Alexei Navalny colonia artica a - 28°C

Alexei Navalny colonia artica a – 28°C

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Alexei Navalny colonia artica di Yamalo-Nenets: qui il dissidente russo morto il 16 febbraio 2024 stava scontando una pena di 19 anni. La colonia penale IK-3 a Kharp, a circa 1.900 chilometri a nord-est di Mosca è stato definito “il posto più isolato al mondo”, a nord del Circolo Polare Artico.

La miniera a Vorkuta nei gulag

È quasi impossibile raggiungere questa colonia, quasi impossibile persino inviare lettere. La regione di Yamalo-Nenetsk, dove Navalny era rinchiuso, è nota per gli inverni lunghi e rigidi. La città è vicino a Vorkuta, distante un centinaio di chilometri, le cui miniere di carbone erano tra le più dure nel sistema di gulag sovietici.

Navalny avvelenato già in passato

Navalny era in carcere dal gennaio 2021, dopo essere tornato a Mosca dalla Germania, guarito da un avvelenamento attribuito al Cremlino e causato da agenti nervini, in particolare dal Novichok. Prima del suo arresto aveva condotto una campagna contro la corruzione e organizzato grandi proteste anti Cremlino. L’oppositore di Putin aveva trascorso mesi in isolamento.

Alexei Navalny colonia artica e gli altri a – 28 °C

Navalny viveva una situazione particolarmente dura nella colonia penale non distante dal Circolo Polare Artico, considerata una delle prigioni più dure della Russia. I detenuti locali sono condannati per gravi crimini. A quelle latitudini gli inverni sono estremamente rigidi, con temperature fino a circa meno 28 gradi Celsius.

Alexei Navalny colonia artica: lavoro correttivo supermax

La colonia penale comunemente nota come Gufo polare (in russo : Полярная сова , Polyarnaya sova) è una prigione russa situata sulla riva del fiume Sob vicino agli Urali polari nell’insediamento urbano di Kharp . Si tratta di una delle sette colonie di lavoro correttivo supermax (regime speciale). Oltre al regime speciale ha sezioni con regimi comuni.

La storia del penitenziario

Kharp è stata fondata nel 1961 durante la costruzione della ferrovia Salekhard-Igarka. Il nucleo del nuovo insediamento era un campo per prigionieri che lavoravano alla posa della ferrovia. Successivamente il campo fu trasformato in una prigione per recidivi particolarmente pericolosi. La prigione ha ricevuto lo status di colonia per ergastolani nel 2004.

Confessioni estorte

Nel 2010-2012 alcuni dipendenti della colonia sarebbero stati coinvolti in uno scandalo per falsificazione della confessione. Alcune guardie avrebbero estorto le testimonianze dei prigionieri con l’uso della violenza fisica e psicologica.

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Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI