Giovane di Riccia denunciato perché non si è fermato all’intimidazione dei Carabinieri di fermarsi all’alt. Poco dopo il ragazzo è stato rintracciato dalle Autorità e denunciato per aver infranto il Codice della Strada
Giovane di Riccia denunciato, non si ferma all’intimazione dell’alt dandosi alla fuga. Il ragazzo e stato comunque rintracciato poco dopo, e contravvenzionato per inottemperanza allo stop di funzionari, per rifiuto di esibire documenti e per la produzione di rumori molesti durante la circolazione, oltre che per inosservanza dei segnali stradali e contestuale circolazione a velocità non commisurata alle situazioni ambientali. I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Campobasso hanno intensificato i controlli su tutto il territorio; in particolare l’attenzione è rivolta a contrastare i reati contro il patrimonio e le truffe ai danni di anziani, reati particolarmente sentiti nell’ultimo periodo senza sottovalutare l’adeguata vigilanza circa il rispetto delle misure emanate per mitigare il fenomeno epidemico covid-19 con controlli degli esercizi pubblici del posto per evitare assembramenti.
Giovane di Riccia denunciato, infrazione del codice della strada
Il Codice della strada prevede sanzioni molto severe per chi non si ferma all’alt e ai posti di blocco di polizia e carabinieri. Questi infatti servono per verificare e controllare patente e libretto e ispezionare il veicolo, se gli agenti lo ritengono necessario. La differenza tra l’alt di polizia e carabinieri, che è un controllo di routine in genere formato da un singola pattuglia con due o tre agenti a bordo, e il posto di blocco: quest’ultimo è formato da più pattuglie, è un controllo eccezionale ed è preceduto dal segnale ALT-POLIZIA. Chi non si ferma all’alt della polizia o dei carabinieri rischia una multa che va da 84 euro a 335 euro, a cui si aggiunge la decurtazione di 3 punti dalla patente, mentre non è vietato cambiare strada per evitare una pattuglia prima che venga dato l’ordine di fermarsi con la paletta.
Non ci sono, invece, conseguenze penali. Ciò perché per integrare la fattispecie di resistenza a pubblico ufficiale (articolo 337 del Codice penale) non basta un comportamento passivo ma serve una condotta attiva come una fuga ad alta velocità o la commissione di infrazioni stradali per sfuggire al controllo degli agenti. Soltanto in questa ipotesi scattano le conseguenze penali che sono la reclusione da 6 mesi fino a 5 anni.
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