Colosseo animali alla riscossa. No lockdown per la natura, che prosegue il suo corso

Colosseo animali alla riscossa. No lockdown per la natura, che prosegue il suo corso

Ambiente

Colosseo animali alla riscossa: Ma chi sono questi nuovi, o forse antichi residenti che abitano il Colosseo?  Non stiamo parlando degli unici animali a cui un tempo era permesso di entrare nell’antico anfiteatro, come ad esempio belve feroci, che avevano il compito di impaurire i gladiatori, ma di piccoli conigli, lepri, gatti, ricci e simpatici pettirossi, ormai specie purtroppo in via di estinzione, che riescono a regalarci un sorriso a trentadue denti

Colosseo animali alla riscossa a causa dell’emergenza Coronavirus. Quando anche il più grande anfiteatro del mondo situato a Roma è costretto a chiudere, la Natura stupisce ancora. Regalando così la possibilità ai suoi speciali inquilini di fare festa. Dopo l’entrata in vigore dell’ultimo DPCM avvenuta  il 5 Novembre 2020 anche i musei e siti culturali, che fin ora erano rimasti aperti, sono stati costretti ad entrate in un duro lockdown. Ma chi sono questi nuovi, o forse antichi residenti che abitano il Colosseo?  Non stiamo parlando degli unici animali a cui un tempo era permesso di entrare nell’antico anfiteatro, come ad esempio belve feroci, che avevano il compito di impaurire i gladiatori, ma di piccoli conigli, lepri, gatti, ricci e simpatici pettirossi, ormai specie purtroppo in via di estinzione, che riescono a regalarci un sorriso a trentadue denti.

Colosseo animali alla riscossa: incontri divertenti

Nei mesi durante la prima ondata di pandemia, è stato possibile notare come gli animali siano tornati ad invadere le piazze, le strade e perfino i giardini delle case e nella Roma deserta, mamma anatra e i suoi piccoli camminavano sul Lungotevere.  A dare la notizia è proprio la stessa direttrice del parco archeologico, Alfonsina Russo, che continuamente controlli e monitoraggi del sito. “Pettirossi, conigli e gatti – afferma Alfonsina Russo –  sono soltanto alcuni dei simpatici inquilini che è possibile incontrare percorrendo  gli spazi all’interno del Parco Archeologico del Colosseo e nelle cui aree verdi la fauna trova il suo habitat naturale”. La Russo è stata soprintendente archeologico per il Molise. Durante il suo mandato nella Terra dei Sanniti, ha avuto il tempo di innamorarsi del Molise. La sua carriera è proseguita con successo, e oggi gestisce l’anfiteatro Flavio del popolo che i Sanniti osarono sfidare.

Colosseo: habitat perfetto

“Sono presenti tutto l’anno, qui trovano un ambiente tutelato perché non vengono usati pesticidi o diserbanti, ma solo prodotti biologici a basso impatto ambientale – spiega Gabriella Strano, architetto paesaggista del parco –  generalmente, durante il giorno restano nascosti per paura delle persone. Ora invece, sono tornati a riappropriarsi dei loro spazi”.

Colosseo: il Colle Palatino

Sul colle del Palatino – che preserva un patrimonio vegetale di grande valore botanico e paesaggistico, con 1.266 grandi alberature di cui 180 esemplari centenari – si sente il martellare incessante di un magnifico esemplare di picchio che ha nidificato su un antico Cedro dell’Himalaya. Riporta al mito della fondazione della città: Picus, primo re divino dei Latini, figlio di Marte, nel mito aveva natura di uccello e insieme alla lupa, aveva nutrito Romolo e Remo i divini figli di Rea Silvia e Marte. Sotto il tronco di un grande cedro centenario caduto, hanno trovato rifugio due conigli che gironzolano tranquilli e dei piccoli ricci.

Colosseo animali alla riscossa sulle pendici meridionali

Ma è nella zona delle pendici meridionali del colle, la parte più selvaggia del parco, che si registra la maggiore varietà di “visitatori“, tra volpi, istrici e le api introdotte per il nuovo progetto di produzione di miele. “Si sono ambientate benissimoconclude Stranoe appena possibile verranno sistemati altri sciami nelle due nuove arnie, ora vuote, già posizionate a metà costa del percorso meridionale, dove le tante ginestre sono già in questo momento splendidamente fiorite”.

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Ilaria Sabbatino

Studentessa di Informatica all'Università del Molise, 22 anni, maturità tecnico economica (ragioneria). Attualmente presto Servizio per l'Italia come volontaria del Servizio Civile Universale progetto Molise Noblesse e sono stagista per il Corso di Giornalismo della Scuola di Giornalismo UMDI. Amo gli animali, in particolare i cani, mi piace l'estate e il mare. Adoro la danza Classica, attività che ho svolto per nove anni.