Finanziaria 2022 esclude Italiani nel mondo cancellando 1 milione di euro, dimostrando una miopia colpevole verso le tematiche che riguardano il sistema Italia. Le responsabilità dei parlamentari eletti all’estero, che spesso scaldano le poltrone da yes men e yes women della maggioranza. La rabbia di Arcobelli, presidente Ctim e consigliere CGIE
Finanziaria 2022 esclude Italiani nel mondo nel silenzio dei parlamentari eletti all’estero. Tagliente l’intervento alla Conferenza Stato Regione da parte del Presidente del Comitato Tricolore Italiani nel Mondo (CTIM) e consigliere del Consiglio Generale Italiani all’Estero (CGIE) , Vincenzo Arcobelli. “Sono deluso – comincia Arcobelli – nell’apprendere che nella recentissima approvazione della finanziaria il Governo non abbia preso in considerazione, quanto auspicato dal CGIE e dalla DGIT del MAECI come espressamente descritto a pag. 17-18 nella relazione di Governo presentata durante l’Assemblea Plenaria del CGIE il 14 Dicembre scorso”.
Finanziaria 2022 esclude Italiani nel mondo. Che fanno Di Maio e Della Vedova?
“Negli ultimi giorni – prosegue Arcobelli – ho ricevuto da varie parti del mondo, nella mia qualità di Rappresentante al CGIE e Presidente del CTIM, quesiti e lamentele nei riguardi di tutto il Governo ed in particolare del Ministro degli Affari Esteri, Di Maio (che sulla carta risulta anche essere il presidente del CGIE), il Sottosegretario con la delega per gli Italiani nel mondo, Della Vedova, per non aver ottenuto soluzioni ai potenziamenti di quei capitoli di bilancio che interessano le rappresentanze dei Comites (cap 3103 invariato per il 2022), con in previsione 1 milione di euro in meno per il 2023 -2024, ed altri relativi agli Italiani all’estero”.
Bla bla bla
E il consigliere del Consiglio Generale Italiani all’Estero prosegue con forza. “Prendo atto ancora una volta – incalza – delle solo parole e di una politica estremamente miope per le varie tematiche che riguardano il sistema Italia per poter competere a livello internazionale, e quella degli Italiani all’estero. Come reiterato durante l’ultima Assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, la responsabilità di non essere stati capaci a fare inserire l’emendamento proposto che favorisse minimamente le politiche dei connazionali di oltre confine, nel decreto riguardante la legge della stabilità da poco approvata, è di tutti i Partiti e di quei Deputati e Senatori (soprattutto gli eletti all’estero) silenti che appartengono alla maggioranza parlamentare ed al Governo, e che non si sono battuti fino in fondo”.
Annunci propagandistici
“Continuo ad assistere – conclude Arcobelli – ad annunci propagandistici da parte di esponenti di partiti che sostengono questo Governo, quando invece nelle varie Sedi Consolari nel mondo si necessita da anni un potenziamento del personale per poter intervenire efficientemente e soddisfare il minimo dei servizi. Non più parole, ci vuole solo concretezza, soprattutto in questo periodo di continua crisi pandemica, che comunque non ferma noi operatori all’estero di guardare con più ottimismo al futuro”.
Vota Antonio
Insomma, aggiungiamo noi di UMDI Un Mondo d’Italiani, anche se non volessimo andare a scomodare Greta e il suo discusso “Bla, bla, bla“, non possiamo non ricollegarci alla famosa scena del film “Gli onorevoli”, in cui Totò (Antonio La Trippa) ripete al megafono lo slogan “Vota Antonio, Vota Antonio”. Arcobelli ha parlato di annunci propagandistici invocando concretezza: speriamo che chi doveva ascoltare lo abbia fatto. E che, se non l’hanno fatto i responsabili, lo facciano gli elettori alle prossime consultazioni politiche!
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