Australia:ulteriore aumento delle sigarette. 16,50 euro a pacchetto

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L’Australia ha deciso di aumentare ulteriormente il prezzo delle sigarette: ben 16,50 euro a pacchetto. E non finisce qui: la tassazione delle sigarette sarà aumentata del 12,5%, facendo innalzare di conseguenza il prezzo del tabacco. L’Australia si conferma il Paese in cui il fumo costa di più in assoluto.

(UMDI-UNMONDODITALIANI) Un vizio che costa una fortuna. In Australia il prezzo delle sigarette sale a livelli record e vola a quota 16,50 euro a pacchetto (27 dollari australiani). Il Paese ha da tempo dichiarato la sua guerra al fumo e per scoraggiare questa abitudine ha sempre puntato su accise pesantissime. Ora sui fumatori piomba un’altra stangata: dai prossimi giorni la tassazione sulle sigarette sarà aumentata del 12,5%. In un colpo solo, il tabacco diventerà quindi ancora più costoso e permettersi un tiro di sigaretta costerà ancora più caro. La mossa non rimarrà isolata perché un analogo aumento è previsto anche per l’anno prossimo e per il 2020. Di sicuro molti decideranno di abbandonare il fumo e di guadagnare in salute. La decisione però farà bene anche alle casse dello Stato che l’anno scorso con le tasse sul tabacco ha incassato 7,8 miliardi di euro. I nuovi rincari confermano l’Australia come il Paese in cui il fumo costa di più in assoluto. Le continue manovre di rialzo dei prezzi seguono le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che vede nella tassazione e nell’aumento del prezzo del tabacco la strada più efficace per scoraggiare i fumatori e per tenere i bambini e i più giovani lontani dalle sigarette. Nonostante ci sia stata negli ultimi anni una decisa riduzione dei fumatori, le sigarette uccidono ogni anno 7 milioni di persone nel mondo, tra cui quasi un milione per le conseguenze del fumo passivo.

Numeri dell’OMS

Secondo l’Organizzazione nel 2016 il 20% della popolazione mondiale fumava, mentre nel 2000 era il 27%. Oltre metà dei Paesi membri ha ridotto il numero di fumatori in questo lasso di tempo, ma solo uno su otto riuscirà a ridurli del 30% entro il 2025 come richiesto dagli obiettivi dell’Oms. Nel mondo oltre 24 milioni di ragazzi tra 13 e 15 anni fumano, tra cui 17 milioni di ragazzi e 7 milioni di ragazze. Oltre l’80% dei fumatori vive in Paesi a medio e basso reddito, che sono anche quelli in cui il numero di fumatori cala più lentamente, e il paese dove si fuma di più è la Cina, con oltre 307 milioni di tabagisti, seguita dall’India. In Italia, secondo i dati pubblicati nel 2017, il fumo determina, secondo le stime, tra 70.000 e 83.000 decessi l’anno e oltre il 25% di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età, ed i fumatori sono circa 10,3 milioni (di cui 6,2 mln uomini e 4,1 mln donne).

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