Paura, stress, pandemia, sono termini “di moda” in questo periodo. E allora che facciamo? Rispondiamo con la positività. L’Italia riscopre il senso dell’unità come popolo: iniziative per non sentirsi soli, un flash mob dai balconi. Non importa saper suonare uno strumento, c’è chi ha utilizzato persino le pentole di casa
Paura, stress, il Covid-19 è anche questo. La situazione legata alla pandemia ha generato sentimenti ansiogeni, ma quali sono state le reazioni degli italiani? Come spesso accade nelle situazioni difficili, l’Italia riscopre il senso dell’unità come popolo. In questo clima particolare, in cui è certo l’obbligo di dover restare in casa, gli italiani hanno messo in atto una serie di iniziative per non sentirsi soli. Un aspetto che caratterizza l’Italia è che si è sempre mostrata una nazione unita, conosciuta anche negli altri Stati per essere un Paese “di cuore”, ed anche in questa situazione non si è fatta attendere una vera e propria riscoperta della socialità.Un insieme di iniziative diffuse anche da alcune amministrazioni comunali, per non sentirsi soli nell’affrontare questa situazione. Ad esempio è stato organizzato un flash mob consistente in un lungo applauso della gente, delle famiglie, ognuno dal proprio balcone, o dalla finestra, rivolto ai medici, agli infermieri, agli OS, a tutti coloro che stanno operando negli ospedali per far fronte all’emergenza. Un gesto compiuto da tantissimi cittadini nello stesso momento, per ringraziare tutti i medici, infermieri e operatori sanitari che stanno lavorando. “Un gesto semplice per unire le nostre mani”, si legge nella descrizione del flash mob. Altra iniziativa simbolica per incoraggiare alla positività è stata quella di creare cartelli o lenzuola da appendere sui muri o fuori dai balconi di tutto il Paese, con la scritta: “Andrà tutto bene” ed il disegno di un arcobaleno, ormai diventato il simbolo della speranza in questo momento così difficile. E ancora, è stato coordinato un altro flash mob sonoro: tutta l’Italia è uscita sui propri balconi per suonare insieme anche se lontani. Non importava possedere o saper suonare uno strumento, c’è chi ha utilizzato persino le pentole di casa, la cosa importante era cantare tutti insieme, per sentirsi uniti dalla musica, con l’invito a ”rompere il silenzio” e partecipare, anche con video da caricare sulla pagina dedicata all’evento.
SOCIAL PER TENERSI COMPAGNIA: FACEBOOK, TWITTER, INSTAGRAM
Un altro mezzo di supporto emotivo molto utilizzato in questo periodo sono i social, usati da numerose persone come forme di intrattenimento. Tante le persone che si tengono compagnia con video in diretta o pubblicando post con consigli su come passare le giornate dentro casa, fornendosi supporto reciproco. Tantissimi anche i gruppi Facebook nati per raccogliere le foto provenienti da tutta Italia con messaggi positivi e di incoraggiamento. Un esempio a dimostrazione di questo è un post pubblicato da un utente su uno dei tanti gruppi facebook: “ero in depressione…ma poi siete arrivati voi… si voi del gruppo, ke avevate la cura giusta… la solidarietà. Grazie a tutti “. Ecco quindi come l’Italia dimostra di essere una nazione unita, riscoprendo un sentito bisogno dell’altro con cui relazionarsi per diradare la paura.
di MonicaP Monaco e Manuela Canzona