Et Cetera Street Art in The wings of Freedom. Artisti italiani e cechi a Praga in via Thunovska

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Dopo i successi di “Et Cetera” degli anni precedenti la Fondazione Eleutheria, con la 6° edizione del progetto culturale dedicato alla promozione di giovani artisti, si concentrerà sulla Street Art di Praga. Artisti italiani e ciechi uniti su un unico tema: la “libertà” commemorando i 50 anni dalla morte di Jan Palach e di Jan Zajíc che, nel 1969 sacrificarono la propria vita in nome dei diritti della propria gente contro la pressante morsa dello stato di regime a cui era sottoposta la Cecoslovacchia

(UMDI UNMONDODITALIANI) Dopo il grande successo dello Street-Art delle passate edizioni, Praga torna a raccontare giovani italiani e cechi attraverso l’esposizione delle opere di strada, un’arte ormai divenuta rappresentante di temi molto significativi quali i diritti umani e la loro libertà. La Fondazione Eleutheria in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Praga rinnova il brand culturale “Et Cetera” con una nuova iniziativa legata alla modernissima Street-Art, coinvolgendo giovani e promettenti artisti italiani e cechi. Un’iniziativa il cui alto valore simbolico viene premiato dall’introduzione della medesima nel programma del centenario della rappresentanza italiana a Praga e dell’avvio delle relazioni diplomatiche. Farà da scenario esclusivo per l’esposizione delle opere una porzione della via praghese Thunovskà , in  parte italiana, di proprietà dell’Ambasciata d’Italia a Praga e normalmente non percorribile. In pieno centro storico, nel cuore del pregiato quartiere di Malá Strana, via Thunovskà, nella sua parte italiana, sarà accessibile al grande pubblico, coinvolgendo i visitatori in un meraviglioso viaggio nell’arte post contemporanea. L’iniziativa è curata da Francesco Augusto Razetto, da Ottaviano Maria Razetto e da Genny Di Bert, rispettivamente Presidente, Vice-Presidente e Curatrice della Fondazione Eleutheria. L’esposizione sarà inaugurata il 19 settembre 2019 e aprirà ai visitatori di Malá Strana, in pieno centro storico, dal 20 settembre al 03 ottobre (ingresso gratuito). La Fondazione, con la 6° edizione del progetto culturale dedicato alla promozione di giovani artisti, si concentrerà sulla Street Art, un’arte che sembra già entrata nel profondo della coscienza collettiva, mediante opere destinate a durare nel tempo, immagini degne di essere ammirate e godute, anche perché veicoli di istanze sociali espresse con un linguaggio universale. Sono opere che possono essere considerate allegorie sociali, che entrano nella vita di tutti i giorni e fanno riflettere sul luogo, sul tempo, sulla situazione umana, creando un rapporto strettissimo tra ambiente, fruitore ed artista. Come tale la Street Art è lavoro di squadra, come del resto molte forme d’arte contemporanea, in cui è forte la partecipazione dell’artista al quotidiano, con una particolare attenzione verso le persone comuni, la politica e l’arte.

IL TEMA

Il tema scelto per la rassegna è la “libertà” commemorando i 50 anni dalla morte di Jan Palach e di Jan Zajíc, due ragazzi cechi che nel 1969 sacrificarono la propria vita in nome dei diritti della propria gente contro la pressante morsa dello stato di regime a cui era sottoposta la Cecoslovacchia. Due simboli di libertà e di lotta all’oppressione che, dopo mezzo secolo, restano icone di un messaggio incorruttibile e sempre attuale. Per tale ragione la Fondazione Eleutheria vuole celebrare quei “formidabili” gesti di lotta contro l’oppressione con una collettiva di Street Art, richiamando l’attenzione di giovani artisti, sia italiani che cechi, sull’importanza della libertà e il dovere di ognuno di difenderla e di preservarla.

La selezione degli artisti partecipanti è stata a cura di una commissione di esperti dopo una open-call pubblica a cui hanno aderito circa 100 candidati. Gli artisti cechi e italiani scelti hanno provenienze e personalità diverse che mediante lo stesso linguaggio artistico portano i loro messaggi in giro per il mondo, cercando a modo loro di renderlo migliore attraverso provocazioni, “graffiti” di parole e colori. Gli artisti cechi. TOY BOX, che non mostra il suo viso ma è capace di rivelare l’anima nascosta delle persone che, davanti ad un selfie, cercano di apparire al meglio, ricercando la più spettacolare presentazione fotografica della loro felicità. Attimi che sono stati immortalati e fissati sui muri di Český Krumlov in occasione del progetto Streetart in Hradební Street. OBIC, sperimentatore originale, le cui opere hanno le sembianze di un labirinto grafico ornamentale, dove il lavoro espressivo viene quasi completamente eliminato attraverso l’uso di contorni e colori, a favore di una sofisticata linearità fatta di strati e di una forma perfettamente pura. DAVID STRAUZZ che, attraverso l’astrazione e l’interazione diretta tra persone e arte, vuole sfidare il suo pubblico a non isolarsi. I-AM-RUSHDOG, la cui specialità sono la calligrafia e il lettering che, iniziate come attività di rilassamento, sono diventate la sua passione e stile di vita. Sono, questi, tutti noti in Repubblica Ceca. Gli artisti italiani. ER PINTO e SOLO, entrambi provenienti dal Trullo di Roma, diventato uno dei quartieri di riferimento della Street Art della Capitale grazie al “Festival Internazionale di Poesia di Strada”, un’iniziativa indipendente nata nel 2015 grazie a questi ragazzi e che ogni anno vede collaborare diversi collettivi poetici italiani con alcuni tra i più importanti street-artists. SOLO, inoltre, collabora da alcuni anni con un altro degli ospiti della mostra, DIAMOND. Attivi in Italia e all’Estero, i due giovani artisti hanno due stili completamente diversi ma che si armonizzano e si completano perfettamente tra loro. SOLO ha come marchio distintivo i supereroi, mentre DIAMOND si distingue per uno stile elegante e provocatorio con echi di Art Nouveau. È tra i primi ad operare il passaggio dal Writing alla Street art, un cambiamento epocale che porta un pezzo d’arte sia sui manifesti che direttamente sui muri della città. Infine, YEST: proveniente dal mondo del fumetto, cerca di integrare in quest’arte narrativa le tecniche apprese dai graffiti. Fonda il “Satura Lanx”, una comune di fumettisti, illustratori e coloristi, ed è autore dell’opera raffigurante un giradischi con impresse le teste di Kim-Jong–Un e Donald Trump e le scritte “STOP” e “ WAR”, una protesta pacifica che invita tutti a lottare con l’ausilio di “armi” diverse dalle loro. Una mostra quindi assolutamente da non perdere, all’insegna della creatività e dei valori che le stesse opere rappresentano.

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