Le misure di prevenzione per il Coronavirus devono essere prese non solo da chi abita nelle zone colpite dal contagio ma anche dove il virus non si è ancora diffuso in modo da poter ritardare e diluire l’epidemia. Se non si può lavorare da casa si va a lavoro, e si sta attenti a rispettare le distanze e a non stringere la mano, si deve uscire solo se strettamente necessario
Le misure di prevenzione per il Coronavirus secondo il virologo Roberto Burioni non devono essere prese solo da chi abita nella zona arancione, ma bisogna prestare maggiore attenzione proprio dove il virus non si è ancora diffuso in modo da poter incidere, ritardare e diluire l’epidemia. A proposito dell’assalto ai treni per il sud alle stazioni di Milano, il virologo ricorda come proprio questo sia un modo per diffondere l’epidemia anche in zone in cui non è arrivata, conviene rimanere dove si è. Una delle cose che ci può salvare è il fatto che se si dovessero riempire gli ospedali del nord i malati molto gravi possono essere trasferiti al sud, ma se l’epidemia si diffonde altrove siamo finiti. Per combattere il virus, insiste Burioni, bisogna fare dei sacrifici, uno di questi è muoversi il meno possibile, non si può combattere quest’epidemia solo limitando i contatti personali il più possibile. Se non si può lavorare da casa si va a lavoro, e si sta attenti a rispettare le distanze e a non stringere la mano, se si ha un minimo di febbre o un minimo di tosse ci si sta a casa, non si esce per andare a lavoro o a fare la spesa. Ci saranno altri momenti in cui potremmo rifarci. Per una volta nella vita uno vale uno, il virus colpisce tutti, potenti e umili, ognuno di noi può fare la differenza e deve farla, altrimenti saranno guai. Nel momento in cui le terapie intensive saranno saturate, non solo non potremmo più curare i malati di coronavirus e le morti aumenteranno, ma anche il ciclista che cade e ha una brutta frattura non potrà avere le cure necessarie. Questo è il momento della responsabilità, dobbiamo cambiare il nostro stile di vita per un po’ di tempo. Dobbiamo stare a casa. Si deve uscire solo se strettamente necessario come ad esempio andare al supermercato oppure in farmacia, questo fino al 3 aprile. l rifornimenti di merci, come specificato da Conte, saranno sempre garantiti e quindi non serve accalcarsi nei punti vendita. Dentro i supermercati è buona norma indossare i guanti, per evitare di contaminare i prodotti, soprattutto nel banco della frutta e della verdura. È altamente consigliato di non toccare soldi che sono tra le cose che circolano di più e passano di mano in mano, quando si deve pagare alla cassa, è consigliabile continuare a indossare i guanti e comunque non toccarli. Mantenere sempre le distanze di sicurezza, molti supermercati fanno entrare solo un certo numero di persone alla volta per evitare assembramenti, ma se ci si reca in un supermercato che non attua questa misura è bene cercare di impegnarsi personalmente a mantenere le distanze. Il consiglio generale è di fare la spesa online. Molti supermercati offrono questo tipo di servizio tra queste, in prima linea ci sono Esselunga, Coop, Carrefour, Pronto Spesa (Crai), Basko, ma anche app e siti come i celebri Amazon ed eBay, Supermercato24 e Glovo. Bar e ristoranti, invece, per effetto del nuovo Dpcm dell’11 marzo, restano chiusi dal 12 marzo al 3 aprile.
di Miriana Meffe
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