AL MONFORTE DI CAMPOBASSO

AL MONFORTE DI CAMPOBASSO SI PUO’ FARE LA SPESA, MA LA CULTURA LASCIA A DESIDERARE. BOJANO ERA CAPITALE DELLA CONTEA DEL MOLISE

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“SARÀ ANCHE CONVENIENTE FARE LA SPESA PRESSO QUELL’IPERMERCATO, MA LA CULTURA CHE VOGLIONO OFFRIRE “GRATIS” È “INQUINATA!” LA CAPITALEDELLA CONTEA DI MOLISE ERA LA CIVITAS DI BOJANOCHE C’AZZECCANO NEI SECOLI XII-XIII I GAMBATESA ED I MONFORTE?
Ho ricevuto una mail con la foto di un poster esposto probabilmente all’ingresso del centro commerciale “Monforte iperfamily”.Il testo inizia con la descrizione di uno “spaccato” di storia molisana:
Intorno all’anno Mille il primo nucleo abitativo di Campobasso, sorto attorno ad una torre longobarda originale del IX secolo, divenne capitale del Contado di Molise – dal nome dei Conti dè Molisio che l’avevano in feudo- e perse la torre longobarda abbattuta per volontà del Conte Ugo II dè Molisio per erigere un castello quale sua dimora. Estinta la famiglia dei Conte dè Molisio il titolo passò ai conti Gambatesa – Monforte, famiglia orgogliosa e fiera.
L’anonimo autore, attribuendo alla città di Campobasso un ruolo che non le compete, ha dimostrato di ignorare la storia medioevale della nostra Regione. Sarà anche conveniente fare la spesa presso quell’ipermercato, ma la cultura che vogliono offrire “gratis” è “inquinata”!
La Storia insegna che nell’anno 873 il territorio prossimo ad una rocca venne citato come ex finibus campi bassi, in riferimento alla sua particolare conformazione orografica e che nel corso dei secoli avrebbe dato origine al nome del capoluogo della regione Molise: Campobasso.
Una rocca esistente già in epoca italica per controllare e difendere il territorio circostante ed il braccio tratturale che da Bojano si dirigeva verso Larino-San Paolo Civitate, l’antica Teano degli Apuli.
La Storia non dice altro sul ruolo svolto da quel primo nucleo abitativo!
Il territorio campi bassi faceva parte in epoca longobarda del Gastaldato della civitas di Bojano, già sede episcopale, divenuto contea in epoca franca.
Nel 1053, anno in cui già era presente con il titolo di conte il normanno Rodolfo, la civitas di Bojano era la capitaledella omonima contea; l’abilità politico-militare del conte Rodolfo, ereditata dai figli Ugo ISimoneRoberto ed Ugo II, allargò i confini del loro dominio fino ad inglobare le contee di Venafro, Isernia, Trivento, la Terra Burrellensis e parte della contea di Larino.
Il dominio della famiglia dei MoulinsMolinisMolisio, riconosciuto come uno dei più importanti del regno normanno di Sicilia, nel 1142 prese il nome dal loro “cognome”: contea di Molise, conservando la capitale nella civitas di Bojano.
La contea di Molise, dopo la morte del conte Ugo II o Ugone che non aveva lasciato eredi, passò dapprima sotto il controllo della corte reale di Palermo, poi a Riccardo di Mandra. Il castrum di Campibasso fu feudo dei discendenti del conte Roberto de Molisiodomini di Sepino, zio del conte Ugo II o Ugone titolare della contea Bojano-Molise.
Un Ugo II, discendente dei domini di Sepino,figlio di Roberto II, nipote di Ugo I che era figlio del conte Roberto de Molisio, nel 1226 era dominus campobassi. La capitaledella contea di Molise era sempre la civitas di Bojano ed i titolari che si avvicendarono fino 1282, epoca angioina, furono: il conte Ruggero, figlio di Riccardo di Mandra; il conte Corrado di Lutzelinhart; il conte Markward; la contessa Giuditta che portò in dote la contea al conte Tommaso da CelanoEnzo, figlio di Federico II; Oddo signore di Marchia; l’ultimo conte titolare fu Ruggero, figlio del conte Tommaso da Celano e della contessa Giuditta. Che c’azzeccano nei secoli XII-XIII i Gambatesa ed i Monforte?
Di Oreste Gentile
Manuela Canzona

23 anni, laureanda in Scienze del Servizio Sociale presso l'Università degli Studi del Molise, diploma in Liceo delle Scienze Umane economico-sociale, impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, ho abbracciato il progetto Molise Noblesse Movimento per la Grande Bellezza. Sono una persona empatica e paziente. Mi piace viaggiare ed amo la natura.