Attacco Sidney 7 morti al centro commerciale Westfield di Bondi Junction. Ferito un neonato, morta la madre

Attacco Sidney 7 morti al centro commerciale Westfield di Bondi Junction. Ferito un neonato, morta la madre

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Attacco Sidney 7 morti  e 8 feriti, tra i quali un neonato. Le persone sono state accoltellate. E’ stata una donna poliziotto a neutralizzare l’aggressore, un 40enne noto alle forze dell’ordine.

Attacco Sidney 7 morti tra cui un bimbo di 9 mesi

Tra le persone accoltellate, un bimbo di nove mesi, portato in ospedale in gravi condizioni: la madre del piccolo che lotta tra la vita e la morte, è purtroppo tra le vittime. Il movente dell’attacco è al momento sconosciuto, ma in ogni caso, ha detto la polizia, “non è terrorismo”.

Fuggi fuggi generale

Numerosi veicoli della polizia e ambulanze hanno raggiunto il centro commerciale Westfield per prestare i primi soccorsi, mentre le persone presenti al momento dell’aggressione hanno tentato la fuga in preda al panico.

Video virale della poliziotta che spara all’assassino

Il vice-commissario, Anthony Cooke ha spiegato che sei persone sono rimaste a terra morte, mentre l’aggressore è stato ucciso da un’agente di polizia. “L’agente – le dichiarazioni di Cooke – ha affrontato l’aggressore. L’uomo si è girato verso la poliziotta alzando un coltello. Ma non è riuscito a sferrare il colpo con la lama che aveva già ucciso, in quanto l’agente ha prontamente sparato con un’arma da fuoco fermando così la strage in atto”. In pochi minuti la sua foto, mentre blocca l’attentatore, ha fatto il giro del web e in rete c’è già chi chiede che le venga conferito l’Ordine di Australia, una delle massime onorificenze nazionali. “E’ certamente un’eroina: non c’è alcun dubbio che il suo coraggio abbia salvato molte vite umane”, ha commentato a caldo il premier australiano Anthony Albanese.

40 anni, un uomo forse disturbato

L’autore dell’attacco è un uomo di 40 anni noto alla polizia. “Sappiamo qualcosa di questa persona, ma attendiamo prima la conferma della sua identificazione”, ha affermato l’ispettrice della polizia locale Karen Webb”.

 Anthony Albanese: le condoglianze

Eventi devastanti a Sydney, vicino a vittime”. Il primo ministro d’Australia, Anthony Albanese, chiaramente di origini italiane e precisamente pugliesi, ha espresso le proprie condoglianze alle vittime dell’attacco con coltello al centro commerciale di Sydney. “Sono stato informato sugli eventi devastanti di Bondi Junction. I primi pensieri di tutti gli australiani sono rivolti alle persone colpite e ai loro cari; i nostri cuori sono rivolti ai feriti e ringraziamo  coloro che si prendono cura di loro, nonché la nostra coraggiosa polizia e i primi soccorritori” ha scritto il primo ministro australiano su X.  

Penny Sharp shockata

Anche la premier ad interim del New South Wales, Penny Sharp, informata dell’incidente al centro commerciale di Sydney, si è detta “scioccata dalle notizie di numerose vittime” in un attacco con coltello al Westfield di Bondi Junction. “I miei pensieri e quelli del governo del NSW in questo momento vanno alle vittime, alle loro famiglie e ai primi soccorritori, così come a coloro che potrebbero essere stati testimoni di questi eventi orribili”, ha commentato.

Attacco Sidney 7 morti: cosa è accaduto

Secondo gli inquirenti, non si tratterebbe di un attentato terroristico: dalle prime testimonianze l’aggressore, già noto alla polizia, avrebbe agito da solo, attaccando le sue vittime in modo casuale, senza alcun movente ideologico. Tutto è accaduto verso le 15.30 locali dentro il popolare shopping center, di sei piani nella periferia est di Sidney, in quel momento molto affollato: l’aggressore, con addosso una maglietta nera e gialla di una squadra del campionato australiano di rugby e calzoncini sportivi, è uscito dal centro per poi rientrare poco dopo con una grande lama tra le mani, muovendosi con calma glaciale.

All’improvviso ha iniziato a pugnalare la gente

Camminava come se stesse mangiando un gelato nel parco“, ha raccontato un testimone a una tv locale. Quindi, all’improvviso, ha iniziato a pugnalare chi gli stava vicino, in modo assolutamente casuale, provocando il panico generale.

Urla e fuga dal terrore

In preda al terrore centinaia di persone hanno cominciato a urlare e a correre per cercare riparo nei negozi o in qualsiasi angolo sicuro. Alcuni di loro hanno preso degli scatoloni, quelli usati per le merci, per creare barricate in modo da proteggersi. In quei momenti così concitati, come si vede in alcuni video del circuito interno che circolano in rete, alcuni clienti coraggiosi hanno tentato di bloccare l’aggressore. Uno di loro lo ha affrontato con una mazza, mentre l’uomo saliva le scale mobili.

 I negozianti hanno chiuso le porte salvando la gente

I negozianti sono riusciti a limitare la portata dell’azione criminosa, chiudendo rapidamente le porte dei loro locali e aiutando così le persone a nascondersi.

Tajani: nessun italiano coinvolto

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani ha fatto sapere che “non risultano italiani tra le vittime“. La Farnesina sta comunque monitorando la situazione, mentre tutto il mondo ha espresso cordoglio, soprattutto nel Regno Unito, con i membri della famiglia reale che hanno diffuso una nota.

Carlo III e Camilla

“Mia moglie ed io – ha scritto re Carlo d’Inghilterra – siamo rimasti completamente scioccati e inorriditi nel sentire del tragico incidente di accoltellamento a Bondi. I nostri cuori sono con le famiglie e i cari di coloro che sono stati brutalmente uccisi durante un attacco così insensato”.

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Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI