4km nel deserto onlus bambini

40 anni. Per festeggiarli 4 mila km in moto e l’acqua ai bambini africani

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4mila chilometri in moto fino al deserto sabbioso Erg Chebbi. L’originale iniziativa di Antonio Cinotti e la Moglie Francesca a sostegno delle attività promosse Onlus Bambini nel Deserto

#progettofolle01 ed è il regalo che il senese Antonio Cinotti ha chiesto agli amici per festeggiare il suo 40esimo compleanno. Ma #progettofolle01 è anche una storia da raccontare perché è una bella idea e magari potrebbe pure diventare contagiosa.

Per la precisione il compleanno di Antonio era il 21 giugno, ma l’organizzazione di questa “festa” ha richiesto più di una settimana. Nessun dono, nessun pacchetto. Antonio ha aperto un conto corrente esclusivamente dedicato a questa iniziativa e ha chiesto a chiunque volesse dedicargli un pensiero di fare un versamento per #progettofolle01.

E finalmente sabato 20 settembre prenderà la sua moto e con sua moglie Francesca si accingerà a percorrere 4mila chilometri, per amore e solidarietà.

Da Siena arriverà a Genova. Lì si imbarcherà per Tangeri. Quindi raggiungerà Agadir, e finalmente Merzouga, da cui visiterà un villaggio berbero nel deserto sabbioso Erg Chebbi del Marocco dove un anno fa aveva conosciuto l’attività della Onlus Bambini nel Deserto.

Qui con il suo “regalo di compleanno” verrà realizzata una pompa elettrica alimentata a pannelli solari con cui sarà possibile estrarre acqua dal pozzo del villaggio, che è abitato da una comunità berbera i cui bambini sono assolutamente speciali.

Si deve a loro infatti se esiste la Onlus Bambini nel Deserto, una realtà attiva da 14 anni ma poco conosciuta. Era il 1997 quando il suo fondatore, Luca Iotti, trascorse le proprie vacanze con la moto nel deserto al confine tra Tunisia ed Algeria. Si perse e finì l’acqua. Convinto di essere ormai spacciato, venne salvato da alcuni piccolini che lo accolsero nel loro villaggio e lo accudirono finché non tornarono i padri che essendo seminomadi erano fuori.

Una storia bellissima che ha ispirato #progettofolle01. Ma non finisce qui. Venuti a conoscenza di questa iniziativa, non appena la famiglia Cinotti rientrerà in Italia, sono pronti a partire con le loro moto i viaggiatori di “Raid for aid, viaggiare per bene” di Piacenza, un gruppo di motociclisti che – appreso dai social dell’iniziativa di Antonio – lo hanno contattato e sono stati motivati ad imitarlo.

Intanto, l’avventura di Antonio e Francesca sarà seguita e documentata da Instagramers Italia che ha voluto essere social media partner.

di Antonio Cappussi

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Manuela Canzona

23 anni, laureanda in Scienze del Servizio Sociale presso l'Università degli Studi del Molise, diploma in Liceo delle Scienze Umane economico-sociale, impegnata come volontaria nel Servizio Civile Universale, ho abbracciato il progetto Molise Noblesse Movimento per la Grande Bellezza. Sono una persona empatica e paziente. Mi piace viaggiare ed amo la natura.

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