L’università di Harvard facendo degli studi sui cani, grazie alla comparazione dell’anatomia dell’animale alle risonanze magnetiche del cervello, hanno evidenziato differenze cerebrali in termini di aree e di funzioni.
Dalmata, labrador, pastore tedesco, bulldog: a contraddistinguere le razze canine non è solo l’aspetto fisico, ma anche l’anatomia del cervello, modellata dalla selezione operata per secoli dall’uomo attraverso incroci mirati a ottenere il compagno a quattro zampe ideale. Lo dimostra lo studio pubblicato su Journal of Neuroscience dal gruppo coordinato da Erin Hecht dell’Università di Harvard.
I ricercatori hanno sottoposto a risonanza magnetica 33 cani di razza per valutarne la struttura del cervello: hanno così evidenziato significative differenze che non sono collegate semplicemente alla forma del cranio o alla corporatura dell’animale. Lo studio delle aree cerebrali che presentano le maggiori differenze tra le razze ha portato a mappare sei circuiti cerebrali coinvolti in diverse funzioni (come il legame sociale e il movimento) associate ad almeno una caratteristica comportamentale. Attraverso uno studio comparato è stato quindi possibile trovare un collegamento tra le differenze anatomiche nei sei circuiti cerebrali e i diversi comportamenti delle razze canine. Un risultato che secondo i neuroscienziati offre un’opportunità unica per studiare la relazione evolutiva tra la struttura del cervello e il comportamento.
- Consentiti spostamenti fuori regione. Le scappatoie del DPCM
- Servizio Civile Progetto Argento Isernia: ecco la graduatoria
- Stop focolai Covid Molise da Serbia e Kosovo. Più tamponi e controlli
- Filomena Sbarra, prima sepolta a Campochiaro nel 1866. Genealogia: corso base e avanzato a Morcone
- Allena il cervello! Istruzione, cultura, stili di vita contro la demenza. Alzheimer Usa: meno malati