Fuga dei cervelli

Fuga dei cervelli: la nuova emigrazione in chiusura del corso di Genealogia a Campochiaro. Prossimi corsi a Morcone

Articoli Old

Convegno su Fuga dei cervelli e nuova emigrazione in chiusura del Corso di Genalogia a Campochiaro. Molti corsisti si sono cimentati nella ricostruzione del proprio albero genealogico e tutti assieme hanno ricostruito la Genealogia parziale del Sen. Luigi D’Amato, la cui monografia genealogica verrà donata al Comune in un evento nei prossimi mesi. Prossimi appuntamenti: doppio corso, base e avanzato a Morcone

Fuga dei cervelli: se ne è parlato a chiusura del Corso di Genealogia a Campochiaro.

FUGA DEI CERVELLI: LA NUOVA EMIGRAZIONE

Molto seguito l’intervento programmato della Direttrice del Corsola dott.ssa Mina Cappussi, che ha fatto una interessante, lunga, argomentata relazione su quella che è la nuova emigrazione, l’allontanamento di giovani laureati e specializzati che mettono le proprie competenze a disposizione per lo sviluppo e la crescita di altre nazioni. “I giovani laureati molisani che partono – ha esordito la Direttrice del Corso, Mina Cappussi – alla ricerca di un lavoro nel resto d’Italia, in Europa e nel mondo, aumentano sempre più. Hanno una laurea in tasca, Master e Specializzazioni, e una valigia in mano. Spesso a partire sono i giovani laureati più brillanti, che riescono a trovare opportunità di crescita e d’impiego laddove in regione sarebbero rimasti senza occupazione. L’allontanamento di un tale “capitale” umano qualificato dal Molise non facilita certo la ripresa e riduce la domanda di lavoro. Così, in un circolo vizioso tragico, tutto ciò provoca ulteriori allontanamenti. E’ il cane che si morde la coda. Ma la fuga dei cervelli è, in realtà, una emigrazione con un diverso nome, è l’EMIGRAZIONE DEL TERZO MILLENNIO. Durante l’intero secolo XIX, la popolazione europea ed italiana conosce una delle più consistenti variazioni demografiche verificatesi fino ad allora. In Italia, il fenomeno di incremento demografico risulta più evidente nelle regioni meridionali rispetto a quelle settentrionali e, verso la fine del secolo, più marcato nelle città rispetto alle campagne”.

“Una delle prime conseguenze dell’aumento della popolazione – ha proseguito la Direttrice che ha curato un poderoso Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo1500 pagine150 autori di lemmi – soprattutto meridionale, congiuntamente alle varie problematiche, fu proprio il fenomeno dell’emigrazione. Fra le varie cause a cui si addebita l’origine dei flussi emigratori dalle diverse aree geografiche, “quella che ricorre sovente è costituita dal perdurante squilibrio tra popolazione e risorse disponibili. Ciò in aggiunta all’emigrazione interprovinciale, di tipo prevalentemente stagionale, da sempre presente in regione: ad esempio, a fine Settecento è di circa 30 mila lavoratori annui. Per una giusta valutazione del fenomeno demografico si tenga presente che la popolazione del Molise passa dai 304.434 abitanti del 1814 ai 355.168 del 1861, fino ai 364.208 del 1871. I MOLISANI A ROMA. Una colonia di circa 200 profumieri romani originari di Sant’Elena Sannita, paese ridotto oggi a 250 residenti. Erano tutti ex arrotini (grazie alle fabbriche di coltelli di Frosolone) e, muniti della mola, per anni hanno girovagato per le città del centro e del sud Italia”.

BUSSO E CASALCIPRANO A BEDFORD

“A partire dal maggio 1951 due interi paesi, in particolare Busso, ma anche Casalciprano, si trasferirono letteralmente a Bedford, England, a Nord di Londra, sede della LONDON BRICK COMPANY, al centro della ricostruzione post bellica grazie alla produzione di mattoni con i depositi locali di argilla. Oggi un cittadino di Busso, Fiorentino Manocchio è VICESINDACO di un comune vicino, nella Contea del Bedfordshire. Solo per fare un nome, Arturo Giovannitti: un’eccezione nell’emigrazione del tempo, un ragazzo colto, passato per quel Mario Pagano che sfornava il fior fiore della borghesia molisana… La fuga dei ricercatori italiani all’estero ha un costo, un costo molto alto. Ha provato a calcolarlo l’Icom, Istituto per la Competitività, in un’indagine commissionata dalla Fondazione Lilly, che promuove la ricerca medica, e dalla Fondazione Cariplo: negli ultimi 20 anni l’Italia ha perso quasi 4 miliardi di euro. La cifra corrisponde a quanto ricavato dal deposito di 155 domande di brevetto, dei quali “l’inventore principale è nella lista dei top 20 italiani all’estero”. Certo, si potrebbe obiettare, questi brevetti sono frutto, oltre che del genio italico, di équipe ben strutturate. Probabilmente se questi preziosi cervelli fossero rimasti in Italia, non avrebbero brevettato un bel niente. E però se invece in Italia fossero stati adeguatamente sostenuti, il nostro Paese sarebbe stato più ricco. Secondo l’Icom, che ha presentato la ricerca oggi al Senato, in media ogni cervello in fuga può valere fino a 148 milioni di euro. Insomma, il cervello quando fugge è più produttivo, probabilmente perché viene messo nelle condizioni migliori. La ricerca non è solo in teoria uno dei motori dello sviluppo di ogni sistema Paese, ma è anche in pratica un grande investimento. Non basta. Occorre puntare tutto sul turismo, sull’agroalimentare e sulla valorizzazione delle potenzialità ambientali, naturali, paesaggistiche, trazioni ed enogastronomia. Per far questo dobbiamo dimenticare i termovalorizzatori e le centrali nucleari di scelte scellerate. Riallacciando i rapporti con le comunità molisane all’estero – la conclusione della Direttrice Mina Cappussi – un milione di figli sparsi per il mondo, uno sviluppo eco-compatibile ed eco-sostenibile, ci salverà dalla dipartita e offrirà lavoro qualificato ai nostri giovani”.

“E anche questo Corso di Genealogia si è concluso”. Inizia così l’intervento di Domenico Carriero, docente del corso, organizzato in collaborazione con Un Mondo d’Italiani, che negli ultimi mesi è approdato nei comuni di Vibo Valentia, Bernalda e a Morcone. Lo scorso 23 settembre si è chiuso a Campochiaro il Corso base di Genealogia, dove ha avuto un notevole successo. La lezione del 16 settembre si è svolto nell’Archivio Parrocchiale di Santa Maria Assunta, dove i corsisti hanno potuto analizzare gli antichi registri parrocchiali. “Grazie a Campochiaro e alla sua Pro Loco per la partecipazione e per l’affetto con cui mi hanno travolto. Anche qui – ha continuato Domenico Carriero – il seme della ricerca ha dato i primi frutti: molto corsisti si stanno cimentando nella ricostruzione del proprio albero genealogico e tutti assieme abbiamo ricostruito la Genealogia parziale del Sen. Luigi D’Amato, la cui monografia genealogica verrà donata al Comune in un evento nei prossimi mesi. Nella cerimonia di chiusura del corso ho regalato al Sindaco Dott. Antonio Carlone la copertina della monografia, anteprima del lavoro svolto dai corsisti”.

Il ritorno del corso a Morcone

“I “sanniti”- ha spiegato Domenico Carriero – hanno la possibilità di partecipare gratuitamente ai nuovi corsi di Genealogia, base ed avanzato, che partono da Ottobre a Morcone e che si terranno presso la Biblioteca Archivio Museo Enrico Sannia di sabato dalle 10.30 alle 12.30. In particolare il 7 ottobre inizierà il Corso avanzato di Genealogia, con frequenza quindicinale: esso è rivolto a chi ha già partecipato al corso base ed è finalizzato alla ricostruzione della propria storia familiare; il Corso base di Genealogia inizierà invece il 14 ottobre ed è rivolto a chi si è da poco approcciato, o desidera farlo, alla ricostruzione del proprio albero genealogico”.

Recuperare la memoria per affrontare il futuro

“Un grande sforzo organizzativo – ha concluso Domenico Carriero – di impegno e passione sul quale Un Mondo d’Italiani ha scelto di investire dando gratuitamente la possibilità a tutti di recuperare la propria memoria, per poter essere più forti e consapevoli nell’affrontare il futuro”.

CORSO BASE DI GENEALOGIA:

dal 14 ottobre, dalle 10.30 alle 12.30, presso la Biblioteca BAM Enrico Sannia di Morcone.

La frequenza è quindicinale (quindi il successivo appuntamento è per il 28 ottobre)

CORSO AVANZATO DI GENEALOGIA (per chi ha già fatto il corso base):

dal 7 ottobre, dalle 10.30 alle 12.30, presso la Biblioteca BAM Enrico Sannia di Morcone.

La frequenza è quindicinale (quindi il successivo appuntamento è per il 21 ottobre)

Di Jack 

Leggi altro

Manuela Canzona

23 anni, laureanda in Scienze del Servizio Sociale presso l'Università degli Studi del Molise, diploma in Liceo delle Scienze Umane economico-sociale, impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, ho abbracciato il progetto Molise Noblesse Movimento per la Grande Bellezza. Sono una persona empatica e paziente. Mi piace viaggiare ed amo la natura.