Violenta rissa a Bojano, davanti bar in piazza Roma. 6 denunciati dai Carabinieri. Hanno tra i 22 e i 41 anni

Violenta rissa a Bojano, davanti bar in piazza Roma. 6 denunciati dai Carabinieri. Hanno tra i 22 e i 41 anni

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Violenta rissa a Bojano tra residenti e giovani migranti, per futili motivi. Sei persone denunciate, uno si è dato alla macchia. L’attività investigativa della Compagnia Carabinieri di Bojano e dell’Aliquota Radiomobile è riuscita ad identificare tutti i responsabili. Per tutti scattano le sanzioni previste dal Codice Penale

Violenta rissa a Bojano, con i Carabinieri della locale Compagnia che si sono messi di punta per identificare tutti gli autori dell’episodio, non certo edificante, che ha avuto come teatro il cuore della città. Hanno tutti tra i 22 e i 41 anni, tutti sono stati denunciati per aver scatenato una rissa violenta davanti ad un bar di piazza Roma. Il controllo della “movida” e la prevenzione degli assembramenti, a Bojano, vede attiva la Benemerita con servizi mirati sul territorio. E così, dopo l’intervento, la ricostruzione effettuata dall’attività investigativa del Carabinieri e la visione delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza hanno consentito di individuare tutti i responsabili dell’episodio. Sono in corso altre attività, coordinate dal comando provinciale di Campobasso, volte ad individuare il giovane riuscito a dileguarsi.

Le telefonate al 112

I fatti si erano verificati all’una e mezza della notte dello scorso due agosto una gazzella dell’Aliquota Radiomobile di Via Croce, viene inviata nella centralissima piazza Roma di Bojano. Diverse telefonate giunte al 112 segnalavano infatti una violenta rissa in atto.

Migranti seduti al bar

L’equipaggio giunto in brevissimo tempo sul luogo e coadiuvato poi da altra pattuglia in supporto, riusciva ad identificare due giovani nordafricani, che non senza difficoltà per la poca padronanza della lingua, riuscivano a spiegare che pochi minuti prima, mentre erano seduti davanti ad un bar del centro ed erano intenti a consumare delle bevande, venivano aggrediti da altri giovani del posto, poi fuggiti.

Violenta rissa a Bojano, botte da orbi e bottiglie brandite come coltelli

Uno dei giovani stranieri richiedeva l’intervento di un’autolettiga del 118. I sanitari giunti sul posto prestavano le cure del caso, diagnosticando un trauma cranico lieve e una escoriazione orbitale. Tutti i giovani presenti davanti al bar, all’atto dell’intervento, venivano identificati e successivamente escussi quali testimoni. Grazie alle dichiarazioni i militari hanno potuto ricostruire come la violenta rissa fosse scaturita per futili motivi, forse legati all’uso di bevande alcoliche. Nel mezzo del parapiglia, erano state utilizzate addirittura anche bottiglie di vetro per darsele di santa ragione. Il tutto sotto gli occhi inebetiti dei residenti della zona, svegliati dalle urla e dai rumori violenti.

Un fuggitivo

Nella rissa risultano coinvolti tre ragazzi stranieri, uno dei quali era fuggito precipitosamente prima dell’arrivo dei militari, nonché un rumeno e tre italiani, tutti residenti nel centro matesino. Per tutti quanti loro l’accusa di

Art. 588 Codice Penale

Il nostro ordinamento prevede che il responsabile di una rissa sia punito, in base all’art. 588 del Codice Penale, con la pena della multa fino a 309 euro. Si tratta di una multa penale che sarà irrogata (con sentenza) da un giudice penale all’esito di un processo nel caso in cui sia dimostrata la responsabilità. La pena prevista per la rissa può essere anche più severa, qualora qualcuno riporti delle lesioni o, addirittura, perda la vita, immediatamente dopo o in conseguenza della stessa. In questo caso la pena prevista per il solo fatto di aver partecipato alla rissa è della reclusione da tre mesi a cinque anni.

Facciamoci male!

La rissa, in sostanza, non è altro che una lite violenta, realizzata tra più persone. La norma punisce chiunque prenda parte ad una rissa per il solo fatto di avervi partecipato. L’elemento oggettivo, necessario e sufficiente ad integrare il delitto in questione è la presenza (nella lite violenta) di gruppi contrapposti, animati dalla reciproca volontà di attentare l’altrui incolumità personale.

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Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI