.
Campagna
Ogni anno il progetto grafico dell’Istituto Svizzero è accompagnato da una campagna fotografica che offre nuove prospettive su diversi aspetti della Svizzera. Per questa edizione, abbiamo fatto luce su L’Usine, un importante centro culturale autogestito in Svizzera che dal 1989 incoraggia un’etica del lavoro basata sull’auto-organizzazione, sul multiculturalismo e sull’apertura agli altri.
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