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Stile retrò: a Campobasso, ecco ‘Museo’ gratuito degli anni ’60 di Biagio Melone

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Auto, scooter e oggetti d’epoca del boom economico. I favolosi ’60, ora in esposizione a Campobasso, con pezzi d’epoca del collezionista molisano Biagio Melone

Una macchina del tempo diretta negli anni ’60? No, non è fantascienza, e nemmeno un film di Robert Zemeckis con Michael J. Fox… Biagio Melone ha concretizzato il suo progetto: far rivivere il periodo del miracolo economico italiano. Per oltre 30 anni è andato alla ricerca di veicoli destinati a marcire in depositi o campagne isolate, li ha restaurati realizzando così una collezione unica, forse non solo in MoliseVecchie Fiat 500, alcune introvabiliscooteroggetti d’epoca come il telefono a gettoniriviste, impianti per l’erogazione della benzina e altro, sono entrati a far parte di quello che molti definiscono Museo. “Tanti lo chiamano così – commenta – ma non credo che questa parola sia sufficiente a spiegare il mio progetto”. Il suo obiettivo, infatti, è far vivere al visitatore (con ingresso è gratuito), una esperienza emotiva e formativa, offrendo la possibilità di vedere e toccare con mano ciò che ha dato inizio all’epoca moderna. Un tuffo nel passato, dunque, che consente di ammirare oggetti per gran parte ormai introvabilirevisionati e funzionanti, testimoni del talento ingegneristico e del design Made in Italy.

UN AMBIZIOSO PROGETTO

Biagio Meloneelaboratore e proprietario, racconta del progetto“Tanti lo chiamano museo, ma io non credo che questa parola sia sufficiente a spiegare quello che per me è il progetto che voglio presentarvi. Per lungo tempo ho continuato a restaurare e a collezionare mezzi di trasporto d’epoca, altrimenti destinati a marcire in vecchi garage o campagne isolate. Una volta in pensione, ho avuto l’idea di dar loro un nuovo scopo: un luogo dove potessero essere conservati ed esposti. Tuttavia, volevo ad ogni costo evitare che questo luogo diventasse una semplice rimessa; per questo motivo ho cercato di creare un’esposizione coerente con il periodo storico in cui queste autovetture e ciclomotori erano stati costruiti. – continua Biagio Melone – Piano piano il mio progetto è cresciuto, giorno dopo giorno si è ampliato sempre di più, andando anche oltre le due e le quattro ruote. E così ho arricchito l’esposizione: l’edicola all’entrata, la cabina telefonica e numerosi altri oggetti sono testimonianza del periodo storico che gli ha concepiti, il così detto ‘miracolo economico italiano’ degli anni ’60. Per di più, i tubi innocenti, usati per la costruzione del soppalco, si rifanno ai materiali innovativi che erano utilizzati all’epoca. Per completare il processo di immedesimazione, ho deciso di esporre anche diverse locandineriviste e fotografie del secolo scorso, che permettono ai visitatori che le hanno già vissute di farsi travolgere dai ricordi, o ai più giovani di farsi prendere da curiosità e stupore.”

di Grazia De Gregorio

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.

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