Tragedia dell’Arandora Star, su Mediaset Focus Canale 35 “Lili Marleen”, documentario di Pietro Suber sugli eventi collaterali della Seconda Guerra Mondiale. L’affondo della nave causò il decesso di 865 persone
Tragedia dell’Arandora Star, su Focus “Lili Marleen”, il documentario sugli eventi drammatici, collaterali, della Seconda Guerra Mondiale. Il documentario sarà trasmesso in prima serata mercoledì 10 e giovedì 11 giugno su Focus Canale 35, in alternativa è visibile sul canale Sky 414. Girato dal giornalista documentarista Pietro Suber, mostra alcune scene di Bardi, piccolo comune emiliano, in occasione della messa in suffragio tenutasi il 2 luglio 2019. Il cortometraggio raccoglie gran parte degli eventi collaterali al secondo conflitto mondiale tra i quali troviamo l’affondo della nave da crociera, trasformata in bellica, Arandora Star. In questo tragico evento persero la vita 865 persone.
Tragedia dell’Arandora Star, i fatti
La tragedia dell’Arandora Star è un evento collaterale che ha causato la perdita di 865 vite umane. L’Arandora era una nave da crociera britannica che per anni aveva permesso a benestanti di navigare sugli oceani di tutto il mondo. Il 2 luglio del 1940, dopo essere stata requisita per esigenze belliche, la nave venne silurata dall’U-47, un sommergibile tedesco perché identificata come nave nemica. L’imbarcazione salpò dal porto di Liverpool verso il Canada, sotto il comando di Edgar Wallace Moulton, con l’incarico di trasportare 1500 uomini in un campo di prigionia. Colpita perché non presentava simboli che indicassero la sua funzione, affondò in poco più di trenta minuti. Tra le vittime vi erano 446 italiani, originari perlopiù del piacentino e del parmese.
Pietro Suber, regista di Lili Marleen
Pietro Suber, l’autore del documentario vanta una carriera di spessore nel giornalismo. Ha iniziato la sua carriera nel colosso Rai, scrivendo contemporaneamente per La Repubblica e Il Messaggero. Da reporter di guerra ha seguito le vicende in Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libia e Ucraina. Da documentarista ha tenuto un reportage in Iran sul cambio di sesso. Tredici i documentari girati. Per l’ultimo, 1938: Quando scoprimmo di non essere più italiani, ha avuto una menzione speciale ai Nastri D’Argento 2019. Attualmente è vicepresidente dell’Associazione Carta di Roma che si occupa del rapporto tra i media italiani e il tema dell’immigrazione.
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