Integrazione e solidarietà, imparare semplici manovre che potrebbero salvare una vita in caso di emergenza. Farlo insieme a chi si è da poco avvicinato alla nostra cultura. Molisani e migranti: un corso che fa bene a tutti, perché ci avvicina alle manovre salvavita, nell’ambito di Settimana Viva! Nazionale, perché ognuno di noi potrebbe trovarsi a dover intervenire in emergenza. Giovedì 15 ottobre dalle 15.00 alle 17.30 e dalle 17.30 alle 19.00 in via D’Amato 5/C L’evento è aperto a tutti previa prenotazione, nel rispetto della normativa Covid. Obbligatorio uso di mascherina. Seguirà, il 22 ottobre, un corso di prevenzione Covid
Integrazione e solidarietà, molisani e persone arrivate da lontano: nessuna differenza quando in palio c’è la possibilità di salvare una vita umana. E’ questo il senso del corso “Manovre salvavita, rianimazione e disostruzione polmonare”, nell’ambito di “Integrazione e Solidarietà: una sola umanità ”organizzato dal gruppo AWA-UCI, ASSeL Assistenza e lavoro, Sprar/Siproimi Karibu e Integramondo, con CIVES, il Coordinamento degli Infermieri Volontari Emergenze Sanitarie, giovedì 15 ottobre, in via D’Amato 5/Cdistribuito su due turni: dalle 15.00 alle 17.30 e dalle 17.30 alle 19.00. Un corso che fa bene a tutti, perché ci avvicina alle manovre salvavita, perché ognuno di noi potrebbe trovarsi a dover intervenire in emergenza. Interverranno tre infermiere professioniste: Morena Ricciuti, presidente Cives Campobasso-Isernia; Grazia D’Aquila, (vicepresidente) ed Enrica Sciullo. Introdurrà i lavori Domenico Boccia, mediatore culturale, sarà presente Elena Folgori, Resp. Covid Assel.
Integrazione e solidarietà, corso aperto a tutti
L’evento è aperto a tutti previa prenotazione, nel rispetto della normativa Covid. Obbligatorio l’uso della mascherina. Ai partecipanti, rigorosamente registrati, sarà misurata la temperatura. Ogni anno in Europa 400.000 persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso: molte di queste potrebbero essere salvate se chi è loro vicino fosse in grado di soccorrerle tempestivamente con manovre semplici da eseguire. Rispondere con prontezza nel corso di un’emergenza può salvare una vita, “all citizens of the world can save a life!” E’ il motto di Settimana Viva!, che si tiene su tutto il territorio nazionale dal 12 al 18 ottobre 2020.
European Resuscitation Council per la Campagna di Sensibilizzazione per la Rianimazione Cardiopolmonare
L’appuntamento dell’Area Eventi Awa, per l’ambito “Integrazione e solidarietà”sarà seguito, il 22 ottobre, da un corso sulle Norme di prevenzione contro il Covid, che si terrà nello stesso luogo, agli stessi orari, con la collaborazione ulteriore, oltre a Cives dei referenti di AITE, l’Associazione Infermieri Territoriali di Termoli, presieduta da Daniele Colucci. Al termine delle quattro aule, sarà la Responsabile del gruppo, la dr.ssa Melina Marena, a consegnare gli attestati. Per l’ottavo anno consecutivo, Italian Resuscitation Council accoglie l’invito dell’Unione Europea e di European Resuscitation Council a promuovere, sviluppare e realizzare una Campagna di Sensibilizzazione per la Rianimazione Cardiopolmonare a cui in Italia è stato dato il nome di “Viva!”.
Che cos’è VIVA
Viva! è la Campagna di Sensibilizzazione per la Rianimazione Cardiopolmonare che va dal 12 al 18 ottobre 2020. “L’arresto cardiaco – spiega il Prof. Bernd BÖTTIGER – è il più importante problema sanitario in Europa. Se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due-tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata. Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco è testimoniato da qualcuno che può iniziare la rianimazione. Tuttavia in Europa la RCP viene iniziata dai testimoni dell’arresto cardiaco soltanto nel 15% dei casi. Se riuscissimo ad aumentare la percentuale dal 15% al 50-60% dei casi potremmo salvare circa 100.000 persone all’anno. In Europa ogni 90 secondi viene rianimato un paziente senza successo.”
Attraverso varie iniziative locali e nazionali, i volontari di Viva! vogliono far conoscere al maggior numero di persone possibile cos’è un arresto cardiaco, come si riconosce e quali sono le manovre da iniziare subito per salvare la vita di chi ne è colpito: manovre semplici e sicure che ognuno di noi può imparare ed eseguire anche se non è un professionista della salute.
Che cos’è il CIVES
CIVES, costituito nel 1998 per volontà della allora Federazione Nazionale Collegi IPASVI, ora Federazione NazionaleOrdini Professioni Infermieristiche FNOPI, CIVES è un’associazione di volontariato nazionale articolata su base provinciale formata esclusivamente da infermieri regolarmente iscritti agli Ordini provinciali OPI. Il progetto CIVES si sviluppa nell’ambito delle attività di protezione civile ed emergenza sanitaria di massa in Italia e all’Estero. Dal 2010 ha una propria Colonna Mobile Nazionale che di anno in anno si arricchisce di nuovi mezzi e attrezzature, che la rendono pienamente operativa, tant’è che dal 1° agosto 2013 risulta iscritta, secondo i nuovi criteri, a pieno titolo nell’Elenco Nazionale della Protezione Civile, attivo per ottimizzare la disponibilità dei professionisti infermieri.
L’importanza dell’integrazione e della solidarietà
“Il mondo infermieristico, è da sempre per propria cultura, attento e sensibile al tema della solidarietà e dell’aiuto alle fasce deboli ed alle popolazioni vittime di disastri e calamità” – si legge dal documento preliminare di CIVES. L’associazione nasce con l’idea di organizzare lo spirito di solidarietà dei professionisti costruendo un sistema di intervento volontario che sappia esaltare le competenze e le specializzazioni che gli infermieri sono in grado di esprimere. Nell’ottica di valorizzazione di tutte le professionalità infermieristiche, si può parlare di un intervento a tutto campo di professionisti volontari che possono garantire una presenza qualificata in tutti i settori della sanità.
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