Mobilitazione popolare a Bojano contro un progetto schizofrenico che impegna 4 milioni di euro per qualche chilometro di strada, un vero e proprio tour del ravanello, mentre si accanisce contro un 92enne per non liquidare 80 chilometri di strade per la somma di 8 milioni di euro. L’avv. Mainelli: “interesse pubblico inesistente, violazione dei principi del contratto d’area “Molise Interno”
4 milioni di euro di soldi pubblici per qualche centinaio di metri di strada a servizio del nulla. Proprio così, un progetto faraonico (dal punto di vista finanziario, e solo da quello, perché in pratica si tratta di un tronco di strada che fa il girotondo nella campagna partendo e ritornando sulla Provinciale per Spinete!) per spillare danaro che invece potrebbe essere utilizzato per creare posti di lavoro reali, piuttosto che vane illusioni.
Mentre la Regione Molise tergiversa sulle richieste legittime di un imprenditore sull’orlo della disperazione, revoca e tenta di eludere una propria delibera nella quale si impegna a pagare 8 milioni di euro di accordo transattivo su un valore di 30 milioni di euro per ottanta chilometri, 36 strade nel Molise, contemporaneamente avalla e sottoscrive un progetto risibile, per un costo di 4 milioni di euro (paga Pantalone, mica Cappussi!) per qualche chilometro di strada.
Ma sembra che la gente molisana si stia svegliando dal letargo che è servito a far prosperare la politica. Lunedì 5 maggio, infatti, con inizio alle ore 20, presso la sala parrocchiale di Monteverde di Bojano, Area Matese incontrerà i cittadini per denunciare e discutere sull’inopportunità dell’ormai famoso progetto di viabilità industriale che l’Amministrazione vorrebbe realizzare nei terreni a ridosso dello stabilimento Gam.
“4 milioni di euro – le doglianze dell’avvocato Alfonso Mainelli sull’evento facebook – per una viabilità industriale inutile (già, perché le industrie non ci sono! NdR), terreni espropriati ai privati per un interesse pubblico inesistente, violazione dei principi del contratto d’area “Molise Interno”, occupazione del territorio senza alcuna utilità sociale”
E la foto del progetto Piano Particellare dell’Esproprio grafico postato su facebook evidenziano la dicitura “Strada di servizio all’area produttiva”. Ma quale area produttiva? Possibile che nessuno controlli? Lì l’unica produzione possibile potrebbe arrivare dalle pecore che pascolano indisturbate in quella che doveva essere un’area industriale, ma di fatto è il regno del trifoglio e dell’erba medica.
“L’ITAM – commenta su facebook – è chiusa per fallimento. La G.A.M. chiusa per volere politico, e comunque abbondantemente servita dal sistema viario. Qualcuno vede altre industrie dove dovrebbe essere realizzata la strada a servizio della cosiddetta, ed inesistente, “area produttiva”? Ma si può accettare senza alcuna reazione che un’Amministrazione Comunale che viola le fondamentali norme sulla trasparenza della spesa pubblica, possa gettare al vento ben 4 milioni di euro della cassa pubblica?
Il Contratto d’ Area Molise Interno è uno strumento finanziario pensato per creare posti di lavoro. L’Amministrazione Comunale di Bojano vuole realizzare una strada dal costo di 4 milioni di euro. A beneficio di chi? Quanti posti di lavoro sono previsti? Come può essere approvato un progetto che, nonostante numerosi espropri a carico di privati, di fatto non identifica alcun interesse pubblico? Il Presidente della Giunta Regionale, Paolo Di Laura Frattura, Responsabile Unico del Contratto d’Area dovrebbe vigilare su questi veri e propri sprechi di danaro pubblico, specialmente in questi tempi di grave crisi, e invece li sottoscrive avallandoli”.
Già, ma chi paga? Lo Stato italiano, la Comunità Europea, la Regione Molise? No, sono sempre i cittadini a pagare. Gli stessi che stanno portando il peso della crisi, della disoccupazione, della cassintegrazione, della nuova emigrazione dei giovani.
Una follia contro ogni ragionevolezza. Non si possono bruciare 4 milioni di euro senza alcuna utilità sociale, per qualche chilometro di strada in aperta campagna laddove le industrie sono state chiuse, senza creare posti di lavoro, senza far girare l’economia, e contemporaneamente accanirsi contro un imprenditore 92enne, cercando di non onorare i propri impegni a pagare l’accordo transattivo di 8 milioni di euro per 80 chilometri di strade sulle quali transitano i molisani. A causa di questa palese ingiustizia, moralmente riprovevole, in Molise sono arrivate le Iene di Italia Uno e certo non hanno fatto una bella figura né l’attuale, né il precedente Presidente della Giunta, che si sono arrampicati sugli specchi, negando persino l’evidenza. Che diranno ora di questa strada a servizio dei campi di broccoli e pomodori? Faranno pagare ai cittadini altri 4 milioni di euro per il tour dei ravanelli?
Se ne parlerà lunedì 5 maggio alle ore 20 presso la sede della Falco. Ne sentiremo delle belle, per non dire che si parlerà di una tragedia annunciata alla quale la gente ha detto “Basta!”
di Mina Cappussi
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