Coronavirus Campania e Toscana verso zona arancione. E’ probabile che, in base agli ultimi dati sull’indice di contagio, numero di contagi e ricoveri, Toscana e Campania possano passare dalla zona rossa a quella arancione e che Emilia Romagna e Marche possano tornare in fascia gialla da quella arancione in cui si trovano
Coronavirus Campania e Toscana verso zona arancione. Per oggi, venerdì 4 dicembre, con il nuovo report settimanale dell’Iss sull’andamento della curva epidemiologica, sono attese le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza che dovrebbero sancire il passaggio di fascia per una serie di regioni. E’ probabile che, in base agli ultimi dati sull’indice di contagio, numero di contagi e ricoveri, Toscana e Campania possano passare dalla zona rossa a quella arancione e che Emilia Romagna e Marche possano tornare in fascia gialla da quella arancione in cui si trovano. La Toscana sarà zona rossa fino a sabato, da domenica entrerà nell’arancione. Insieme a Toscana e Campania, anche la Valle d’Aosta dovrebbe passare dalla zona rossa a quella arancione. L’Abruzzo punta ad uscire dalla zona rossa e il suo governatore Marco Marsili ha scritto una lettera al ministro Speranza chiedendo di uscire in anticipo dalla fascia più restrittiva in base agli ultimi dati sull’evoluzione dell’epidemia nella Regione.
Coronavirus Campania e Toscana verso zona arancione. Emilia Romagna, Marche e il Friuli Venezia Giulia verso zona gialla
Il passaggio da zona arancione a gialla dovrebbe riguardare oltre che l’Emilia Romagna, Marche e il Friuli Venezia Giulia. Per l’Emilia Romagna fiducioso è il presidente Stefano Bonaccini. Il passaggio di colore per molte regioni vuol dire guadagnare aperture e allentamenti importanti. Vivere in una zona rossa si traduce nella chiusura di bar, ristoranti, negozi mente nella scuola la didattica a distanza è prevista a partire dalla seconda media. Vietato anche spostarsi da un comune all’altro e uscire ed entrare nella Regione infatti serve l’autocertificazione. Nelle zone arancioni invece i negozi restano aperti e la Dad per di più è prevista solo alle superiori mentre la circolazione all’interno di un comune è permessa. Infine più morbide le misure per le aree gialle dove ristoranti e bar sono aperti fino alle 18 e i negozi fino all’orario di chiusura
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