Morto Vincenzo Ferro, visionario patron del Pastificio La Molisana. I messaggi, l’uomo, il futuro

Morto Vincenzo Ferro, visionario patron del Pastificio La Molisana. I messaggi, l’uomo, il futuro

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Morto Vincenzo Ferro, figura di spicco nel campo della pasta alimentare italiana. La Molisana è in fatti un marchio molisano e italiano noto in tutto il mondo. Il Molise perde un pezzo di storia dell’imprenditoria locale. Vincenzo Ferro, capostipite della famiglia proprietaria del pastificio La Molisana, padre di Peppe e Rossella Ferro, attualmente ai vertici dell’azienda, è morto a 87 anni.

Morto Vincenzo Ferro de La Molisana

Oggi il Molise perde un imprenditore come pochi. Vincenzo Ferro con passione e abnegazione, ha reso grande non solo l’azienda di famiglia ma anche l’intero territorio molisano.

Il gruppo Ferro, attivo da decenni a Campobasso, è stato protagonista del salvataggio e del successivo rilancio della pasta La Molisana. All’inizio degli anni settanta Ferro è stato il fondatore della Fratelli Ferro Semolerie Molisane.

Morto Vincenzo Ferro, il futuro dell’azienda ai figli

Padre dell’amministratore delegato Giuseppe e della responsabile marketing Rossella (Vicepresidente Assindustria Molise dal 2013 al 18, membro della Giunta della Camera di Commercio del Molise e consigliere in carica della Banca d’Italia), zio di Flavio e Francesco Ferro, Vincenzo insieme al fratello Domenico, fondò nel 1972 la ‘F.lli Ferro – Semolerie Molisane snc’ ancora oggi presente nella zona industriale di Ripalimosani (Campobasso). A Vincenzo è affidato il compito di far progredire, attraverso gli studi di economia, il patrimonio di esperienze acquisite sul campo dal padre e dal nonno. Studia di notte e si laurea a Napoli mentre di giorno lavora al molino nella convinzione che solo l’accrescimento delle competenze avrebbe garantito un futuro all’azienda.

Nella famiglia c’è un’altra discendente di successo, Greta Ferro modella e attrice, figlia di Giuseppe e di Gilda Antonelli. Quello della famiglia Ferro è un esempio importante di passaggio generazionale di successo. Probabilmente perché alla base ci sono valori tramandati con cura, con l’esempio, con lo studio, con la passione.

La Molisana quarto marchio in Italia

Il pastificio rilevato dalla famiglia Ferro nel 2011 è cresciuto fino a diventare il quarto marchio più venduto in Italia. Giuseppe Ferro è oggi l’amministratore delegato de La Molisana assieme alla sorella Rossella.

Molitori dal 1911. L’acquisizione de La Molisana

Forte dell’esperienza del Mulino Ferro avviata dalla sua famiglia nel 1911, Vincenzo intuisce per primo la possibilità di allargare il campo d’azione sempre nel mondo della trasformazione e della lavorazione di farine e cereali. Nel primo decennio del Duemila il noto pastificio campobassano, che fino a pochi anni prima riempiva gli scaffali dei principali supermercati italiani, cadde in pesantissime difficoltà. Nel 2011 l’acquisizione del pastificio La Molisana da parte della famiglia Ferro. è rinata nelle mani di Vincenzo e della sua famiglia e ad oggi rappresenta un marchio conosciuto e apprezzato in  tutto il mondo.

Dal baratro alla rinascita

A un passo dal tracollo, (l’azienda aveva attraversato un periodo di crisi che la portò  al fallimento nel luglio del 2004), nel 2011 l’azienda diventa di proprietà dalla famiglia Ferro, con a capo Vincenzo, che decide di lanciarsi nella sfida delle sfide e compra l’azienda. Parte così una operazione di rilancio che non si ferma più e in pochi anni il marchio torna a essere protagonista con numeri da record e l’azienda che oggi è in ottima salute, portata avanti da quattro cugini (due figli e due nipoti di Vincenzo Ferro).

Investimenti per 30 milioni di euro

La Molisana, dopo i 100 milioni investiti nel 2021-22, ha avviato per il biennio 2022-24 nuovi investimenti per 30 milioni di euro con l’obiettivo di innescare una nuova fase di sviluppo dell’azienda. In particolare, si tratta di due nuove linee di produzione, la prima dedicata alla pasta lunga, e che è entrata in funzione a inizio dicembre 2022, e una seconda invece per produrre pasta corta che sarà operativa entro febbraio 2024. Altre novità di rilievo sono già state programmate e saranno introdotte anche nei settori nevralgici delle infrastrutture con riferimento ai magazzini e alle tecnologie.

Morto Vincenzo Ferro. Chi era?

Vincenzo Ferro è stato un uomo d’affari atipico, appassionato di cultura e di arte. Un imprenditore che ha speso una vita per conoscere il mercato, il prodotto e costruire un’etica del lavoro insieme al padre ed al fratello. Vincenzo Ferro nato molitore è poi diventato tra i più importanti imprenditori della regione.

«Oggi il timone è nelle mani delle nuove generazioni — così si legge nella biografia di Vincenzo Ferro riportata sul sito aziendale – che sentono il peso di una scelta sfidante ma dovuta: completare l’intera filiera produttiva della pasta conciliando business ed impegno sociale nel rispetto delle persone e del territorio. I risultati buoni di oggi devono tradursi in ottime performance di domani».

110 anni de La Molisana: il francobollo

Una delle sue ultime apparizioni in conferenza stampa durante la presentazione del francobollo per i 110 anni de La Molisana nell’ottobre 2022.

Chi lo ha conosciuto

Centinaia i messaggi di cordoglio, di chi ha voluto raccontare un episodio, una conoscenza, un’amicizia con questo grande visionario che ha scritto la storia industriale del Molise, una storia compatibile con la vocazione agricola di una regione che resta un angolo verde nell’industrializzazione selvaggia.

Michele Iorio

 “Ai figli Giuseppe e Rossella e alla famiglia tutta rivolgo le più sincere condoglianze.” Il breve messaggio di cordoglio di Michele Iorio, già governatore del Molise e oggi consigliere regionale.

Claudio Lotito: ha esportato l’eccellenza Made in Italy nel Mondo

«Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Vincenzo Ferro, presidente del pastificio ’La Molisana’. La sua attività, svolta con grande passione, professionalità, competenza e lungimiranza, ha lasciato un segno indelebile nella storia imprenditoriale del nostro Paese. Oggi l’Italia e il Molise perdono un figlio illustre, che ha saputo esportare l’eccellenza del nostro Made in Italy nel mondo attraverso un marchio che è conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Alla sua famiglia, ai figli Rossella e Giuseppe, va un abbraccio sincero e il cordoglio mio personale e di Forza Italia». Così in una nota il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia in Molise, Claudio Lotito.

Aldo Patriciello: testimonianza vivente di fare impresa

“Una persona perbene e un galantuomo che ha saputo offrire, nel corso della sua vita, un alto esempio di passione, impegno e lungimiranza imprenditoriale”, il ricordo dell’europarlamentare, Aldo Patriciello, che lo ha definito “non soltanto una persona dalle grandi qualità ma anche la testimonianza vivente di un modo unico e vincente di fare impresa made in Molise, unendo qualità, valori umani e rispetto del territorio: un esempio per tutti. Alla sua famiglia vanno le mie più commosse e sincere condoglianze”.

Domenico Esposito: una pietra miliare

“Ho avuto – dice il consigliere comunale di Campobasso, Domenico Esposito – il piacere e l’onore di conoscerlo e condividere con lui dei momenti di cultura e di passioni, la Sua eleganza, i Suoi modi, la Sua autorevolezza-umile non la dimenticherò mai…resterà per sempre una pietra miliare della Storia produttiva e umana della nostra Città, della nostra Regione. Un abbraccio affettuoso ai figli Giuseppe e Rossella, ai nipoti, alla famiglia tutta”.

Mina Cappussi: i figli sono il voto che la vita ci assegna e io sono fortunato. Sarò promosso

“Appassionato cultore di arte e di storia, mi rivolsi a lui per sponsorizzare la mia partecipazione come artista alla Biennale di Venezia. Mi sorrise bonariamente, conosceva il mio papà. “Alla figlia di un galantuomo come Antonio Cappussi non si può negare nulla e poi mi piacciono le tue opere, evocano ricordi, profumi, sapori dell’infanzia: proprio come un buon piatto di pasta. La tua grinta è garanzia di geni in viaggio. Punta ancora più in alto di lui, i figli sono il voto che la vita ci assegna e io sono fortunato: ho la promozione in tasca”. Poi non partecipai per altri motivi, ma quell’incontro si rivelò decisivo”. Il ricordo del direttore UMDI, Mina Cappussi

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e ancora

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI