Tombolo isernino per PadrePio un’arte che unisce la Chiesa Madre di San Pio, a quella di San Giovanni Rotondo, varcando il confine Molisano, e diventando teatro di scena delle “ Pzziglare Isernine “
Tombolo isernino per PadrePio che grazie alla collaborazione delle regioni Molise e Puglia, il sacrato della Nuova Chiesa Madre dedicata al Santo di Pietrelcina, San Pio, il 24 luglio alle ore 10,00, verrà invaso da circa trenta “ pzzgliare “, donne artigiane del tombolo che raffigureranno il volto del Santo che verrà omaggiato ai Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo il 23 settembre 2021.
Tombolo isernino per PadrePio lavorato a fuselli
Il merletto della città di Isernia è il tombolo lavorato a fuselli “‘re tummarieglie” in dialetto, rientrando nella categoria dei merletti a fili continui e rappresentando una delle principali attività artigianali del capoluogo, definendo Isernia la città dei merletti. Attualmente, se si vuole accede in questa città ricca di tradizione, è possibile ammirare, specialmente nelle ore pomeridiane, donne intente alla lavorazione del tombolo nelle stradine del centro storico.
La regina Giovanna III d’Aragona apprese la lavorazione del Tombolo
La tradizione del tombolo nella città di Isernia, ebbe inizio già dal XIV secolo per mano di suore spagnole che alloggiavano nei monasteri di Santa Maria delle Monache e Santa Chiara. Un importante personaggio storico che amava molto questo tipo di merletti fu la regina Giovanna III d’Aragona, che apprese la lavorazione dei merletti da maestre locali della città. Si distingue per la finissima fattura che rende tutto il lavoro luminoso ed elegante, ovvero un tipo di filo prodotto in zona di colore avorio, ma che con il passare del tempo, viene lavorato sempre meno in maniera artigianale e sempre più in modo industriale.
L’Associazione “ L’arte nelle mani – Il Tombolo di Isernia vuole riappropriarsi della tradizione
Si è intrapreso un percorso da parte dell’Associazione “ L’arte nelle mani – Il Tombolo di Isernia “ per riappropriarsi della vera tradizione Molisana a dimostrazioni che la lavorazione è anche materia d’insegnamento, e la si può trovare presso l’Istituto Artistico della città, candidando l’arte al riconoscimento UNESCO .
Tombolo isernino per PadrePio mai passato inosservato
L’Associazione Isernina ha delle missioni: quella di contribuire alla conoscenza del tombolo, e quella di costruire un percorso con altri enti non molisani, al fine di costituire una vera e propria rete partecipativa ed aggregativa con la rete amministrativa del Comune di Isernia, che non ha mai tralasciato l’importanza di questa tradizione, grazie anche al grande supporto del sindaco Giacomo D’Apollonio.
Unire passioni comuni in un’associazione Nazionale del Merletto
San Giovanni Rotondo è una tappa importante per unire persone con un interesse in comune, e grazie alla collaborazione di Borghi d’Eccellenza, del Consorzio pugliese Gargano Slow, con sede in San Giovanni Rotondo, dei Frati Cappuccini e del Parco del Gargano, si avrà l’occasione di una partecipazione attiva da parte dell’associazione Nazionale del Merletto formata da lavoratrici ed artigiane del Tombolo.
La vicinanze delle Amministrazioni Comunali
Non tutte le merlettaie hanno la possibilità di leggere le informazioni su rete ed essere sempre aggiornate in tempo reale, quindi nel momento opportuno, per aprire spazi internazionali e non più locali, saranno accompagnate da degli amici pugliesi di San Giovanni Rotondo. È indispensabile la vicinanza delle Amministrazioni Comunali, che stanno svolgendo un lavoro eccellente per ottenere un percorso del tombolo in Isernia, e la consegna di una sede, riappropriandosi di un’identità ormai perduta e che non gli permette di beneficiare di ciò che in passato li ha resi liberi e primi al mondo per arte, cultura, storia e tradizione.
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