Truffatore di Bojano arrestato. Erano 17 anni che provavano ad incastrarlo. In manette stava per recarsi al mercato

Truffatore di Bojano arrestato. Erano 17 anni che provavano ad incastrarlo. In manette stava per recarsi al mercato

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Truffatore di Bojano arrestato dai Carabinieri della Stazione di Bojano. Batteva moneta, proprio come l’antica capitale dei Sanniti, Bovaianom, truccava le marche da bollo, falsificava documenti, attestati, certificazioni. Di primo mattino, mentre a Bojano si svolgeva il mercato settimanale, i Carabinieri hanno bussato alla sua porta. Finita dietro le sbarre una carriera lunga quasi un ventennio

Truffatore di Bojano arrestato e rinchiuso nel carcere di Campobasso, da dove uscirà solo nel 2028 per una serie infinita di reati perpetrati quasi in un ventennio di indagini, condanne, depistamenti, ricerche. Alla fine le condanne si sono cumulate e sono scattate le manette, con il “re del falso” che dovrà scontare 6 anni dietro le sbarre.

Truffatore di Bojano arrestato sabato mattina mentre si tiene il mercato

L’uomo, 47 anni, di Bojano, ha al suo attivo un “curriculum” di tutto rispetto. Muove i primi passi nel 2005, quando a Roma inizia a falsificare i primi documenti, per proseguire poi per tutti i 17 anni successivi, sino alla mattina di sabato 3 dicembre. Il sabato, a Bojano, è il giorno dedicato al mercato settimanale sotto i platani, naturale prosecuzione di quello che, cento anni addietro, era il ritrovo di allevatori e agricoltori di tutto il circondario e anche delle regioni limitrofe, per contrattare la vendita e l’acquisto di animali, merci, prodotti. Il mercato del sabato non si tocca, a Bojano, tanto che neppure i matrimoni si celebrano in questo giorno della settimana, posticipati tutti alla domenica. Il nostro se ne stava bello tranquillo a casa, in attesa di uscire per una stesa in piazza, come era solito fare, con gli amici.

Driin….suonano alla porta

E invece non sono ancora le 8.00 che il campanello di casa suona più volte. Mai e poi mai, una volta aperto il portoncino d’ingresso, avrebbe potuto immaginare di vedere i Carabinieri della Stazione di Bojano, che non solo certo lì per caso. I militari, agli ordini del Capitano Edgard Pica, comandante della Compagnia, e del comandante della Stazione, luogotenente Durante, eseguono un Ordine di Carcerazione, come provvedimento di pene concorrenti, il cui cumulo fa 6 anni e 27 giorni di reclusione ed 2.400 euro di multa, emesso a suo carico dalla Procura della Repubblica di Isernia.

Truffatore di Bojano arrestato per falsità reiterate

I reati contestati, accumulati con impegno in 17 lunghi anni, sono numerose, tra le più ricorrenti negli anni, troviamo la “Falsità materiale commessa dal P.U. in atti pubblici” (art. 476 c.p.) e “Falsità materiale commessa dal privato” (art. 482 c.p.). In tutto questo tempo il 47enne non ha avuto remore a falsificare diversi documenti, in tutto o in parte prodotti in maniera artefatta o posticcia, oggetto poi di numerose attività di indagini di diverse organi di P.G., concluse con diverse condanne nel tempo.

Batteva moneta come l’antica Bovaianom

La città di Bojano è nota nella storia per essere stata la capitale dei Sanniti. Proprio a Bojano era stata battuta una famosa moneta, che celebrava la Lega Italica, con il guerriero sannita e il toro (bove) laddove i popoli italici fecero fronte comune contro il potere e gli eserciti di Roma. Il nostro non se l’è sentita di essere da meno, e ha pensato bene di falsificare persino le monete (reato punito dall’art. 453 c.p.) e, per non farsi mancare nulla, ha falsificato anche valori di bollo (Art. 459). Questi ultimi reati di “benchmarking storico” erano già stati scoperti e accertati nell’anno 2016, sempre a Bojano, e cumulati all’attuale provvedimento.

Ultimate le formalità di rito, l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Campobasso ove rimarrà ristretto sino al 2028.

Truffatore di Bojano arrestato: parla il Comandante Pica

Sentito in merito alla vicenda, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, cap. Edgard Pica, ha voluto ribadire l’importanza del denunciare sempre quando ci si imbatte in simili soggetti e soprattutto segnalare i comportamenti scorretti o comunque sospetti. “Occorre alimentare – precisa il capitano Pica in una nota del Comando Provinciale di Campobasso della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise – quella cultura della legalità che porta a rivolgersi alle Forze dell’Ordine e consentire agli operatori di polizia di fare luce su episodi delittuosi che diversamente rimarrebbero in un sommerso che genera ineludibilmente danni collaterali a volte irreparabili. Nel caso di specie a coloro che, forse ignari, si trovavano poi ad utilizzare un documento che non aveva alcuna validità.

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Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI