UN INIZIO DI DEMOCRAZIA MACCHIATO DI SANGUE PER L’AFGHANISTAN CHE DA POCO E’ ANDATO ALLE URNE. «NON SI TORNI INDIETRO SULLA STRADA DELLA DEMOCRAZIA». APPREZZAMENTO PER LA SCELTA DELLA FNSI DI RINVIARE LA MANIFESTAZIONE DI SABATO
Roma, 17 settembre 2009 – Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani esprimono il loro «profondo cordoglio» per le vittime del terribile attentato che a Kabul ha causato vittime tra i militari italiani e i civili afgani. «Tocchiamo oggi tragicamente con mano – ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero – quanto alto sia il costo dell’impegno per la pace, appena poche settimane dopo aver festeggiato con le elezioni presidenziali un nuovo inizio per la democrazia afgana». «In queste ore di dolore – ha aggiunto Olivero – dobbiamo chiedere e pretendere che la morte di questi soldati non sia vana. E’ compito e responsabilità della politica sostenere il faticoso cammino del popolo afgano verso la democrazia. Europa e Occidente si facciano garanti perché su questa strada non si torni indietro, perché l’attesa nuova stagione di pace e di democrazia per l’Afghanistan non resti una promessa mancata». Le Acli esprimono infine condivisione e apprezzamento per la scelta della Federazione nazionale della stampa italiana di rinviare la manifestazione per la libertà di stampa prevista per sabato. «Il rinvio della manifestazione e’ giusto – ha osservato infine Olivero – Ci sono momenti in cui un Paese deve restare unito per poter esprimere i propri sentimenti di dolore, di solidarietà e di riconoscenza. Il valore di questo sacrificio per la democrazia e la libertà aiuterà tutti a riflettere su quanto questi principi siano da difendere anche in Italia da possibili soprusi».
Di Redazione Umdi
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