Addio a Loredana Bellei. Il ricordo di Michele Petraroia: "Lezioni di umanità e di vita"

Addio a Loredana Bellei. Il ricordo di Michele Petraroia: “Lezioni di umanità e di vita”

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Addio a Loredana Bellei 1 Febbraio 2021 proprio nel giorno in cui l’Italia approvò la normativa per il voto alle Donne e viene considerato come un segno di una vita spesa sempre dalla stessa parte

Addio a Loredana Bellei, donna combattente che trascorso la sua vita tra lotte sociali, impegno culturale e militanza socialista. A partire da sua madre che nel dopoguerra scelse di trasferirsi da Modena in Molise con tutta la famiglia, un’emigrazione “controcorrente”.

Addio a Loredana Bellei: il ricordo di Michele Petraroia

Il ricordo di Loredana arriva da Michele Petraroia, presidente onorario dell’Associazione Padre Giuseppe Tedeschi onlus. “Hai amato l’Umanità e lottato per la giustizia sociale. Ti sei battuta – comincia Petraroia – per i diritti delle Donne e per la dignità dei lavoratori. Nella tua casa hai accolto il Mondo e orientato tanti giovani allo studio, all’arte e alla cultura. Sei sempre corsa in aiuto di chiunque avesse bisogno. Non ti sei mai arresa continuando ad essere una concreta Testimone degli intramontabili ideali di fraternità, uguaglianza e libertà.  Il tuo esempio illuminerà i nostri passi!”.

Emigrazione controcorrente

“Sua mamma era un’ostetrica, – prosegue il sindacalista molisano da Melfi – e come altre colleghe, nel dopoguerra scelse di trasferirsi da Modena in Molise con tutta la famiglia. Un’emigrazione controcorrente, come la vita di Loredana trascorsa tra Ufficio Legale dell’INPS e lotte sociali, impegno culturale e militanza socialista. Nella Terra magistralmente descritta da Francesco Iovine in cui la Costituzione rimaneva in penombra, la sua Ripalimosani aveva scelto la Repubblica e già dalle prime elezioni libere aveva affrontato con la schiena dritta la borghesia locale senza mai desistere o arretrare”.

Contro le ingiustizie sociali

“Animata da una straordinaria umanità, Loredana si è battuta concretamente nel sindacato – prosegue la nota –  sul posto di lavoro, nella sua comunità e in tante associazioni, per avvicinare il Molise alla modernità contro ogni umiliazione, negazione di diritti o limitazione di libertà. Pragmatica e appassionata anteponeva l’azione alle dissertazioni e non c’era questione di ingiustizia sociale che non viveva con un’intensità emotiva straordinaria come sanno i tanti che hanno avuto la fortuna di incrociarla”.

Addio a Loredana Bellei: il gelo del piccolo locale…

“Mi annovero – conclude Petraroia – tra chi ha avuto l’opportunità di sentirla sempre al proprio fianco, durante e dopo il triste epilogo della Vertenza Foreste Molisane a metà degli anni Ottanta. Da allora non ci siamo più persi di vista condividendo il gelo del piccolo locale in cui in quegli anni riaprimmo la sede sindacale ed i grandi ideali per i quali si è lottato e si lotta per dare voce, diritti, opportunità e tutele a chi non ne ha”.

Addio a Loredana Bellei

“Se n’è andata via – la riflessione lapidaria – nel giorno in cui l’Italia approvò la normativa per il voto alle Donne. Voglio considerarlo un segno che suggella una vita spesa sempre dalla stessa parte.

Associazione “Giuseppe Tedeschi”

L’Associazione di Volontariato “Giuseppe Tedeschi” è nata da un nucleo di volontari impegnati nella CGIL nel 2003, per proseguire l’opera intrapresa da un emigrante molisano a Buenos Aires a tutela dei migranti, dei poveri, dei bambini, dei malati, delle vittime di violenze, dei profughi e delle persone abbandonate

La vita nei Barrios

Giuseppe Tedeschi pur di rimanere nel Barrios di “Villa Itatì” con i diseredati, per non creare problemi alla chiesa, tornò allo stato laicale ma ciò non impedì agli squadroni della morte di rapirlo, ucciderlo e sfigurarlo con orrende torture il 2 febbraio del 1976 a LA PLATA.

15 anni di lotte

Nel corso dei 15 anni di attività l’Associazione si è battuta per la pace, per far rispettare la Costituzione, ha promosso la Colletta Alimentare, si è impegnata al fianco di Libera Contro le Mafie, confederazioni sindacali e organizzazioni di cittadinanza attiva, ha aderito a Reti di tutela del territorio e dell’ambiente e a movimenti in difesa della sanità pubblica, si è prodigata per promuovere iniziative con le comunità molisane all’estero, ha aiutato attività missionarie ed in particolare orfanotrofi in Africa, ha salvaguardato la dignità degli immigrati, si è impegnata sui temi della pace e della legalità, si è mobilitata in difesa delle persone più fragili e contro ogni violenza, per la parità di genere e per una società equa e solidale.

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Lisa Iacovantuono

Lisa Iacovantuono, studentessa di Lingue e Culture Comparate all’università Orientale di Napoli, 21 anni, studio cinese e inglese (lingua che parlo da quando ero piccola). Amo gli animali, soprattutto cani e gatti. Adoro andare a sciare sulle montagne del Molise e nuotare nel mare. La mia passione è la danza,in particolare la danza classica. Sono innamorata dell’arte e della creatività. Trascorrere del tempo con i bambini mi rende felice e spensierata. Un Mondo d'Italiani è la mia prima esperienza di scrittura giornalistica