Salone del Libro Torino, smantellato stand Altaforte. Polacchi: i libri non devono conoscere censura

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È stato completamente smantellato, al Salone del Libro, lo stand di Altaforte, la casa editrice vicina a Casa Pound. Salvini esprime il suo giudizio a riguardo, dopo gli attacchi al libro IoMatteo Salvini. ‘’Alle idee si risponde con altre idee, non con la censura.’’ L’editore Francesco Polacchi sotto inchiesta.

(UMDI UNMONDODITALIANI) Il 10 maggio del 1933 in Germania, i nazisti inscenano un vasto incendio di libri in pubblico. Tristi anniversari per la cultura, che capitano come  ricorrenze casuali nel nostro presente. ‘’I valori che Primo Levi ha vissuto e trasmesso, specialmente la necessità di non dimenticare ciò che è avvenuto negli anni della Seconda Guerra Mondiale come tragica conseguenza del disprezzo dei diritti di ogni persona, costituiscono la base fondamentale per una società pacificate e una rispettosa convivenza sociale’’ Lo scrive in un messaggio al direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ricorda le numerose iniziative dedicate dalla kermesse a Primo Levi. Al Salone del Libro di Torino, aleggia lo spettro della censura. Smantellato lo stand di Altaforte, casa editrice vicina a Casa Pound. ‘’Le mie dichiarazioni sono state usate come scusa, sono stato denunciato per un reato di opinione. Sono disponibile a chiarire la mia posizione con la Procura, ma  ritengo che la pietra dello scandalo sia il libro ‘IoMatteo Salvini’. E’ un attacco al ministro dell’Interno, che comunque non voglio tirare per il bavero – commenta Francesco Polacchi, editore di Altaforte – Una revoca inaccettabile, andremo per via legali’’. Su Facebook, Polacchi aveva scritto ‘’Sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che la logica di Altaforte non si piega al pensiero unico. Se avete a cuore la libertà d’espressione, vi aspetto. I libri non devono conoscere censura’’.

LE DICHIARAZIONI DI SALVINI

‘’Siamo nel 2019 alla censura dei libri in base alle idee, al rogo dei libri che non ha mai portato fortuna in passato – ha dichiarato Matteo Salvini durante un comizio a Pesaro, in cui ha criticato – la minoranza di sinistra che si arroga il diritto di decidere chi può fare musica, chi può fare teatro, chi può pubblicare libri. Alle idee si risponde con altre idee, non con la censura. Alla faccia dei compagni e dei democratici, che decidono chi può andare al Salone del Libro e chi non ha diritto ad andarci’’

 

L’ACCUSA

Martedì, Regione Piemonte e Comune di Torino avevano presentato un esposto contro Polacchi, e la Procura ha aperto un’inchiesta per apologia di fascismo. ‘’È una richiesta assurda. Faremo causa e la vinceremo’’, afferma Francesco Polacchi.

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