Ministro britannico accusa Cremlino di hackeraggio

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Hunt, Ministro degli Esteri britannico accusa la Russia di hackeraggio. Attacchi contro istituzioni aziende di tutto il mondo. “Questo comportamento seriale dimostra il loro desiderio di operare senza il rispetto delle leggi internazionali o delle norme stabilite”

(UMDI-UNMONDODITALIANI) Accusata l’intelligence di Mosca di portare avanti una campagna mondiale di attacchi informatici “indiscriminati e irresponsabili” contro istituzioni politiche, aziende, media e entità sportive. Il Ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt in proposito afferma: “Questo comportamento seriale dimostra il loro desiderio di operare senza il rispetto delle leggi internazionali o delle norme stabilite, per poterlo fare con un senso di impunità e senza conseguenze”. La notizia è ripresa nei titoli di apertura di The Independent. “L’agenzia di intelligence militare russa accusata del tentato omicidio della ex spia Sergei Skripal – scrive il giornale inglese – ha compiuto una serie di attacchi all’estero. Questa cyberwar segreta internazionale ha preso di mira anche le elezioni presidenziali americane che hanno portato Donald Trump al potere”. Solo poche settimane fa era emersa la prima prova di un legame tra Aleksandr Petrov e Ruslan Boshirov, e la Difesa russa a cui fanno capo i servizi segreti Gru. Dopo sei mesi di indagini, Scotland Yard aveva infatti identificato gli autori dell’attacco con il gas Noviciok  contro l’ex-spia russa Sergej Skripal. I nomi degli accusati portavano a Mosca. Anche l’Italia è un obiettivo del cyber-spionaggio russo. Mosca vuole “destabilizzare sempre di più l’Occidente” e a rischio è anche l’Italia. Era stato questo l’allarme lanciato nel novembre dello scorso anno da uno studio, “I cavalli di Troia del Cremlino 2.0”, pubblicato dall’americano Atlantic Council, che ha analizzato l’offensiva russa negli ultimi anni. Ad agosto è emersa la rete italiana della Internet Research Agency (Ira), l’agenzia di San Pietroburgo legata agli apparati del presidente Putin e nata per inquinare l’opinione pubblica occidentale, compresa quella italiana con l’allora governo Renzi. I dati erano stati scovati dall’analisi dei 3 milioni di tweet allegato all’indagine dell’Fbi sul Russiagate. Guccifer 2.0, avrebbe fornito a WikiLeaks le email trafugate dai server del Comitato nazionale democratico statunitense, altri non sarebbe che un agente del Gru, i potenti servizi segreti militari russi secondo un’inchiesta del “Daily Beast”. Il 22 luglio 2016 WikiLeaks aveva iniziato a diffondere 19mila email e 8mila documenti trafugati da Guccifer 2.0. Nel novembre del 2017 la Commissione elettorale britannica stava indagando su presunte influenze russe nella Brexit. Anche il ministro degli Esteri spagnolo, Alfonso Dastis aveva dato l’allarme: “Anche in aree come la Catalogna stanno crescendo gli episodi di disinformazione e manipolazione” mediante notizie provenienti da Mosca. Lo stesso anno Microsoft aveva annunciato la scoperta di una serie di attacchi informatici russi volti a influenzare le elezioni Usa; l’azienda di software ha reso noto che alcune unità informatiche legate a Mosca e alle sue fabbriche di troll, di nome “Strontium”, “Fancy Bear” e “APT28”, avevano provato a hackerare un numero imprecisato di utenti Internet americani duplicando alcune piattaforme ufficiali di gruppi e organizzazioni americane.

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