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Droga a Bojano, sistema non funziona. Battaglia della Cultura

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Droga a Bojano, la ferocia la troviamo nel fatto che in carcere ci vanno sempre modesto collaboratore dello spaccio, i tossicodipendenti senza un lavoro o un orizzonte possibile di vita normale.

Droga a Bojano,Claudio Martelli riferendosi all’Italia disse che è un paese che oscilla tra ipocrisia e la ferocia. La ferocia la troviamo nel fatto che in carcere ci vanno sempre modesto collaboratore dello spaccio, i tossicodipendenti senza un lavoro o un orizzonte possibile di vita normale. In Italia l’uso di sostanze stupefacenti è consentito e sono previste solo sanzioni amministrative per il fruitore. L’uso personale, quindi, è libero. La vendita è proibita, piccoli spacciatori che accettano il rischio del carcere per evitare crisi di astinenza, la forza dei traffici illeciti sta nella schizofrenia dell’uso consentito e della vendita vietata. Per chi vuole consumare sostanze stupefacenti deve rivolgersi al mercato clandestino, che sta in mano alla criminalità organizzata. Questo sistema ha offerto alla malavita organizzata 15,3 miliardi di euro nel solo 2018, questo mercato non avrà mai fine. L’unica soluzione è che lo Stato provveda al fabbisogno di sostanze per i tossicodipendenti.

Droga a Bojano, le droghe sono sostanze inserite in un elenco gestito ed aggiornato dal Ministero della Sanità

Nel 2018 i procedimenti penali pendenti per reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti sono stati 85.332 e hanno coinvolto 178.819 persone. Il 95% ha commesso un reato di produzione. Per il 3,8% sono donne e per il 39,1% di nazionalità straniera. La popolazione carceraria al 2018 era di 60.439 detenuti, di cui 21.274 per fatti di droga. Ciò che noi definiamo droghe sono sostanze inserite in un elenco gestito ed aggiornato dal Ministero della Sanità, lo Stato considera pericolose determinate sostanze non in base agli effetti che producono ma solo in base alla loro iscrizione nell’elenco.

Droga a Bojano,nel Molise si assiste ad un disimpegno di controlli sullo stato di qualità dell’aria ambiente e sui rischi per la popolazione

In Italia i decessi attribuiti al fumo di tabacco vanno dalle 70.000 alle 83.000 persone l’anno, con oltre il 25% decessi comprende persone tra i 35 ed i 65 anni di età. Le morti legate all’abuso di alcool raggiungono circa 40 mila persone: cirrosi epatica, cancro, infarto, incidenti stradali o sul lavoro, suicidi e omicidi. Negli ultimi 10 anni in Italia sono morti di alcolismo oltre 435.000 persone. L’Agenzia Europea dell’Ambiente ritiene che in Italia,ci sono circa 60.000 morti premature ogni anno. Secondo il portavoce Alfonso Mainelli, proprio nel Molise si assiste ad un disimpegno di controlli sullo stato di qualità dell’aria ambiente e sui rischi per la popolazione. I Molisani che vorrebbero vedere i disoccupati al lavoro, gli anziani assistiti, gli studenti in scuole, con un futuro nella loro terra, se i fondi pubblici che atterrano nella nostra Regione vanno nella direzione giusta questi desideri saranno possibili.

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Miriana Meffe

19 anni, diplomata al liceo delle Scienze Umane-Economico Sociale. Attualmente impegnata come volontaria nel servizio civile universale. Amo la natura e la libertà. Mi sono appassionata alla scrittura grazie all’esperienza nella redazione del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani.

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