Protezione civile Molise abbandonata. Le polemiche dei volontari

Protezione civile Molise abbandonata. Le polemiche dei volontari

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Protezione civile Molise abbandonata a se stessa con i volontari allo sbaraglio. In Agnone crollata la tenda hub davanti all’ospedale Caracciolo. Lo sfogo di una donna

Protezione civile Molise abbandonata e negletta. Sembra il titolo di un film. Invece è il resoconto della situazione nella seconda regione più piccola d’Italia, tra le più attenzionate dal punto di vista della sismicità del territorio. A raccontare la situazione paradossale alcuni volontari che hanno chiesto di rimanere anonimi.

Protezione civile Molise abbandonata: casus belli

Il casus belli (perdonate la relazione emozionale, quanto mai attuale, con il conflitto, quello vero, che sta interessando l’Ucraina) è dato da una notizia di cronaca di queste ore. La tenda della Protezione Civile montata per il triage e poi come hub vaccinale proprio accanto all’ospedale Caracciolo di Agnone è miseramente crollata sotto la nevicata delle ultime ore.

Hub vaccinale inutilizzato

Di per sè, potremmo gioire del fatto che fortunatamente l’emergenza è terminata, non ci sono file al Pronto Soccorso, e neppure per le vaccinazioni. Resta il problema dell’attrito registrato tra la dirigenza regionale della Protezione Civile e le organizzazioni di volontariato. Attrito, ovviamente, da verificare, visto che scriviamo inaudita altera parte.

Centrale operativa a Campochiaro

La Protezione Civile, ubicata in Campobasso, ha oggi un Centro Funzionale presso il Vivaio Forestale di Contrada Selva del Campo  a Campochiaro. Da qui coordina tutta la macchina organizzativa che si regge sul volontariato. Lo scollamento sarebbe stato prodotto, negli ultimi tempi: malumori, amarezze, scollamento tra l’istituzione della Regione Molise e i volontari, che lamentano una gestione fredda, distaccata dai problemi reali e dal mondo del volontariato.

Protezione civile Molise abbandonata: perdiamo l’entusiasmo

“Non ci sentiamo più considerati – ci ha raccontato una ragazza – e abbiamo perso l’entusiasmo. Il volontariato è una mondo particolare, si nutre di voglia di fare, di orgoglio, di appartenenza, della consapevolezza di essere importanti per il territorio, di apportare il proprio contributo disinteressato. Ma abbiamo bisogno di essere riconosciuti. E questo non accade più. Il mancato ripristino della tenda collassata in Agnone è la cartina al tornasole di questa situazione. Quando era accaduto a Campobasso bastò una telefonata per far accorrere i volontari che rimisero in piedi la struttura. Adesso chi andrà?”.

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Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI