Mascherine made in Molise prodotte in un laboratorio tessile d’eccellenza. La storia di una donna coraggiosa che 30 anni fa si improvvisò imprenditrice. Ed è stato un successo. A Cantalupo nel Sannio l’azienda De Caprio sas di Bojano
Mascherine made in Molise! Produrrà temporaneamente dispositivi di sicurezza personale, nel rispetto delle normative vigenti, l’azienda tessile De Caprio S.a.s. con sede in Cantalupo nel Sannio, che in questi giorni ha convertito la propria produzione, nella speranza che si possa tornare presto alla normalità e dunque, tornare a confezionare capi di alta moda per le passerelle italiane ed europee. Le mascherine prodotte sono riutilizzabili, in quanto lavabili, a differenza di quelle usa e getta, quindi anche sostenibili per l’ambiente e meno dispendiose per il consumatore. Una eccellenza molisana, insomma, reagisce, in un momento d’emergenza come questo, causato dalla pandemia di Coronavirus, dando un contributo concreto, convertendo la sua linea di produzione tessile a quella di dispositivi per protezione individuali, nel rispetto delle normative vigenti. Dando cosi, attraverso questo importante decisione, motivo di orgoglio tra cittadini ed artigiani di una piccola regione quale il Molise, quel Molise “che non esiste” e che ha rivelato la sua forza anche nei confronti del morbo che qui non ha attecchito, se non marginalmente. Nel pieno dell’emergenza, il Molise e l’Italia offrono dimostrazione di grande solidarietà, adattabilità, responsabilità solidale, ma anche di intraprendenza e di coraggio, confermando di essere un popolo estremamente creativo e pieno di iniziative, come dimostriamo puntualmente nei momenti di necessità, quando riscopriamo di poter e saper fare cose che spesso importiamo dall’estero.
Mascherine made in Molise: Prodotte da un azienda familiare
L’azienda De Caprio Sas ha spostato la sua attività da Bojano, nello stabilimento Di Cantalupo nel Sannio sito sulla Statale 17 esattamente un anno fa, nel marzo del 2019. “Un segnale di ripresa dell’economia del nostro piccolo comune – aveva commentato sui social in quell’occasione il sindaco di Cantalupo, Achille Caranci – dove tutti vorremmo che i nostri figli potessero rimanere qualora si creassero opportunità di lavoro proprio come è accaduto circa 30 anni, quando fu fondata la De Caprio Sas”.
Il disastro ITTIERRE: la spinta per investire
L’azienda infatti nasce nel 1990, su iniziativa di una madre, con lo scopo di creare una opportunità di lavoro ai propri figli, cui ha trasmesso la passione per il cucito e la precisione della realizzazione dei capi, la ricerca del particolare, e valori quali la coerenza ed il sacrificio. Nonostante le avversità derivanti da fallimenti di importanti aziende committenti tra cui la Ittierre Spa, che oltre al danno finanziario hanno costretto anche a brevi periodi di fermo lavorativo, l’azienda non si arrende e decide di investire nuovamente nell’attività produttiva manifatturiera acquistando nuove attrezzature, ricreando così una squadra che, seppur con tanti sacrifici è riuscita a riposizionarsi sul mercato acquisendo nuovi clienti che hanno permesso di riavviare le attività. Oggi l’azienda vanta una nuova struttura e nuove attrezzature con lo scopo di creare una piattaforma logistica per lo svolgimento delle attività artigianali legate al settore tessile abbigliamento, e cercando di rispondere in tal modo alla domanda del “Made in Italy” certificato del Sistema Moda, che richiede prodotti di alta qualità, realizzati in ambienti di lavoro rispettosi di codici etici, con elevate capacità di flessibilità e tempistica. Si segue il ciclo completo della realizzazione del capo che va dalla nascita del prototipo, alla realizzazione dei grafici, sviluppo taglie, taglio, confezione fino al controllo qualità ed imbustamento del capo finito. L’azienda oggi produce per i più prestigiosi brand della moda sia italiana che estera, posizionandosi nel segmento del mercato del lusso, tanto che diversi capi realizzati nel loro laboratorio hanno sfilato a Milano e Parigi. Attualmente ha alle dipendenze 13 addetti oltre ad un piccolo indotto di artigiani. A dimostrazione che “volere è potere” e che le difficoltà possono essere trasformate in opportunità, con una efficace formazione manageriale e quella creatività che gli italiani hanno nel Dna. Così come è accaduto per migliaia di emigranti che lasciarono l’Italia semianalfabeti e che, nella determinazione di divenire artefici del loro futuro, sono riusciti a raggiungere posizioni elevante nella scala sociale dei Paesi di accoglienza.
Mascherine Molisane: orgoglio Cantalupo
“Con l’auspicio – si chiudeva il post del sindaco un anno fa – che nel futuro l’azienda possa moltiplicare i profitti e che si possano creare nuove opportunità lavorative, dando merito alla determinazione e alla tenacia di questa azienda familiare, l’amministrazione comunale esprime la propria stima e profonda ammirazione e augura buon lavoro”.
Stima e ammirazione ben riposte, a quanto sembra. E questa riconversione per far fronte alla pandemia da coronavirus e alla crisi economica che è alle porte, lo dimostra. Buon lavoro!
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