Covid addio, scelta vegan e responsabile per salvarci

Covid addio, scelta vegan e responsabile per salvarci

Attualità

Covid addio. Non ci sono scuse che tengano. Ora più che mai i governi dovrebbero ragionare e sostenere la produzione di proteine vegetali. Delle gravi patologie influenzali degli ultimi cento l’unico colpevole risulta essere l’uomo. Ecco come salvarci

Covid addio. La pandemia da cui siamo tutti toccati, presenta un ineludibile legame con la diffusione e la crescita globale degli allevamenti che insieme ai mercati di animali vivi destinati all’alimentazione sono la maggior causa di diffusione di malattie animali, zoonosi, e di passaggi tra specie. Michela Kuan ha spegato come i virus siano parassiti cellulari obbligati, cioè non in grado di replicarsi da soli e obbligati ad usare cellula e variabilità genetica dell’individuo ospiti, che nelle gravi patologie influenzali degli ultimi cento anni risulta essere l’uomo. La deforestazione in Amazzonia ad esempio vede la sua prima causa nella pressante attività legale o illegale, volta a ricavare aree pascolo e terreni da destinare alle monoculture impiegate nei mangimi a ingrasso veloce. In termini di sfruttamento delle risorse idriche basta un unico dato. Per un litro di “latte” di soia vengono utilizzati 28 litri di acqua mentre per la stessa quantità di latte vaccino, servono ben 628 litri.

Covid addio, ecco come salvarci. Stop ai focolai di distruzione

Il Pianeta e i suoi abitanti, umani e non possono salvarsi cosi. Smettendo di alimentare pericolosi focolai di distruzione impliciti nella smisurata e irragionevole corsa alla produzione di cibi di origine animale. Non ci sono più scuse che tengano, ora più che mai è fondamentale che i Governi ragionino su politiche, anche fiscali, che favoriscano, sostengano la produzione e la diffusione di alimenti proteici vegetali e riflettano sulla conseguenza della massiccia erogazione di controversi sussidi a favore della zootecnica. Un comportamento attuabile da tutti è il vivere questo periodo di permanenza domestico come un momento sperimentale, per vincere la paura del cibo “diverso”.

Come mettere uno stop a questa situazione di perenne bomba innescata?

Covid addio. Per contrastare le nefeste repliche di situazioni epidemiche, dobbiamo assumere un comportamento responsabile e lungimirante, obbligatorio per la nostra sopravvivenza  anche a medio termino. Dobbiamo cominciare a neutralizzare la rischiosa situazione partendo dalla tavola e rivedendo il nostro rapporto con il cibo, e i consumi anche in considerazione della stretta connessione tra i catastrofici avvenimenti sanitari in corso e lo sconsiderato saccheggiamento del Pianeta.

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Ilaria Sabbatino

Studentessa di Informatica all'Università del Molise, 22 anni, maturità tecnico economica (ragioneria). Attualmente presto Servizio per l'Italia come volontaria del Servizio Civile Universale progetto Molise Noblesse e sono stagista per il Corso di Giornalismo della Scuola di Giornalismo UMDI. Amo gli animali, in particolare i cani, mi piace l'estate e il mare. Adoro la danza Classica, attività che ho svolto per nove anni.

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