Elezioni Taiwan vince Lai che non piace a Usa e Cina

Elezioni Taiwan vince Lai che non piace a Usa e Cina

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Elezioni Taiwan vince Lai, nuovo presidente dell’isola con il 40,2% dei voti. Questo risultato conferma per la terza volta alla guida del Paese il Partito Democratico Progressista (Dpp), malvisto alla Cina.

Elezioni Taiwan vince Lai: una vittoria della democrazia

“Voglio ringraziare il popolo taiwanese per aver scritto un nuovo capitolo nella nostra democrazia. Abbiamo dimostrato al mondo quanto abbiamo a cuore la nostra democrazia. Questo è il nostro impegno incrollabile. Taiwan ha ottenuto una vittoria per la comunità delle democrazie“. Sono queste le prime parole del vincitore delle presidenziali a Taiwan, William Lai, riportate pochi minuti dopo lo spoglio, dalla Bbc.

Tertium non datur

Ritenuto favorito sin dall’inizio della campagna elettorale, i sondaggi lo hanno sempre considerato in vantaggio rispetto al candidato più amato da Pechino del Partito nazionalista o Kmt, Hou You-yi, il quale sarebbe stato propenso a un’eventuale unificazione con la Cina. Il partito nazionalista aveva dominato per decenni la politica taiwanese, in forte contrasto con Pechino, ma negli ultimi 16 anni aveva assunto posizioni più gradite con i famosi tre no: all’unificazione, all’indipendenza, al confronto militare. Poche chance aveva invece il terzo in lizza, Ko Wen-je, del Partito popolare alternativo di Taiwan.

Biden: Gli Usa non sostengono l’indipendenza di Taiwan

Non si sono fatte attendere le dichiarazioni degli Stati Uniti. La terra della “democrazia e della libertà” non fa mistero della propria “pressione” antiseparatista, antilibertista, antiautonomista. “Non sosteniamo l’indipendenza» di Taiwan”. Ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando il risultato delle elezioni presidenziali dell’isola, vinte dal candidato autonomista Lai Ching-te. Prima dell’apertura dei seggi Washington aveva sottolineato che «sarebbe inaccettabile» ogni tipo di interferenza nel voto da parte di «qualunque» paese. “Qualunque” Paese evidentemente non contempla il Paese stelle e strisce. Gli Usa sono il principale sostenitore internazionale, nonché fornitore di armi, di Taiwan nonostante la mancanza di legami diplomatici formali con l’isola.

Cina: Ci opporremo con forza all’indipendenza di Taiwan

Neanche la Cina è rimasta a guardare, come si suol dire. Le ingerenze del Paese di Mezzo e quelle degli Stati Uniti sono uscite allo scoperto con i risultati delle elezioni. E così Chen Binhua, portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del governo cinese, in relazione alle elezioni di Taiwan, ha affermato a caldo al responso delle urne. “La Cina si opporrà con forza alle attività separatiste mirate all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere. La nostra posizione nel risolvere la questione di Taiwan e realizzare la riunificazione nazionale rimane coerente e la nostra determinazione è ferma come la roccia”

Insomma, mentre il mondo inaugura cortei di Pace contro le guerre in Ucraina e a Gaza, le maggiori superpotenze al mondo dichiarano impunemente che si opporranno all’indipendenza di Taiwan. La Cina, infatti, considera l’isola una provincia ribelle e parte inalienabile del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.

Elezioni Taiwan vince Lai ma non dichiarerà l’indipendenza

William Lai probabilmente non dichiarerà formalmente l’indipendenza di Taiwan, sostenendo che l’isola funziona già, di fatto, come Paese indipendente sotto il nome di Repubblica Cinese. Si spera solo che la sua vittoria non stressi ulteriormente i rapporti con la Cina, che ancora considera Taipei una provincia ribelle.

Lai vince, ma non ha la maggioranza in parlamento

L’indipendentista William Lai è il presidente eletto di Taiwan: ha ottenuto oltre il 40% dei consensi. Ha quindi superato le attese e le previsioni dei sondaggi, ma il suo partito democratico progressista non ha ottenuto la maggioranza al parlamento.

Attesa per il 20 maggio

La vittoria dell’ex vicepresidente, che prenderà le sue nuove funzioni il prossimo 20 maggio, è giunta al termine di una campagna segnata da una forte pressione diplomatica e militare della Cina, nonché una fortissima ingerenza americana. L’affluenza alle urne è stata pari al 71,9% in un Paese che conta 23 milioni di abitanti.

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Franco Iadarola

Studente di Ingegneria, maturità scientifica e corso di Sassofono al Conservatorio Perosi di Campobasso. Redattore per il quotidiano Un Mondo d’Italiani, ho partecipato alla presentazione, alla Camera dei Deputati, del primo Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo. Nel 2013 sono stato selezionato per lo spettacolo Darwin l’Evoluzione con Stefano Benni Renato Greco, Alessandro Haber, Mario Martone, Ennio Morricone, e il premio Oscar Quaranta. Appassionato di cucina, ho un cane, Smigol.