Foie gras vietato nel Regno Unito. Animal Equality raccoglie firme per fermare crudeltà vergognosa

Foie gras vietato nel Regno Unito. Animal Equality raccoglie firme per fermare crudeltà vergognosa

Ambiente Attualità

Foie gras vietato così come l’alimentazione forzata su oche e anatre. Nella penisola britannica la produzione dell’alimento di “lusso” è già vietato, ma ci sono dei ristoranti e supermercati che sono ancora legittimate ad importarlo dall’estero. Ma come si ottiene il foie gras?

Foie gras vietato la richiesta che hanno inviato i direttori di Animal Equality Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, India e Messico ai rappresentanti delle istituzioni del Regno Unito. Animal Equality, importante organizzazione internazionale che lavora con la società civile, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà sugli animali allevati a scopo alimentare, lavora in tutto il mondo per arrivare ad un bando del foie gras.

Foie gras vietato

Come si fa ad ottenere il foie gras? Il foie gras, ovvero il fegato grasso, si ottiene da anatre ed oche, queste piccole creature indifese vengono immobilizzate e viene infilato loro in gola un tubo di metallo attraverso cui vengono ingozzate con grandi quantità di mangime. Questo procedimento viene chiamato “gavage”. Il loro fegato, al momento della macellazione, arriva a pesare come il fegato un animale sano.

Verso un bando del foie gras nel Regno Unito?

Nel Regno Unito la produzione di foie gras è vietata, ma alcune aziende sono ancora legittimate a importarlo dall’estero. Vengono importate quasi 200 tonnellate di foie gras all’anno. Grazie ad Animal Equality questa crudeltà potrebbe arrivare al fine. Infatti, il Regno Unito si è espresso favorevole al bando dell’alimentazione forzata sugli animali indifesi.

Il passo di Animal Equality

L’organizzazione di difesa animali ha deciso di scrivere una lettera ai rappresentanti delle istituzioni britanniche per chiedere una presa di posizione definitiva contro l’alimentazione forzata e all’importazione di foie gras. “I due rappresentanti delle istituzioni – affermano gli investigatori di Animal Equality – a cui abbiamo indirizzato la nostra lettera a George Eustice, Segretario di Stato per l’Ambiente del Regno Unito e a Lord Goldsmith, Ministro del Benessere Animale nel Regno Unito si sono di recente espressi sul tema. George Eustice ha recentemente rilasciato dichiarazioni poco orientate a un impegno concreto per il divieto, mentre Lord Goldsmith è invece apparso favorevole alla messa al bando del foie gras “nei prossimi mesi”.

Le parole di Animal Equality

“È il momento che le istituzioni facciano il loro passo – le parole di Animal Equality – ma non saremmo mai arrivati a questo momento decisivo senza l’incredibile lavoro di chi ogni giorno dialoga con le istituzioni per migliorare la vita degli animali. Anche tu puoi scegliere di supportare il nostro lavoro fatto di investigazioni, sensibilizzazione pubblica, politica e aziendale, per farlo ti basta cliccare qui sotto. Abbiamo raccolto le firme di più di 225.000 cittadini che vogliono vedere la fine di questa crudeltà.”

Coop Italia primo supermercato a vietarne la vendita

“Per mettere fine a queste torture – afferma Animal Equality – rilasciato immagini ottenute sotto copertura in allevamenti in Francia e Spagna e lanciato una campagna per chiederne il bando in tutto il mondo, campagna che ha portato a importanti traguardi. Coop Italia è diventata il primo supermercato in Italia a vietare la vendita di foie gras a seguito di una nostra investigazione. La messa al bando del foie gras in India, primo paese al mondo ad attuare un divieto a livello nazionale sull’importazione di foie gras.”

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Lisa Iacovantuono

Lisa Iacovantuono, studentessa di Lingue e Culture Comparate all’università Orientale di Napoli, 21 anni, studio cinese e inglese (lingua che parlo da quando ero piccola). Amo gli animali, soprattutto cani e gatti. Adoro andare a sciare sulle montagne del Molise e nuotare nel mare. La mia passione è la danza,in particolare la danza classica. Sono innamorata dell’arte e della creatività. Trascorrere del tempo con i bambini mi rende felice e spensierata. Un Mondo d'Italiani è la mia prima esperienza di scrittura giornalistica