Pochi bambini in Molise: vuote le sale parto. E Frattura temporeggia per non chiudere

Pochi bambini in Molise: vuote le sale parto. E Frattura temporeggia per non chiudere

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Serie di attività tese al miglioramento delle condizioni in cui si opera all’interno dell’ospedale, pianificate assieme ai ginecologici e alle ostetriche di Isernia. Con i medici, gli operatori sanitari e le associazioni delle mamme di Isernia si predispongono corsi di preparazione al parto, di allattamento naturale, ossia le modalità con cui le ostetriche assistono le donne a casa dopo il parto.

Bambini, ne nascono sempre meno e il Molise non fa eccezione. Tanto che le unità di ostetricia della regione rischiano di chiudere. Più tempo per raggiungere lo standard dei 500 parti l’anno al punto nascite a Isernia, questa è la richiesta fatta al Ministero dal presidente della regione Molise. “Per il decreto ministeriale 70, un punto nascite deve registrare almeno 500 parti l’anno, l’obiettivo che vogliamo raggiungere per il reparto dell’ospedale di Isernia: ci stiamo lavorando- dichiara il commissario ad acta per la sanità Paolo di Laura frattura. Nei giorni scorsi abbiamo rappresentato al Ministero della salute la necessità di posticipare di un anno la data di valutazione ultima del punto nascite del Veneziale”. “Al Ministero – prosegue Frattura –, abbiamo illustrato tutte le attività che abbiamo previsto per incrementare i parti fisiologici, così da rispettare anche i parametri indicati per i parti cesarei, oltre che per i volumi. Va da sé che per verificare e valutare effetti ed esiti, considerata anche la naturale durata di una gravidanza, occorre tempo, per questo abbiamo indicato come termine ultimo la data del 31 dicembre 2018, visto che il nostro Programma operativo è stato approvato lo scorso agosto”.

 

“Già da un anno – fa presente il presidente della regione Molise –, con la nostra direzione generale della salute, particolarmente vicina all’associazione delle mamme, abbiamo pianificato assieme ai ginecologici e alle ostetriche di Isernia, tutta una serie di attività tese al miglioramento delle condizioni in cui si opera all’interno dell’ospedale. Con i medici, gli operatori sanitari e le associazioni delle mamme di Isernia abbiamo predisposto corsi di preparazione al parto, di allattamento naturale, stiamo preparando il protocollo che riguarda il puerperio, ossia le modalità con cui le ostetriche assistono le donne a casa dopo il parto. In questo progetto ci sostengono risorse e professionalità anche esterne, riferimento nell’Organizzazione mondiale della sanità, come Patrizia Proietti”.

 

“Interventi così strutturati e mirati, in un percorso di collaborazione e riqualificazione, creeranno le condizioni non solo per salvare il punto nascite ma per renderlo un luogo di riferimento per tutte le donne della provincia di Isernia”, conclude Frattura.

di Antonio Rocco 

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.