Venezuela: MAIE interroga Alfano e Gentiloni. Pensioni in Euro, stop tassa cittadinanza

Italiani Nel Mondo

Ricardo Merlo e Mario Borghese in aiuto del Venezuela. La situazione in questo Paese sta precipitando nell’indifferenza del Governo italiano che sembra non curarsi degli oltre 130 mila cittadini che vivono in condizioni disperate. Inoltre, ci sono circa 400 pensionati che non riescono ad avere conti esteri ed attualmente riscuotono la propria pensione tramite sportello o bonifico, su conti venezuelani in bolivares a un cambio deciso arbitrariamente dal Governo Maduro e accettato dall’Italia.

(UMDI – UNMONDODITALIANI) MAIE per il Venezuela. Ricardo Merlo e Mario Borghese hanno prosciolto una nota congiunta dopo che la crisi in Venezuela non ha dato segno di cessare, annunciando un’interrogazione al Presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri Alfano. “Sono mesi che denunciamo l’assenza delle nostre istituzioni governative al fianco dei connazionali residenti in Venezuela – si legge nella nota – “la situazione in questo Paese sta precipitando nell’indifferenza del Governo italiano che sembra non curarsi degli oltre 130 mila cittadini che vivono in condizioni disperate. Già a dicembre – avrebbero ricordato i due deputati – “denunciavamo la degenerazione della situazione economico sociale in Venezuela: i nostri connazionali travolti dalla crisi del Governo Maduro ci scrivono di situazioni al limite della sopravvivenza, preoccupati dall’ aumentata criminalità, dell’inflazione paurosa che mangia i risparmi e dell’assenza di generi alimentari e di medicine.

Basta tassa per la cittadinanza La situazione da tempo é insostenibile. “La prima cosa da fare – avrebbero continuato Merlo e Borghese – “è capire che non si può continuare a chiedere agli italo venezuelani di pagare la tassa per la cittadinanza. Bisogna cancellarla del tutto: 300 euro sono una cifra enorme per chi deve combattere con una moneta ridicolamente svalutata ed un’inflazione  che nel 2016 è stata dell’800 per cento e che continua a crescere. Infine, le pensioni degli italiani devono essere pagate in Euro, se necessario direttamente nelle nostre sedi consolari, ma non al ridicolo cambio deciso dal governo Maduro e accettato dal Governo Italiano.

Pensioni in euro Le pensioni erogate dall’INPS in base alla Convenzione di sicurezza sociale tra l’Italia e il Venezuela (in vigore dal 1991) oggi sono circa 5000: la maggior parte di questi pensionati italiani riceve la pensione direttamente in Italia o su conti esteri. Ma ci sono circa 400 pensionati che non riescono, per diversi motivi, ad avere conti esteri ed attualmente riscuotono la propria pensione da Italcambio, tramite sportello o bonifico, su conti venezuelani in bolivares a un ridicolo cambio deciso arbitrariamente dal Governo Maduro e accettato “docilmente” dal Governo Italiano, denominato DICOM, (oggi 743,38 Bolivares sono pari ad 1 Euro, quando il cambio REALE è intorno ai  4.900 Bolivares). Con il cambio DICOM, questi 400 italiani percepiscono una pensione con un potere di acquisto decurtato di circa l’ 85 per cento del suo valore reale. E’ chiedere troppo che a questi relativamente pochi connazionali siano corrisposte le pensioni direttamente in Euro all’ interno delle nostre sedi consolari?

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