Evelina Gollo direttore Asrem, ma la Uil non ci sta

Evelina Gollo direttore Asrem, ma la Uil non ci sta

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Evelina Gollo direttore Asrem dopo le dimissioni di Virginia Scafarto. Due donne che si danno il cambio, sollecitando l’intervento della Uil Molise

 

Evelina Gollo direttore Asrem, l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise. Sulla nomina, registriamo le puntualizzazioni della UIL. “Con deliberazione n. 746 del  29 giugno 2021 – si legge nella nota del sindacato – il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, ha accettato le dimissioni di Virginia Scafarto e ha nominato il nuovo direttore sanitario nella persona di. Una professionista, piemontese, che prenderà servizio domani 1 luglio. Naturalmente a lei i nostri migliori auguri di buon lavoro e massima disponibilità al confronto e al dialogo. Tuttavia, qualche breve riflessione viene spontanea”.

Evelina Gollo direttore Asrem: non c’erano donne in Molise?

La Uil FPL – prosegue il documento – riscontra ancora una volta come la politica molisana sia abile a trovare occupazione a professionisti non molisani, nonostante riteniamo che anche dalle nostre parte vi siano donne e uomini altrettanto degne e preparate alle quali attribuire importanti e delicate responsabilità. Crediamo che in Molise, se davvero si vuole risanare il sistema sanitario, sarebbe utile ricorrere innanzitutto alle professionalità “interne” che ben conoscono il nostro territorio, il suo sistema sanitario e le difficoltà delle nostre genti”.

Nomine

Purtroppo, però, – incalzano dal sindaco dei lavoratori – sempre più spesso, le scelte ricadono su professionisti esterni frutto di decisioni che nulla hanno a che fare con la volontà di risolvere il problema velocemente. La logica del seguire indicazioni verticistiche o del potente di turno sulle nomine come su altre questioni, però, non ha sinora premiato e non ha permesso di raggiungere primati in sanità…anzi!”

Risorse del territorio

“E il sindacato guidato da Bombardieri rincara sulla necessità di reperire risorse sul territorio. “L’unico primato che confermiamo – spiega – è la mobilità passiva, soprattutto verso alcune regioni del Nord. Ancora una volta stiamo aspettando il piano aziendale del nuovo Commissario, un deficit ormai routinario nel fornire informazioni, che porta a perdere tempo prezioso per il rilancio del sistema sanitari”.

Il prezzo da pagare

La Uil prende spunto dalla nomina per ricordare che “ll prezzo da pagare è diventato insopportabile per il Molise, sia in termini economici che di risultati e che si traduce in una sequenza di alti costi e bassi benefici, con uno squilibrio di bilancio sempre maggiore e con un debito che continua a crescere”.

Manca il confronto

La chiusa è ovviamente in tema. “Ricordiamo – precisano – alla politica e al commissario De Grassi che per conoscere il sistema sanitario serve il confronto con i lavoratori della sanità – preferibilmente del posto –  e che dietro i numeri sciorinati, i tagli indiscriminati e l’attribuzione di costosi incarichi, ci sono persone malate che aspettano da troppo tempo di ricevere un servizio degno, visto che le tasse le pagano. E le pagano più alte di tutta Italia!”

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